Notificato al Comune il ricorso della minoranza presentato al TAR della Calabria, in cui si chiede che la seduta consiliare del 29 u.s. “è da ritenersi NULLA per mancanza del quorum richiesto dallo Statuto e dal Regolamento Consiliare del Comune di Cariati”
Come al solito il sindaco e la sua “Band” hanno fatto la carta bianca, almeno così pensano, però….. potrebbero rimane “cori i mani a ra cascia”
Cariati - E’ stato notificato al Comune di Cariati il ricorso presentato al Tar della Calabria dai Consiglieri Comunali di opposizione Filomena Greco, Tommaso Critelli, Mario Sero e Francesco Cosentino.
La notifica al protocollo del Comune nella giornata di ieri martedì 18 dicembre. Come già abbiamo anticipato dalle pagine del nostro sito web, il ricorso al Tar segue quello di analogo tenore presentato al Prefetto di Cosenza. Si riferisce alla seduta consiliare del 29 novembre u.s., tenuta in prima convocazione con la presenza dei sei consiglieri su dodici assegnati al Comune oltre il Sindaco. Il T.U. sull’ordinamento degli Enti Locali lascia allo Statuto Comunale la determinazione del numero minimo dei consiglieri per la validità delle sedute. Lo Statuto del Comune di Cariati, per la validità delle sedute di prima convocazione prevede il numero minimo di OTTO CONSIGLIERI senza contare il Sindaco. Per le sedute di seconda convocazione il numero si riduce a SEI Consiglieri oltre al Sindaco.
Sta di fatto che nella seduta del 29 novembre u.s., tenuta in prima convocazione, il numero dei consiglieri presenti era di sette, oltre il Sindaco. Al momento della votazione della delibera impugnata, i consiglieri presenti erano sei oltre il Sindaco. Stante il tenore inequivocabile del testo statutario e regolamentare del Comune, la seduta è da ritenersi NULLA per mancanza del quorum richiesto dallo Statuto e dal Regolamento Consiliare del Comune di Cariati. Nulle quindi anche le delibere adottate dal Consiglio in quella seduta. In particolare la n. 63 con oggetto “Esercizio finanziario 2012. Salvaguardia degli equilibri di bilancio e ricognizione stato di attuazione dei programmi. Art. 193 D. Lgs n. 267/2000”
Come si ricorderà, in quella seduta consiliare, Francesco Cosentino, l’unico consigliere di opposizione presente, ha mosso numerosi rilievi di illegittimità sulla delibera proposta dalla maggioranza. Delibera che era accompagnata da una relazione negativa del Responsabile Finanziario che ha espresso parere contrario, ampiamente motivato, in ordine alla procedura di riequilibrio proposto dalla maggioranza. Motivo che aveva indotto il Consigliere Francesco Cosentino ad allontanarsi dall’aula prima del voto.
Per completezza d’informazione è necessario chiarire che il parere contrario del Responsabile Finanziario del Comune si basava principalmente sulle operazioni di vendita di alcuni fabbricati e terreni del Comune che avrebbero dovuto portare nelle casse comunali almeno tre milioni di euro, necessari per garantire l’equilibrio del bilancio 2012. Il funzionario, senza peraltro essere ascoltato dall’Amministrazione comunale, già in passato aveva mosso rilievi sulla determinazione dei valori attribuiti ai beni immobili, la cui stima non teneva in alcuna considerazione la specifica procedura da rispettare nella determinazione del plusvalore da iscrivere in bilancio.
Inoltre le operazioni di vendita dei beni immobili avrebbero dovuto concludersi entro la fine del mese di novembre per avere la certezza di poter iscrivere e mantenere nel bilancio 2012 i corrispettivi spettanti al Comune, anche se non materialmente incassati.
Niente di tutto questo alla data del 29 novembre, data in cui non era stata neppure avviata alcuna procedura. Del resto neppure ad oggi abbiamo notizia di vendite effettuate dal Comune. Segno evidente, come peraltro rilevato dal responsabile finanziario del Comune, che l’iscrizione in bilancio di quelle somme è soltanto un’operazione fittizia, al solo fine di dare copertura sulla carta alle poste di entrata iscritte in bilancio. Insomma soldi inesistenti !!!!
Inoltre la maggioranza aveva previsto la vendita degli alloggi popolari (edilizia residenziale pubblica) il cui ricavato doveva servire per pagare debiti dell’Amministrazione comunale. Anche su questo i consiglieri di opposizione hanno manifestato la loro contrarietà, perché gli eventuali proventi della vendita degli alloggi, secondo i consiglieri di opposizione, devono servire alla costruzione di nuovi alloggi da assegnare ai cittadini bisognosi. Insomma una lunga serie di rilievi inascoltati , che hanno indotto i consiglieri di opposizione a presentare ricorso prima al Prefetto di Cosenza e poi al Tar – Tribunale Regionale- della Calabria.
Attendiamo di conoscere la data della prima udienza che dovrebbero essere fissata per metà gennaio prossimo venturo.