RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA SOLIDARIETA' DEL NOSTRO GIOVANE COLLABORATORE FRANCESCO LOIACONO





Molte sono stati i messaggi di solidarietà che bbiamo ricevuti. Ci piace proporrequello di un giovane, nostro collaboratore, che ha cominciato a muovere i primi passi nel mondo giornalistico. Mi riferisco a Francesco Loiacono, certamente figlio d’arte ma con le idee molto chiare.
A Francesco, noi della redazione diciamo grazie, perché ha saputo esprimere alcuni concetti che altri si sognano solo a pensarli. La sua genuinità la fa trasparire attraverso il suo scritto.
Siamo certi che i naviganti sapranno apprezzare il coraggio dimostrato nell’esprimere certe opinioni.

LETTERA APERTA DI UN GIOVANE CHE ESPRIME SOLIDARIETA’ ALLA REDAZIONE E AL DIRETTORE LEONARDO RIZZO

Johann Gutenberg nel 1456 concepì la stampa a caratteri mobili. Forse il tedesco non immaginava di passare ai posteri come l’artefice della migliore invenzione della storia, secondo una stragrande maggioranza.
Sono 553 anni che la stampa lotta per la diffusione della verità, per far comprendere al popolo la realtà nella quale si vive e per smascherare i difetti e le promesse non mantenute da coloro che detengono il potere.
Purtroppo tutto questo non è apprezzato da chi ha scheletri nell’armadio e vuole proseguire nel suo arricchimento a livello economico e glorioso, senza avere un minimo di cognizione della parola onestà.
Codesti personaggi, sfruttando l’abilità dialettica dei loro pochissimi compagni istruiti, raggirano quanti più individui possono, facendoli credere che la strada giusta è quella che và verso la loro navicella.
Potrebbero quindi apprezzare un organo veritiero e amante della giustizia come la stampa? Certo che no, la massa deve continuare a vivere in un mondo virtuale, finto, corrotto, inquinato.
Abbiamo già detto che le persone erudite in queste combriccole sono una rarità. Bene, trovarne una sola che unisca il dono della cultura a quello della lealtà e dell’educazione, sarebbe come trovare una vergine in un bordello.
Perché invece di recapitare minacce ed insulti al direttore ed ai suoi collaboratori, questi millantatori non hanno elaborato un comunicato nel quale spiegavano che le accuse rivoltegli dal Ponte erano del tutto infondate?
Perché si trovavano dalla parte del torto e, sfortunatamente, da queste parti prevale ancora l’usanza di risolvere i problemi con i gesti villani quando la ragione non ci assiste.
Tale logica è il cancro di questo nostro Mezzogiorno, croce e delizia per noi terroni, luogo nel quale gli uomini liberi che possono e vogliono esprimere la propria opinione sono ostacolati, banditi, intimiditi, sfidati dai numerosi circoli viziosi.
Il Ponte non si ferma però, agisce senza paura, non per un narcisismo da eroi, soltanto con la consapevolezza che la verità e l’onestà intellettuale sono le migliori forme per combattere queste associazioni.
Per la riapertura del sito e per la possibilità che tutti i collaboratori hanno di combattere per difendere i propri principi, bisogna ringraziare soltanto una persona, cioè il nostro Leonardo Rizzo, il quale nonostante i vari, e vani, ostracismi subiti, ha deciso che il sito deve andare avanti.
Da umile collaboratore, ma libero, dico: Grazie Direttore.


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