Piazzava banconote false al mercato, commerciante arrestato
Un’indagine della GDF che tiene sotto controllo i mercati rionali
Tentava di piazzare banconote false alle clienti della sua bancarella al mercato di Schiavonea. Smascherato e arrestato dai Finanzieri della compagnia di Rossano con in cassa (e in casa) 2mila euro in banconote false da 50 e 20 euro, un commerciante di 47 anni di origini rossanesi. L’uomo è stato colto di sorpresa mentre con fare circospetto maneggiava soldi dietro al bancone per restituirli evidentemente come resto e immettere banconote false pur incassandone di reali.
L’attività della guardia di finanza sul giro di banconote false va avanti da tempo e ha origine da numerose segnalazioni pervenute da persone che si erano accorte della truffa a cui erano stati “rifilati” falsi nel corso di acquisti nei mercati rionali dell’hinterland rossanese.
Come fare a proteggersi dalle truffe? Ecco delle indicazioni fornite dal Comando Carabinieri Antifalsificazione Monetaria, che indicano alcuni elementi basilari a cui far caso quando abbiamo delle banconote tra le mani:
Il nome della valuta: è scritto in latino e in greco (EURO e EYPO)
Firma del presidente della Banca Centrale Europea (oggi, Mario Draghi)
Bandiera dell’Unione Europea: stelle gialle su sfondo blu
Simbolo ©: indicante la tutela del diritto d’autore
Acronimo BCE: nelle cinque lingue ufficiali della Comunità Europea (BCE, ECB, EZB, EKT, EKP)
Altri accorgimenti che ci possono aiutare a riconoscere una banconota falsa da quella vera:
Toccare la carta:
la carta con la quale sono realizzate le banconote in euro ha caratteristiche di particolarità quasi univoca. Toccando una banconota in euro dovremmo accorgerci degli effetti di rilievo lungo alcune aree dei biglietti “veri”. Effetti che potremo facilmente percepire al tatto, senza bisogno di guardare a lungo la banconota.
Guardare in controluce:
se abbiamo qualche dubbio sulla veridicità della banconota, possiamo prenderci la libertà di guardarla in controluce. Dovremmo poter scorgere non solamente la più evidente filigrana e il filo di sicurezza microscritto (che apparirà molto più scuro della carta), quanto anche il registro recto-verso, ovvero il valore della banconota, (prima della bandiera europea) stampato per metà su una facciata e metà sull’altra e visbile completamente solo in controluce.
Muovere la banconota:
se non siamo ancora convinti della validità della banconota, possiamo muoverla leggermente, con piccole rotazioni. Così facendo, sarà possibile osservare il cambio di tono della striscia o della placca olografica, e riprodurre alternativamente il valore nominale della banconota, o il simbolo dell’euro.
Lente di ingrandimento e luci ultraviolette:
se infine ne abbiamo la possibilità, possiamo attrezzarci con qualche dispositivo più tecnico. Un primo aiuto ci è dato dall’uso di una lente di ingrandimento, con la quale sarà possibile scorgere dei microcaratteri presenti su entrambe le facciate della banconota. Con la luce ultravioletta, invece, potremo scorgere la presenza dei caratteri di non fluorescenza della carta, e la presenza delle cosiddette fibrille luminescenti.