La maggioranza porta a ratifica una delibera vuota, senza un euro incassato. Un tarocco, un falso oppure un vero e proprio “FALSO IN BILANCIO?”.
L’ammonimento del dirigente dott. Bruno Guarascio: “Non sono in condizioni di poter stampare banconote”
Cariati - Il Consiglio Comunale di Cariati è chiamato a riunirsi in seconda convocazione il giorno 29 dicembre, dopo che quella del 27 u.s. è andata deserta per mancanza del numero legale.
La vera ragione di questa convocazione, così inusuale per il periodo festivo, consiste nella necessità da parte della maggioranza di sottoporre alla ratifica del consiglio la delibera di Giunta n. 118 del 30 novembre u.s. con oggetto “variazione bilancio 2012”.
Ma proprio questa operazione di ratifica, chiesta al Consiglio Comunale all’ultimo momento, desta la nostra curiosità, attenzione e …… tanti tanti sospetti. Come è noto, le delibere di variazione al bilancio possono essere adottate al massimo entro il 30 novembre. Se poi le variazioni sono avvenute con delibera di Giunta, questa deve essere ratificata dal Consiglio entro sessanta giorni e comunque entro la fine dell’esercizio, cioè entro il 31 dicembre. Come si vede, tutto all’ultimo momento, in zona “Cesarini” come si dice in gergo sportivo. Delibera di Giunta il 30 novembre, ultimo giorno utile per le variazioni di bilancio; ratifica del consiglio il 29 dicembre, quasi alla fine dell’anno.
Perché tutto questo? Qualcosa non quadra. Cerchiamo di capire di che cosa può trattarsi.
Come si ricorderà, il 29 novembre u.s. il Consiglio Comunale ha approvato il riequilibrio di bilancio ricorrendo (meglio dire “inventando”) a entrate straordinarie che dovevano provenire dalla vendita di beni immobili del Comune per circa tre milioni di euro. Di questi soldi il Comune non solo non ha incassato un centesimo di euro, ma non ha neppure stipulato alcun contratto o compromesso o preliminare di vendita. Insomma niente che possa giustificare il mantenimento in bilancio di quelle cifre inserite per garantirne l’equilibrio.
Si è aspettato fino all’ultimo momento, sperando nel miracolo, cioè nella vendita dei beni immobili del Comune. Ma questo non è avvenuto. E allora come si fa a chiedere al Consiglio Comunale di ratificare una delibera di variazione di bilancio ( Giunta comunale n. 118 del 30/11/2012) basata su entrate inesistenti? Se fino ad ora poteva esserci un minimo di speranza per la realizzazione di quelle entrate, oggi quella speranza non c’è più. Anzi c’è l’assoluta certezza che quelle entrate sono inesistenti. Diventano fittizie o se si preferisce “false”, “taroccate” se, in mancanza di un titolo idoneo, vengono mantenute in bilancio.
Il tutto assume le connotazioni di un vero e proprio “FALSO IN BILANCIO”. Senza addentrarci negli aspetti penali o depenalizzati di questo reato, una cosa è certa: si pareggia il bilancio con soldi inesistenti. Da qui l’impossibilità di pagare alle scadenze gli stipendi al personale, i tanti fornitori e creditori del Comune, di trovare i soldi per sistemare le strade cittadine, non diciamo per le luminarie natalizie che potrebbe essere considerata una spesa voluttuaria. Insomma un Comune senza futuro e senza speranza. Non a caso i dirigenti del Comune in questi giorni hanno ricevuto una nota scritta del settore finanziario con cui vengono avvisati, se già non lo sapessero, che “la condizione di estrema difficoltà venutasi a creare nel Comune di Cariati, non consente di adempiere nemmeno ai servizi essenziali” né peraltro il responsabile finanziario “è nelle condizioni di poter stampare banconote”.
Questa nota diramata dall’ufficio di ragioneria potrà sembrare strana o inopportuna, ma trova la sua legittima giustificazione se inquadrata nel contesto di confusione creato dai tanti operatori comunali, politici e non, che scaricano sull’ufficio finanziario la responsabilità dei mancati pagamenti di spese e liquidazioni che andavano vagliate a monte, prima di essere disposte, verificandone la compatibilità con le disponibilità di cassa.
La semplice iscrizione in bilancio di una spesa non ne autorizza la sua indiscriminata disponibilità, specie se, come nel caso del Comune di Cariati, quelle spese sono coperte con entrate “fittizie” “taroccate” o addirittura “falsate”.
Se il funzionario responsabile, con alto senso di responsabilità, avvisa gli amministratori, anche con note e parerei scritti, a non ricorrere a entrate aleatorie, risultate poi inesistenti, viene tacciato di incompetenza e la Giunta comunale ricorre al consulto di uno “specialista” esterno, a pagamento, in grado di trovare la formula magica per “creare solidi”.
Ci auguriamo che questi soldi arrivino, ma non con la formula proposta dall’esperto esterno, perché sono dolori per tutti i cittadini! Sapete quale è la formula proposta ? Aumentare tutti i tributi e tasse comunali nella misura massima. Poveri noi !!!! Abbiamo dovuto pagare pure l’esperto esterno per farci dire questo!!!! Con un sussulto di orgoglio gridiamo la nostra più ferma indignazione!!!
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