Cariati, chiesto al Prefetto il commissariamento del Comune
La minoranza motiva la gravità della situazione attraverso un altro esposto
Se non fosse per i continui esposti della minoranza, che sta tentando di sbriciolare la giunta Sero percorrendo ogni via istituzionale possibile, ipotremmo dire che la vita politica cariatese sia morta già da un pezzo. Dopo la tegola della sentenza del Tar, tutto tace, niente si muove e nessuna novità….e forse è meglio, perche negli ultimi mesi ogni novità lanciata da questa amministrazione è stata più un danno che un bene per la cittadinanza.
Che sia la quiete prima della tempesta?...che il direttivo abbia preso coscienza che l’oblio è l’unica direzione verso cui viaggia la barca amministrativa di Cariati? Mah, solo il tempo ci darà qualche risposta. I capigruppo della minoranza (Cosentino, Critelli, Greco e Sero) intanto aspettano un altro tipo di risposta, quella de Prefetto, al quale è stato inviato un altro documento in cui si chiede chiaramente lo scioglimento e il commissariamento del consiglio comunale di Cariati sulla base di gravi inadempienze non più sanabili, per arginare l’emorragia delle esposizioni debitorie e ripristinare l'equilibrio finanziario senza cui non può sussistere nessuna forma di sana e corretta amministrazione della cosa pubblica
Nel documento è spiegato come il “Comune di Cariati non sia più nelle condizioni di poter approvare la salvaguardia degli equilibri di bilancio, sia pure in sanatoria ora per allora, per mancanza degli elementi necessari alla declaratoria della salvaguardia stessa.
Infatti – prosegue l’esposto . la delibera adottata dal Consiglio Comunale di Cariati n. 63 del 29 / 11 /2012 è corredata di parere NEGATIVO dell’Ufñcio Finanziario che definisce l’allora piano di verifica degli equilibri una mera” operazione cartolare peraltro calcolata su parti fittizie. Le affermazioni dell’Ufñcio Finanziario del Comune di Cariati, allo stato risultano
assolutamente inoppugnabili, perché il realizzo di quelle partite di entrata che
l’Amministrazione Comunale prevedeva di effettuare nell’ultimo scorcio dell'esercizio 2012 [
dal 29/11/2012 al 31/12/2012] e che il Revisore dei Conti poneva, unitamente ad altri
punti, come condizione del suo parere favorevole, non si è concretizzato. In conseguenza è
venuto meno il presupposto fînanziario sul quale poggiava l'equilibrio di bilancio approvato
con la delibera CC n. 63 del 29/11/2012.
In effetti, se alla data del 29/11/2012 poteva apparire verosimile la realizzazione di
alcune partite di entrata entro la fine dell'esercizio (31/12/2012), alla data odierna è cosa
impossibile.
Da ciò consegue che la verifica degli equilibri di bilancio esercizio 2012, allo stato, non è più
fattibile.
Ogni tentativo di dilazionare nel tempo un adempimento (verifica equilibri di bilancio] che ,
non solo non ha alcuna ragion d’essere, ma neppure è fattibile in base ai dati e alla partite
disponibili, così come peraltro già relazionato dall'Ufñcio Finanziario del Comune, significa
allungare l'agonia di una gestione che giorno clopo giorno aumenta il pesante stato di passività dell’ente con grave danno erariale.