FERMI I LAVORI CINTA MURARIA A PALUDI - PROTESTA IL CONSIGLIERE COMUNALE PALMINO MAIERU'
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA’ CULTURALI
SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGICA REGIONALE
Presso MUSEO – Piazza De Nava
REGGIO CALABRIA
On. Agazio LOIERO
Presidente Regione Calabria
CATANZARO
Prof. Domenico CERSOSIMO
Vice Presidente Regione Calabria
CATANZARO
REGIONE CALABRIA
Dipart. 12 - Settore Beni Culturali
Galleria Mancuso
CATANZARO
DIRETTORE REGIONALE BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA’ CULTURALI
Presso Parco Archeologico di Scolacium
ROCCELLETTA DI BORGIA (CZ)
Sig. SINDACO di
PALUDI
On. Mario OLIVERIO
Presidente Provincia di
C O S E N Z A
p. c.
Sen. SANDRO BONDI
MINISTRO PER I BENI E LE ATTIVITA’ CULTURALI
R O M A
Oggetto: APQ – BAC CALABRIA – I° Atto aggiuntivo - Progetto SPA 20.
“Consolidamento e restauro della cinta muraria ellenistica in località Castiglione di Paludi”. Importo € 500.000 - Sospensione lavori.
Faccio seguite alla mie numerose, precedenti comunicazioni, non riscontrate nè dalla Direzione Regionale nè dal Soprintendente Archeologico del MBAC, né tantomeno dalla Regione Calabria, per confermare che ad oggi nel sito archeologico di Castiglione di Paludi non sono ripresi i lavori di cui in oggetto.
Ormai sono trascorsi oltre quindici (15) mesi da quando sono sospesi e non si conoscono, né tantomeno si comprendono i motivi di così lunga, immotivata sospensione.
Ente attuatore del progetto - individuato dalla Regione Calabria - è la Soprintendenza Archeologica Regionale con sede a Reggio Calabria che ha redatto il progetto, appaltato i lavori e li sta dirigendo.
I lavori in progetto consistono, complessivamente, in vari interventi nel tratto che ha più necessità, quello della cinta muraria più degradata che va dall’imponente porta est, affiancata dalle due torri di protezione, fino alla torre nord che si affaccia sul torrente Coserie. Sono previsti, inoltre, lavori di consolidamento, di protezione superficiale dei blocchi e di diserbo di quanto si trova su di essi.
Attualmente chi visita il sito può toccare con mano e vedere il gravissimo stato di abbandono e di forte degrado in cui versa quanto è stato portato alla luce: crescita anche di arbusti su tutte le emergenze archeologiche che hanno prodotto danni rilevanti alla compattezza dei blocchi, causando in vari punti profonde fratture e un’evidente instabilità; sfaldamento dei blocchi di arenaria per l’azione degli agenti atmosferici e biochimici; crolli di blocchi all’interno della grande porta est; frane di crollo che stanno minando la stabilità della collina su cui è costruita la città e che ora interessano le mura.
Questa vicenda ha dell’incredibile per il semplice fatto che, finalmente, con tanta fatica, è stato ottenuto un finanziamento cospicuo, nel settore dei Beni culturali dove normalmente si hanno pochi soldi, e NON SI RIESCONO A SPENDERE: FORSE QUALCUNO NON VUOLE UTILIZZARLI A CASTIGLIONE E LI VUOLE STORNARE? Non consentiremo a nessuno anche stravolgimenti di quanto previsto in progetto!
Al Presidente Loiero chiedo: è mai possibile che in questa nostra Regione tutto è consentito? Che le cose “normali” devono per forza diventare “eccezionali”? Che di ogni cosa deve interessarsi la Magistratura? Noi non ci stiamo! Non chiediamo miracoli, vogliamo fortemente la normalità!
Restando in attesa di un sollecito riscontro, porgo distinti saluti