DISCARICHE - PROTESTA DEL PRESIDENTE DEL CONSORZIO PER LA TUTELA DEL DOP BRUZIO, GIANCARLO GRECO: " QUELLE AREE SONO PROTETTE RICONOSCIUTE DALLA COMUNITA' EUROPEA"




COMUNICATO STAMPA
Giancarlo Greco, Presidente del Consorzio per la Tutela della DOP BRUZIO, prende posizione sulla costruzione della Discarica nel Comune di Scala Coeli ricadente nel territorio di produzione dell’Olio Extravergine a Denominazione di Origine Protetta Bruzio e precisamente nella menzione geografica “Colline Joniche Presilane”.
“Solo negli ultimi giorni gli abitanti del Comune di Scala Coeli e dei paesi limitrofi nonché il Consorzio da me rappresentato, sono venuti a conoscenza, grazie al coraggio di pochi giornalisti e di politici dell’opposizione, dell’inizio della procedura di esproprio di rilevante quantità di terreno nel suddetto Comune nel quale si prevede l’ubicazione di due discariche. Ciò desta notevoli preoccupazioni e soprattutto molte perplessità. Infatti il territorio di Scala Coeli, ove è previsto l’insediamento delle discariche, si trova “a cavallo” tra il territorio della DOP BRUZIO e il territorio della DOC Cirò, zone conosciute nel mondo per la produzione di vini di qualità e dell’olio più premiato. La normativa in materia tutela i territori collocati in aree agricole a denominazione d'origine protetta e a denominazione di origine controllate e biologiche, in quanto gli effetti negativi sull’ambiente riconducibili all’insediamento di una discarica possono determinare danni irrimediabili alle suddette aree tutelate e protette.”
Ricorda al riguardo il Presidente del Consorzio che ”Il Regolamento della Comunità Europea 510/2006 prevede espressamente, come elementi determinanti di una denominazione di origine protetta o di una indicazione geografica protetta l’ambiente geografico e le sue caratteristiche naturali ed il decreto legislativo 228/2001 prevede l’espresso divieto di localizzare discariche nelle zone d’origine di prodotti a Denominazione di Origine Protetta. Non si comprende pertanto come sia stato possibile individuare l’ubicazione delle suddette discariche senza effettuare alcuna verifica e ricerca e senza richiedere, così come previsto dalla vigente normativa, agli Enti preposti se le aree individuate ricadessero o meno tra quelle disciplinate dai regolamenti CEE 2081/92 e 2092/91.”
Continua l’Avv. Greco: “Chiediamo pertanto alle Autorità il rispetto di quanto disposto dalla Legge di Orientamento in Agricoltura che prevede l’esclusione delle aree di origine dei prodotti Dop, Igp, Docg, Doc, Igt e da Agricoltura Biologica, dalla possibilità di localizzarvi siti dove realizzare impianti di stoccaggio e trattamento dei rifiuti.”
L’individuazione del sito ove localizzare la discarica è stata infelice e inopportuna, non solo per quanto sopra detto - e cioè il ricadere in una zona fortemente tutelata dallo Stato Italiano e dalla Comunità Europea - ma anche a causa: 1) della prossimità dei terreni così individuati al Fiume Nikà, importante punto di riferimento storico ed archeologico, le cui acque sono preziose per l’irrigazione; 2) dell’impossibilità da parte della Strada Statale 106 Jonica, le cui problematiche sono note anche fuori dai confini Calabresi, di sopportare un aumento consistente del transito di Tir autoarticolati trasportanti rifiuti. Ciò comporterebbe il completo isolamento dell’intera costa Jonica, già oggi pesantemente penalizzata, da ogni circuito volto alla valorizzazione del nostro territorio la cui vocazione è, senza alcuna ombra di dubbio, agroalimentare e turistica. Sono queste le attività che, con enormi sacrifici personali ed economici da parte di tutti gli operatori dei suddetti settori, stanno rilanciando tutte le altre attività produttive del territorio con conseguenti importanti ricadute anche occupazionali.”
”In qualità di Presidente del Consorzio di Tutela dell’ Olio Extra Vergine di Oliva DOP BRUZIO, ho il dovere di proteggere la salubrità del territorio in cui lo stesso viene prodotto. L’intero comparto è pronto, nel caso in cui detta delibera non venisse revocata, a porre la questione dell’emergenza rifiuti in Calabria anche all’attenzione del Parlamento Europeo, che approva i regolamenti comunitari che sono alla base della legislazione sui prodotti agroalimentari tutelati, ciò al fine di scongiurare il rischio che l’intero territorio possa perdere il valore aggiunto delle produzioni tutelate con marchio europeo. L’emergenza rifiuti non può ricadere sulla produzione di prodotti di qualità, sulla quale la Regione Calabria ha investito e continua ad investire ingenti risorse.”

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