Cariati, l'affermazione di Vendola alle primarie sia da sprone alla politica locale
CARIATI – Primarie del centrosinistra. Il comitato pro Vendola, di cui l’ex assessore comunale Sergio Salvati, clamorosamente dimessosi dalla carica per evidentissime difformità di vedute con l’esecutivo retto dl sindaco Filippo Giovanni Sero, è autorevole esponente, ringrazia “tutti i 195 elettori che hanno voluto esprimere al primo turno delle Primarie la loro preferenza al governatore della Puglia, permettendo di ottenere il 25% dei consensi”.
Trasposizione in chiave locale: “Auspichiamo che queste Primarie, vissute come una giornata di festa, libertà e partecipazione democratica, possano costituire un motivo di riflessione politica nel centrosinistra, che deve tornare ad essere punto di orientamento e di riferimento dell’agire comune, anteponendo gli interessi collettivi a quelli personali e di parte”.
Una sferzata diretta che mira alla “speranza di poter aprire una nuova fase di confronto, ampio e leale, tra le forze sane del centrosinistra sulle grandi e piccole questioni, nel segno di una buona politica, capace di scelte responsabili ed orientata verso l’interesse prioritario di Cariati, considerato anche il particolare momento di crisi economica e sociale che vive la nostra cittadina”.
La richiesta proviene direttamente dai cittadini che, “in una situazione di recessione e con i problemi da affrontare e risolvere, non tollerano più incomprensibili divisioni, spesso fondate su vecchi pregiudizi e personali rancori”.
L’invito è a più miti consigli, atteso che “solo così si potrà risalire la china e ritrovare la strada maestra che, purtroppo, appare ormai smarrita da coloro i quali, pur richiamandosi agli ideali e ai valori del centrosinistra, continuano ad adottare una politica di rigore del tutto priva di equità, poco sensibile ai bisogni dei deboli e degli esclusi e poco orientata al rilancio dell’economia”.
La sferzata, micidiale, si conclude con l’auspicio di “non vivere più tempi di parole vuote e sospesi in un presente avaro di futuro”.