L’abbandono della “pratica” del campo sportivo in località “VARCO”, segue lo stato di abbandono della nostra cittadina. La struttura, costata 550 mila euro non è stata mai consegnata alla collettività




CARIATI – Sembra destinato a diventare l’ennesima cattedrale nel deserto lo stadio comunale di località “Varco” costruito dalla Provincia di Cosenza appena fuori le mura del centro storico.
Costata 550 mila Euro, la struttura, mai consegnata alla collettività, è stata, e continua ad essere oggetto di incivili incursioni.
Desolatamente “aperto” ad un’opera sistematica di saccheggio, dello stadio è rimasto poco o nulla: una parte del tetto dello spogliatoio, stranamente in cartongesso, è crollata; i sanitari dei servizi igienici sono spariti; non c’è più nemmeno il quadro elettrico; calcinacci dappertutto, come se fosse appena passato l’uragano Sandy; tubi divelti; tombini scoperchiati; le panchine spazzate dalle intemperie.
Una scena apocalittica: resistono solo due cisterne per l’acqua da 5 mila litri l’una, troppo ingombranti per essere portate via.
I lavori iniziano il 27 giugno del 2007 e la loro ultimazione è prevista per l’anno successivo, precisamente il 25 giugno; l’impresa appaltatrice è la Morfù di Rossano che subappalta alla locale ditta Torchia Natale.
Sono trascorsi 4 anni e mezzo, ma per lo “stadio” non c’è alcun futuro all’orizzonte, nonostante le continue campagne stampa, le interrogazioni consiliari e le rassicurazioni “istituzionali” di una pronta e definitiva consegna dell’impianto.
Il 15 maggio del 2009, come dire un secolo fa, il sindaco Giovanni Filippo Sero garantisce: “La commissione comunale da il via libera al collaudo dell’impianto che consentirà ai numerosi e talentuosi vivai calcistici, cittadini e territoriali, di ospitare, all’interno di una struttura finalmente idonea, anche le categorie calcistiche interregionali. Il nuovo campo di calcio ad erba, realizzato ex novo, nell’area dove insisteva la vecchia struttura sportiva, dotato di spogliatoi con annessi servizi, tribune e doppio comparto, per locali ed ospiti, perimetro di recinzione e sistema di irrigazione ed illuminazione è in attesa, in queste ore, di essere completato in piccoli dettagli”.
La garanzia del primo cittadino: “L’inaugurazione della nuova opera, che avverrà nelle prossime settimane”.
Di settimane ne sono trascorse 190 (il tempo è un’astrazione psichica) e quel che resta del campo, un rettangolo di gioco dove regna, incontrastata una rigogliosa sterpaglia, è l’emblema reale di un abbandono senza precedenti, e forse non proprio, come dice il sindaco, sempre nel 2009, “l’ennesima dimostrazione della capacità di questa amministrazione, di saper avviare e portare a termine opere. In sintesi: di preferire alle parole, i fatti, a tutto vantaggio dei cittadini, giovani in modo particolare”.
Intanto, nel 2011 cambia l’esecutivo civico, guidato sempre da Filippo Giovanni Sero e la palla (siamo in tema) passa al nuovo assessore ai lavori pubblici e vice sindaco, Leonardo Montesanto, il quale, alle lagnanze sullo stato vergognoso della struttura, il 16 giugno del 2011 se la cava così:” I lavori del campo sportivo del Varco ineriscono ad un'opera appaltata direttamente dalla Provincia di Cosenza. A tal fine, peraltro, le aree sui cui insiste l’opera in via di realizzazione sono state cedute dal Comune alla Provincia. E’, comunque, a conoscenza di questa amministrazione che è stato già fatto e definito il collaudo statico e di regolare esecuzione dell’opera e che, essendosi verificati i notori atti vandalici prima della consegna dell’opera, è stata già redatta una perizia di ripristino dei manufatti danneggiati, oggi in via di approvazione da parte della Provincia”.
Il problema, noi del Ponte, lo stiamo proponendo alla pubblica opinione da oltre quattro anni, con una serie di servizi scritti e, soprattutto, in video,( ultimo video04/11/2012 VIDEO - Il campo sportivo del Varco, una promessa mai mantenuta, 550 mila euro sprecati e abbandonati) ma adesso sulla questione ritornano, e non può che farci piacere, anche “Le Lampare”, un nutrito ed assennato gruppo di giovani che hanno a cuore le sorti del territorio i quali, per avere lumi sulla vicenda, riscrivono al presidente della provincia di Cosenza, Mario Oliverio;
all'assessore provinciale allo sport e all'impiantistica sportiva, Pietro Lecce; all'assessore provinciale all'urbanistica e governo del territorio Leonardo Trento (fra l’altro anche consigliere comunale di Cariati con delega al personale): al sindaco di Cariati Filippo Giovanni Sero ed all’assessore comunale ai lavori pubblici Leonardo Montesanto.
I ragazzi chiedono che “sia fatta finalmente estrema chiarezza sullo stato delle opere pubbliche "Campo del Varco e Impianto sportivo tiro al piattello (opera ritenuta “indispensabile” e della quale non si hanno notizie dal 2011), entrambe finanziate dalla provincia di Cosenza per un importo superiore a 1 milione di euro”.
La sconsolata annotazione de “Le Lampare”: “Queste due opere pubbliche fino ad oggi hanno solo rappresentato l'ennesimo esempio di mala gestione dei finanziamenti pubblici e dei soldi che i cittadini pagano attraverso le tasse. La prima si presenta agli occhi di tutti come l'ultima cattedrale del deserto, un cimitero sportivo affiancato da un palazzetto dello sport mai realizzato che non ha mai funzionato, un panorama davvero desolante; la seconda, l'impianto per il tiro al piattello non è stata nemmeno costruita: sono solo stati stanziati 500.000 mila euro ma del tiro al piattello nessuna ulteriore notizia. Vogliamo chiarezza su questa situazione. E poiché la Calabria è famosa per questo tipo di spreco del denaro pubblico, noi non intendiamo buttare la spugna e lasciare al tempo la possibilità di nascondere qualsiasi responsabilità”.

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