Non ci resta nemmeno l’acqua!!!


Una ordinanza del sindaco vieta l’utilizzo dell’acqua dopo verifica dell’Arpacal



Non c’è limite al peggio. A seguito di campionamento dell’Arpacal sulle acque, a Cariati, con ordinanza del sindaco Filippo Sero, vige il divieto di utilizzo dell’acqua della rete idrica comunale e la sospensione dell’erogazione dell’acqua nei punti raccolta di tutte le fontane pubbliche del territorio comunale. Non basta la spazzatura con tutta la puzza e i gas tossici che emette, non basta che l’acqua in molte zone arriva a tratti e bisogna riempire il “bidoncino” se alla sera si vuol essere sicuri di potersi lavare almeno i denti…adesso quel poco di acqua che arriva è contaminata da batteri! E’ già da un po’ che circolava la voce, oggi la conferma con i risultati delle analisi batteriologiche effettuate dall'ARPACAL di Cosenza su campioni eseguiti da personale TdP del competente Servizio ASP, preso alcune fontane pubbliche in diversi luoghi dell'abitato cittadino. Si tratta di batteri coliformi e di E. Coli in quantità superiore al limite previsto dalla normativa vigente. Considerando la situazione secondo cui l’acqua non è idonea al consumo umano il sindaco Sero ha emesso l'Ordinanza Sindacale che alleghiamo e che potete visualizzare.
L’acqua potrà essere comunque utilizzata per la detersione del corpo e i servizi igienici…ovviamente chi ha la fortuna di avere l’acqua…
Basta seguire i notiziari internazionali per vedere che anche nelle zone di guerra di Beirut, Kandahar o piazza Tahrir al Cairo gruppi di donne e bambini si dissetano alle fontane pubbliche. Forse non ci resta che aspettare la primavera Araba anche a qui, anche se, si sa, non esistono più le mezze stagioni.

LEGGI L'ORDINANZA

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