Le donne cariatesi per Fabiana e per tutte le donne vittime di violenza




Una folla composta da tantissime donne, ma anche tanti uomini e giovani, si è ritrovata stasera sulla passeggiata a mare in Piazzetta Padre Pio per un momento di “riunione” dai tratti emotivi intensi: manifestare contro la violenza sulle donne, soprattutto stare vicini alla famiglia di Fabiana Luzzi, ultima vittima della incomprensibile brutalità della mano umana. Qualche centinaio di persone unite dal comitato spontaneo delle donne cariatesi, molte delle quali facenti parte di diverse associazioni. In rappresentanza del comitato delle donne cariatesi sono intervenute Elena Brunetti, Gemma Russo, Maria Marino.
Si è parlato della vita, del suo immenso valore purtroppo, a volte non riconosciuto; dell’amore e del rispetto reciproco che fanno parte degli equilibri della vita stessa. In particolar modo l’attenzione è stata rivolta al processo di educazione dei giovanissimi, pilastro del futuro, che noi stessi (famiglie, istituzioni e altre agenzie educative) possiamo migliorare attraverso l’insegnamento al rispetto e al reciproco confronto.
Non vogliamo aggiungere altro, ma affidare le sensazioni della manifestazione alle immagini, ma, soprattutto, alla bellissima lettera dai profondi tratti umani che stata scritta dalle e indirizzata ai genitori di Fabiana e letta da Gemma Russo stasera in piazza:

“Carissimi Genitori di Fabiana, vogliamo farvi giungere da tutta la comunità di Cariati un caldo abbraccio, tutta la nostra solidarietà e il nostro affetto.
Le nostre lacrime e il nostro sdegno per la triste vicenda di Fabiana si uniscono al vostro dolore e sappiamo che è una ferità che non si rimarginerà mai. Siamo ancora tutti sgomenti per la ferocia, la violenza cieca e brutale che ha concepito un essere umano, un giovane soprattutto, nei confronti di una ragazza indifesa che ha solo esercitato il diritto alla propria libertà, il diritto legittimo a dire no ad una richiesta che lei non condivideva. Purtroppo ancora oggi in alcuni casi la donna viene concepita come l’oggetto del desiderio maschile e l’amore vero non viene corrisposto allo stesso modo ma sottomesso alla mentalità maschile che è completamente diversa . Pensavamo di aver conquistato il diritto alla parità come persone, che la storia, il sacrificio di tante donne nel passato che hanno lottato per la legittimazione dei diritti inalienabili di ogni essere umano, la libertà di essere e di rivendicare il proprio spazio nel mondo, superando le differenze di genere fosse qualcosa di superato. Invece c’è ancora chi impone con la forza e la violenza la supremazia maschile e spaccia per amore la voglia di possesso e uno pseudo diritto di appartenenza. Ogni persona è libera e appartiene a sé stessa, a Dio che l’ha creata e a nessun altro. E ogni persona ha diritto ad essere amata , rispettata……mai soggiogata. La violenza ha tante facce, si nasconde nelle pieghe del quotidiano ed è capace di uccidere lentamente la dignità e la bellezza interiore che ogni donna porta con sé.
Chiederemo a viva forza che le famiglie, la scuola e gli altri enti preposti alla formazione comincino a promuovere delle azioni di prevenzione per tutti i fenomeni aberranti che mirano alla distruzione di un altro individuo solo perché non sa difendersi ed è ritenuto più debole. Chiediamo ai ragazzi e soprattutto alle ragazze di parlare di più con i genitori, con gli insegnanti o con gli adulti che meritano la loro fiducia, di esprimere il loro disagio , i loro dubbi, i loro problemi, perché troveranno ascolto, apertura, benevolenza, suggerimenti e forse anche risposte. Li invitiamo a non omologarsi ai modelli dominanti proposti dai media e dal web che mistificano spesso la realtà. Li sollecitiamo a non subire neanche il più piccolo segnale di sopraffazione, di cogliere i segnali di un amore malato che soffoca e non porta gioia ma inquietudine. Comprendiamo quello che state vivendo e quanto sia durissima e dolorosa la perdita della vostra dolce Fabiana. Per fortuna lei ora è al sicuro, vicina a Dio e certamente desidererebbe che a nessun altra donna possa accadere ciò che è successo barbaramente a lei. Accelerando delle azioni di prevenzione e protezione si salveranno tante giovani donne e con adeguati progetti di formazione anche i ragazzi acquisteranno nuova consapevolezza dell’enorme importanza del ruolo delle donne per la costruzione di un mondo migliore e ritroveranno valori nobili per cui vivere e mai motivi per uccidere. L’amore – quando è vero – da la vita, non la toglie.
Anche se nessuno potrà ridarvi sulla terra la sua presenza noi dobbiamo e vogliamo dare un senso alla sua morte così precoce e assurda. Dal suo martirio rigenererà una nuova vita per ragazze e donne che troveranno la forza e il coraggio di ribellarsi, di denunciare, di non aver paura e vergogna perché non sono loro sbagliate, ma è ancora purtroppo questo pregiudizio atavico che giustifica la gelosia, che chiama passionale il desiderio di possesso e di morte, di distruzione e di autodistruzione degli uomini che ritiengono ancora la donna una preda ed un essere in qualche modo inferiore e una proprietà privata. Dovranno rispondere dei loro gesti, della loro condotta iniqua a Dio e alle loro coscienze. Le leggi italiane al momento non tutelano molto la donna, ma dobbiamo tutti impegnarci perché tutti siamo mamme, papà, sorelle, fratelli e al posto di Fabiana domani ci potrebbe essere una nostra congiunta. Tutti in questa circostanza tragica abbiamo sentito Fabiana nostra figlia, figlia della nostra terra e aveva tutto il diritto di vivere e di realizzare i suoi sognic. Nessuno può dormire più tranquillo , l’esperienza ci dice che anche nella persona più mite possono insorgere reazioni incontrollate e imprevedibili che possono sfociare in efferatezze ingiustificabili. Diceva uno scrittore “il sonno della ragione genera i mostri”. Vorremmo che non vi sentiste soli nel vostro dolore e sappiate che tutti noi come crediamo tutta la Calabria e l’Italia porterà sempre nel cuore la vostra piccola Fabiana come una perla preziosa perché adesso ha tante famiglie e tanti amici che pregano e pregheranno per lei. Noi vogliamo ringraziarla per la sua testimonianza di coraggio nell’estremo tentativo di difendere la sua vita e vogliamo ringraziare voi per la dignità e la compostezza con cui affrontate questo evento atroce e sconvolgente per la vostra famiglia.
Siamo sicuri che il Signore avrà attutito la sofferenza di Fabiana e avrà tramutato i suoi dolori in gioia senza fine. Infine chiediamo perdono per chi non lo sa fare.
Scriviamo una nuova storia di donne e di uomini che si amano e operano insieme per il bene e per la vita.”


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