L'UCC richiama l'attenzione dell'Asp sull'Ospedale...o quel che rimane
Attraverso una lettera aperta M.Sero chiede dignità e l'avvio di servizi promessi
L’unione civica Cariati nel Cuore, a nome del suo capogruppo Mario Sero, scrive al Direttore Generale del Asp di Cosenza per portare ancora una volta l’attenzione sulla drammatica situazione dell’ex ospedale di Cariati, ormai ridotto ai minimi termini e con nere prospettive per il futuro. Un Ospedale, il Vittorio Cosentino, che è stato all’avanguardia in diversi ambiti e che ha sempre garantito un’ottima funzionalità agli utenti, ridotto a quasi niente con la riconversione in casa della salute , e, oltretutto senza veder mantenute le promesse di avviamento di alcuni servizi…giusto per mantenere qualcosa che somigli anche vagamente a una dignitosa assistenza medica per l’incredibile bacino di pazienti che da un po’ di tempo a questa parte è rimasta scoperta. Purtroppo in questa zona della Calabria dimenticata dalla politica anche ammalarsi è diventato un lusso.
Ecco di seguito la lettera:
Egregio Direttore Generale,
sento il dovere come cittadino, padre di famiglia e rappresentante della lista civica “Cariati nel Cuore” di evidenziare la situazione, ai limiti della sopportabilità, nella quale versa l’ex Ospedale di Carati “Vittorio Cosentino”;
cancellato dalla rete ospedaliera nonostante fosse stato il primo ospedale della Calabria a ricorrere alla chirurgia laparoscopica, con migliaia di interventi eseguiti brillantemente, primo come numero di nascite, sul finire degli anni ’80 l’ospedale di Cariati ha tenuto testa sia all’ospedale dell’Annunziata di Cosenza che al Pugliese- Ciaccio di Catanzaro ( nonostante un bacino d’utenza e di abitanti minore); oltre 14.000 interventi di pronto soccorso ogni anno, migliaia di ricoveri in medicina e cardiologia e punto di riferimento in estate per decine di migliaia di turisti;
inutile ricordarle che l’ospedale di Cariati, data la diligenza del personale medico, paramedico ed infermieristico, non è mai stato al centro di episodi di malasanità o di spreco di risorse economiche;
stranamente, però, da quando è stato riconvertito in “casa della salute” alla struttura non sono stati destinati i servizi, le risorse umane e gli strumentali diagnostici indispensabili al suo funzionamento;
perché Caro Direttore?
E che fine hanno fatto i poliambulatori specialistici? La medicina di base e riabilitativa?
E poi perché ,con sistematica cadenza, l’’ex ospedale di cariati è stato dapprima privato di tutte le strumentazioni e poi delle risorse umane? Perché state trasferendo ed applicando, il personale medico ed infermieristico, in altre strutture ospedaliere? La nostra struttura, caro direttore Generale, rischia di essere “soppressa definitivamente” per mancanza di personale “ingiustificatamente” trasferito e/o applicato altrove!
Il nostro territorio ha bisogno di sanità e dei servizi minimali che ci consentono di vivere con un minimo di assistenza che tuteli la salute;
mi sono permesso di scriverle io , perché come avrà notato il Sindaco di Cariati ha, da tempo, sotterrato l’ascia della battaglia, si è chiuso in un mutismo a mò di “mummia egizia”, egli non pugna e neppure favella !!!
le chiedo, pertanto, di bloccare i trasferimenti del personale in atto, una maggiore attenzione alla nostra struttura, l’allocazione e l’apertura dei servizi mai avviati e quant’altro necessario ad avere un minimo di assistenza sanitaria;
venga a Cariati e verifichi di persona se le cose da me evidenziate abbiano o meno fondamento;
Mario Sero