Riceviamo e pubblichiamo un’accorata lettera dell’ex assessore socialista Peppino Santoro, amareggiato e mortificato quando afferma: “Povera Cariati mia come ti hanno ridotta”




Cariati - Siamo grati a Peppino Santoro, ex assessore comunale per più legislature, vecchio socialista e politico in pensione, per averci scritto questa lettera. Uno dei pochi cittadini che si sono sentiti offesi e mortificati per il comportamento, assurdo, del sindaco e della sua “Band”.
Caro Peppino, quello che hai scritto basta e avanza solo chi non vuol capire la grave situazione continua a prendersela con il sottoscritto e con il mio giornale.
Pazienza, noi continueremo a fare il nostro lavoro, non importa se altri continuano a buttarci fango addosso.
Il nostro è un giornale dove scrivono, liberamente tanti amici, di varie estrazioni politiche e uomini di cultura.
Sono collaboratori per libera scelta. Da sempre, personalmente ho affermato ed affermo che non abbiamo padroni, tanto meno siamo alle dipendenze di alcuni.
Del resto chi ha sempre mentito, mente sempre, chi ha tradito la sua idea e gli amici di partito per interessi personali, continua a farlo. Oggi che le cose vanno male, ecco che qualcuno si erge a moralista di turno. Chi accusa un altro deve essere credibile e moralmente a posto altrimenti che prende per buone le “sue” verità?
Nella vita prima di tutto ci viole integrità e dignità, quando vengono meno questi principi non si è credibile. Evidentemente, quando si affermano assurdità, come quelle che ci vengono rivolte, non si è sereni e si vive in stato confusionale.
Peppino, scusami la divagazione, è chiaro che ha qualcuno brucia la verità ed il nostro comportamento.
Ti ringrazio per la tua puntualità e per il tuo dichiarato amore per Cariati.
Ritengo che nessuno si permetterà di affiancare il sindaco per farlo ragionare, forse, perché tutta la maggioranza e la sua “Band” al completo sono legati da forti interessi ed ecco che gli “sgarbi”, le offese istituzionali possono essere superati e contano poco.
Peppi, tu pensi che l’interesse personale prevale sulla dignità?

Caro direttore ti invio una mia riflessione sull’operato della Giunta municipale di Cariati ti prego di pubblicarmelo.
E’ URGENTE che qualcuno si prenda la briga di prendere in disparte il sindaco di Cariati e, sedendosi a suo fianco, spiegargli in maniera amorevole e con pazienza, utilizzando parole semplici semplici, fargli capire che ha portato Cariati al fallimento totale.
Da quando si è insediato a palazzo Venneri ha prodotto solo risultati assai deludenti e brutte figure; una tra le tante che si ricorda in modo divertente, da cui si e’ capito benissimo a che punto avrebbe portato dopo alcuni anni le povere casse comunali, è stata la vicenda del Montone a suo Zio Antonio, pagato, dopo circa vent’anni, la bellezza di Euro 8000,00.
Caro sindaco , é vergognoso non pagare i dipendenti che lavorano; un amministratore pubblico che non paga gli stipendi ai dipendenti, se ha un po’ di dignità, cosa che non si acquista al supermercato, si dovrebbe dimettere subito. Ma spiegateci, che cosa avete fatto con i soldi che il Ministero manda per pagare i dipendenti? che fine hanno fatto?
Da quando si è insediata quella e questa amministrazione la disoccupazione è aumentata, i dipendenti non vengono pagati, l’acqua non arriva, la spazzatura non viene rimossa, le strade sono tutti dissestate, ci sono centinaia di pignoramenti; insomma Cariati è alla miseria. La cosa pubblica va amministrata con coscienza e serietà dando servizi alla gente, e non servirsi della cosa pubblica per interessi personali. Ricordo che l’Amministrazione con Sindaco Domenico ARCUDI, assistito dal Direttore Generale Dr. Cataldo DE NARDO, di cui io mi onoro di averne fatto parte attiva, ha lasciato le casse comunali con un attivo di 75.000,00 Euro; oggi quanti debiti avete prodotto?, 4.000.000,00 5.000.000,00 6.000.000,00 milioni di euro; insomma, a quanto ammontano i debiti, cosa ci avete fatto con tale somma di danaro? Come sindaco hai l’obbligo morale di comunicarlo al popolo di Cariati, magari in un dibattito pubblico dove ogni cittadino potrà fare delle domande.
Termino invitando il Sindaco e la sua giunta a dare le dimissioni, sarebbe una manna per il paese e farebbero un piacere a se’ stessi.



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