Politica, l’MPA affonta i 4 temi caldi e lancia delle proposte.
Non critiche, non attacchi ma concrete proposte arrivano attraverso una lettera aperta al Sindaco di Cariati Filippo Sero da Nicola Filardo e Fedele Longobucco. I dirigenti del Movimento per le Autonomie di Cariati premettono come “Arrivati ormai al baratro del fallimento e dell’inefficienza della macchina amministrativa, in questo stato di grande crisi e di grave degrado, non prendiamo la responsabilità di invitarla a dimettersi, anche alla luce
dell’imminente stagione estiva, fermo restando le critiche fatte in passato, dalle quali non ci distacchiamo.” L’invito, resta quello al buon senso e a tutelare gli interessi generali della collettività adottando forti per dare fiducia alla gente e per farli continuare a credere nelle istituzioni.
E allora ecco i 4 temi caldi affrontati con dei pratici suggerimenti:
1 - Riorganizzazione degli uffici
2 - Casse comunali
3 - Arredo Urbano
4 - Emergenza Rifiuti
L’mpa propone una riorganizzazione del personale dell’ufficio tenendo conto delle esigenze delle aree e non dell’influenze delle leadership di qualche politico o di qualche dirigente di area, questo in virtù del fatto che “in questi anni, con i pensionamenti, si è visto il depauperamento del personale in uso al Comune,e le risorse attinte con i concorsi non sono state sufficienti a riorganizzare in modo efficacie ed efficiente la macchina pubblica.
In alcune aree vi è abbondanza di personale ed in altre è quasi carente.
Nell’Area Segretaria ed Affari Generali, vi sono dipendenti che potrebbero essere distribuiti in altreare e in altre vi è carenza di organico.
L’area tecnica, area di importanza vitale per l’ente e per la collettività tutto, è accentrato nelle
mani di 1 dirigente che talvolta è impegnato a risolvere le sue questioni giudiziarie piuttosto che preservare gli interessi della collettività ( da ultimo non dimentichiamo la vicenda del Palazzo Chiriaci, i vari giudizi al Tar per l’impugnazione degli atti da questi emessi, i danni che il comune dovrà pagare), addirittura l’Ufficio Urbanistica sono presenti solo LSU e LPU, con conseguente ritardo nel disbrigo delle pratiche edilizie e blocco dell’economia legata all’edilizia”
“Per quanto riguarda le casse comunali – proseguono Filardo e Longobucco - senza ricercare le colpe e le responsabilità politiche delle difficoltà di cassa ovvero del dissesto, vanno anzitutto addebitare ai funzionari amministrativi le responsabilità del depauperamento dei fondi e della sperequazione delle casse, provvedendo alla rimozione ovvero al trasferimento del predetto dirigente che ne ha causato il problema in altre aree onde evitare il continuo depauperamento delle casse comunali.
Sulla questione Sogefil, ove non ancora fatto, la invito ad attivare ogni azione necessaria
per addebitare ai responsabili degli uffici comunali il negligente comportamento tenuto da
questi sull’omesso controllo dei flussi di cassa e sull’omesso controllo degli atti nella fase
di contrattualizzazione. Anche se ad oggi è sconosciuto l’entità delle somme indebitamente
appropriate dalla predetta società, è certo che l’evidente responsabilità del funzionario preposto va punita.”
In tema economico gli esponenti dell’MPA intervengono anche sulla procedura di pre-dissesto: “anche se per la collettività sarà molto onerosa, permetterà alle aziende cariatesi, creditrici dell’Ente di poter riscuotere le somme e dare ossigeno all’economia del paese. Non dimentichiamo che le aziende sono indebitate sino all’inverosimile,con impossibilità di poter affrontare il pagamento degli stipendi ed altro.
Sulla questione dell’Arredo Urbano si propone di “effettuare ogni opera necessaria per riqualificare il territorio, utilizzando le unità in uso al Comune per la manutenzione ordinaria, che da tempo è effettuata solo all’esito di catastrofi naturali o successivamente al verificarsi di eventi traumatici per la collettività. È anomalo - proseguono Longobucco e Filardo - che il comune debba provvedere a pagare danni e parcelle di avvocati per le insidie causate dal manto stradale piuttosto che effettuare le necessarie riparazioni. Un buon padre di
famiglia effettua la dovuta manutenzione della casa allo scorgere di una piccola crepa piuttosto che intervenire quando il degrado comporta l’abbattimento dell’immobile.
Infine sulla grave emergenza rifiuti che attanaglia Cariati la proposta è di “effettuare la raccolta differenziata in modo tale di ridurre al minimo la quota di conferimento presso le discariche pubbliche. Per agevolare tale tipo di raccolta proponiamo su tutto il territorio comunale la raccolta differenziata porta a porta, utilizzando le risorse in uso presso
l’azienda che effettua la raccolta per tutto il territorio comunale.
La differenziata oltre a portare ad una riduzione sugli oneri del conferimento porta degli introiti per la vendita della differenziata, inoltre per quanto riguarda l’umido, proporremmo l’acquisizione, con onere a carico dell’azienda che esegue il servizio, dei cassonetti per il compostaggio creando concime e risorse per il territorio. Nei grandi centri ormai è in uso tale tipo di raccolta e non vediamo il perché non possa essere effettuato anche a Cariati.
Tale tipo di raccolta produrrà effetti positivi per le casse comunali e di conseguenza per i cittadini.
Infatti, apportando meno rifiuti nelle discariche si paga meno oneri per il conferimento e soprattutto aumentano gli introiti per la differenziata e per il compostaggio, il tutto a beneficio dei cariatesi.