Alzheimer, l'arte puó essere una terapia
A Cariati il caffè letterario Arte e Alzheimer
Ha ricevuto lusinghieri consensi il 33^ Caffè Letterario”Arte e Alzheimer”, curato da Isadora Fortino, tenuto nella suggestiva Piazza Friozzi del Centro Storico di Cariati. Patologie come l’Alzheimer colpiscono l’autonomia della persona, indeboliscono i legami interpersonali e, le ripercussioni dei deficit sulle capacità espressive comunicative e relazionali, causano una profonda svalutazione della propria immagine fisica e psichica. L’evento culturale ha avuto l’obiettivo di diffondere e promuovere nuovi metodi d’intervento terapeutici verso problematiche legate all’invecchiamento, mettendo a confronto vari modi di aiutare gli ammalati di Alzheimer, attraverso le esperienze di quattro esperti, utilizzando il potere espressivo e relazionale dell’arte, come potenziale terapeutico, per migliorare le condizioni di vita dei pazienti affetti da questo terribile male. Si è entrato nel vivo dell’argomento quando ha preso la parola, il dott. Gaetano Cucinotta, geriatra, Responsabile RSAM (Residenza Sanitaria Assistenziale Medicalizzata) dell’Ospedale di Cariati, il quale ha illustrato, dal punto di vista medico, le caratteristiche principali della malattia di Alzheimer, le ricadute sulla qualità della vita del paziente e l’incidenza che questa patologia ha nel nostro territorio. Ha, poi, affermato che “l’Alzheimer è la principale forma di demenza e, purtroppo, non ci sono farmaci per curarla, per cui diventa una malattia terminale; sono valide soltanto le strategie psico-sociali che il reparto RSAM, che dirigo, mette in atto, in collaborazione con i volontari dell’AVO di Cariati”. Nel suo intervento la pittrice e arteterapeuta francese, Ilena Lescaut, ha presentato un lavoro realizzato presso la residenza francese medicalizzata per anziani, utilizzando il potenziale artistico e terapeutico della pittura, del disegno e della scrittura. L’esperta francese ha spiegato che la sua è “una disciplina paramedicale che allevia le sofferenze dei malati, stimolandone l’aspetto emozionale, per migliorarne le condizioni di vita”. Madame Lescaut ha appena finito di girare il suo film documentario: ET AU BOUT ....LA VIE. (e alla fine la vita), un lavoro di arteterapeuta con pazienti Alzheimer, che uscirà nelle sale francesi nell'ottobre prossimo. La Dott. Isadora Fortino, Psicologa, diplomata anche in Art-therapie presso la facoltà di Medicina di Lille (Francia), amante della danza, ha illustrato il suo lavoro di terapeuta, mediante la descrizione di due casi clinici Alzheimer, trattati presso la casa di cura per pazienti dementi, Domusvi, a Lille. Ha concluso, poi, ricordato che “la danza e l’espressione corporea, possono aiutare il paziente a recuperare capacità e facoltà, sia intellettive che motorie, ancora vive e intatte, ma comunque assopite dalla malattia, grazie al potenziale terapeutico espressivo e relazionale del movimento”. Ricordiamo che la Dott. Fortino fin da bambina si è dedicata alla danza, prima come hobby poi come passione e professione. Ha concluso, la serata culturale, la Presidente dell’AVO di Cariati, Rossella Scigliano. Il suo intervento è servito a illustrare un’altra forma di metodo terapeutico con pazienti Alzheimer, sperimentata e utilizzata alla RSAM di Cariati: la ROT, (Reality Orientation Therapy), una strategia alternativa basata sulla teoria di orientamento alla realtà. Il Caffè Letterario, che per l’occasione si è trasformato in Caffè Scientifico, è servito, a rendere noto come questi modelli d’intervento possono, seppur non medicali, aiutare il paziente Alzheimer a ritrovare slancio vitale e un miglioramento della qualità di vita. Tutto ciò, anche, attraverso il potere coinvolgente e suggestivo di produzioni e di attività artistiche. La serata è stata allietata da intermezzi musicali e dalla bella voce di Alessandra Serafini. Erano pure presenti al convegno, oltre al Presidente Regionale AVO, Danilo Ferico, gli Amici del Cuore e l’Avis di Cariati.
Ignazio Russo