Gdf smaschera contraffazione di 500 capi
Molti i marchi famosi spacciati per originali, denunciato commerciante cosentino
Nel corso di un servizio finalizzato al controllo economico del territorio, i finanzieri della della compagnia di Cosenza, nel sottoporre a controllo un autocarro di proprieta' di un italiano di Montalto Uffugo regolarmente operante nel settore della vendita al dettaglio di abbigliamento, hanno rilevato che quest'ultimo - diretto al mercato domenicale di Paola - trasportava sul proprio automezzo un ingente numero di capi di vestiario palesemente contraffatti. L'uomo, cosi' come riscontrato dall'attivita' info-investigativa in precedenza effettuata dagli operanti, era solito uscire di casa a bordo di un'autovettura intestata alla moglie e dirigersi in direzione Rende. Lungo il tragitto la depositava in un parcheggio custodito e, contestualmente, prelevava il furgone a lui intestato carico di merce regolare e contraffatta, per poi iniziare l'attivita' di dettagliante. Questa precauzione dettata, forse, dalla paura di incappare in qualche controllo su strada "non gradito" non e' stata, pero', sufficiente, visto che una pattuglia del 117, fermato il soggetto nei pressi di Quattromiglia, rinveniva, abilmente occultata tra la merce regolare, i capi di abbigliamento contraffatti nel vano di carico del furgone. Inizialmente l'uomo e' stato condotto in caserma per i primi accertamenti e la catalogazione dei capi di vestiario; successivamente i baschi verdi hanno proseguito le ricerche nella sua abitazione, ove sono stati rinvenuti e sequestrati altri numerosi capi di abbigliamento contraffatti. A conclusione dell'attivita' l'uomo e' stato denunciato alla competente autorita' giudiziaria di Cosenza ai sensi dell'art. 474 per introduzione nello stato e commercio di prodotti con segni falsi e dell'art. 648 per ricettazione. I circa 500 capi di abbigliamento sequestrati suddivisi in maglioncini, camicie, t-shirt, jeans e pantaloni sono ora al vaglio della procura della repubblica di cosenza; valutata la conformita' degli standard di sicurezza degli stessi abiti e rimossi i segni distintivi, potrebbero anche essere devoluti in beneficenza andando cosi' per una volta ad aiutare chi quotidianamente versa in condizioni di indigenza.