Ex ospedale: Ci chiudono pure il pronto soccorso. Tutti medici del P:S: entro pochi giorni saranno trasferiti a Rossano. A rischio anche la residenza sanitari assistenziale( RSA m)
CARIATI – La notizia è certa e confermata, anche se ancora non disponiamo del documento ufficiale: dalla prossima settimana, tutti i medici in servizio presso l’ex ospedale di Cariati (incluso il Punto di primo intervento, già Pronto Soccorso) potrebbero essere trasferiti alla struttura di Rossano.
Il provvedimento, firmato dai vertici dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, sarebbe immediatamente operativo e non ammetterebbe deroghe.
Siamo, dunque, all’epilogo di una mesta e vergognosa vicenda iniziata anni fa ed incoraggiata dall’ignavia o complice latitanza delle istituzioni locali che hanno contribuito a cancellare il sacrosanto diritto alla salute a decine e decine di migliaia di sudditi della Calabria infelix, condannati a non più ricevere cure adeguate e, dunque, ad una vera e propria morte civile, che di civile ha poco, forse niente.
Non appena l’assurda deliberazione prenderà corpo ed anima, si potrà celebrare definitivamente il “de profundis” ad un’istituzione che in oltre 30 anni di attività ha garantito, a tutti, livelli soddisfacenti in termini di prestazioni sanitarie.
Al posto degli ottimi professionisti della salute ci sarà il deserto e solo i medici del 118, il Punto di emergenza territoriale che, alla bisogna, opereranno anche come medici d’urgenza.
In realtà, non c’è da meravigliarsi più di tanto, poiché tutto era già stato scritto con estrema chiarezza ed il “piano” rientra nella generale costruzione della sanità calabrese che penalizza pesantemente lo Jonio cosentino con due ospedali (quelli di Rossano e Corigliano) oggettivamente al collasso i quali dovrebbero servire una popolazione di oltre 250 mila unità: persone e cittadini dimezzati da una scellerata concezione dei servizi sociali; numeri senza volto e senza storie; fardelli privi di memoria da spostare come pedine infette nella immonda scacchiera di una terra senza futuro.
Abbiamo appreso inoltre che a rimane a forte rischio di chiusura della residenza sanitari assistenziale( RSA medicalizzata)