La sana satira del Ponteonline – Mastro Fini soccorre Mastro Lindo ormai con l’acqua alla gola


Ogni riferimento a fatti o persone, circostanze e' puramente casuale



CARIATI – MASTRO LINDO, che da tempo era con l’acqua alla gola, è finito definitivamente al tappeto per un uppercut poderoso sferratogli da un prode dirigente del Palazzo.
Il KO non lo ha però domato del tutto perché, dice lui, la spugna non l’ha ancora gettata.
Ed allora, nel vano tentativo di risollevare le sorti del Regno, che ti combina MASTRO LINDO?
Cerca un esperto, un professorone di bilanci e contabilità, dalle Alpi alle Piramidi.
Ed infine lo trova: si chiama MASTRO FINI, un lontano parente la cui famiglia era emigrata tanti anni fa nel Cantone dei Grigioni, Svizzera
Dunque, MASTRO FINI corre in soccorso di MASTRO LINDO.
Entrambi discendono dalla nobile stirpe dei MASTRO, nota famiglia di maniscalchi fiorentini poi specializzatasi in bancarotta che, dopo aver dissanguato le finanze di Lucrezia de’ Medici, fu esiliata nella Calabria Citra dove riprese l’antica arte del ferrare quadrupedi.
Nei secoli, il ceppo originario si disperse per l’Europa ma i MASTRO, con il suffisso più diverso (da noi si difende LINDO), resistono ancora: a memoria di una dinastia che per prima aveva fatto assurgere a scienza esatta la pratica della cosiddetta “FREGATURA” che tanta fortuna ebbe negli anni a venire.
Una parte della discendenza procreò nelle nostre contrade, sino a generare quell’esempio di perfezione rappresentato da MASTRO LINDO, forse l’ultimo esemplare pervenuto all’apice dell’abilità di GRAN MANIPOLATORE di bilanci e conti pubblici, tanto che il congiunto MASTRO FINI avrà un bel da fare per sbrogliare l’intricata matassa.
Noi siamo certi che, con pazienza, i due MASTRO (Lindo e Fini) riusciranno nell’impresa: l’impegno sarà massimo, perché ci sono le rate del mutuo da pagare per la baita sul confine austriaco; c’è da cambiare l’olio all’automobile; c’è da comprare l’albero di Natale ed il bue e l’asinello per il presepe….insomma, le spese ci sono, e pertanto è d’uopo rimanere ancorati al trono per il maggior tempo possibile.
A proposito di baite o chalet di montagna, sono tutte calunnie costruite dalla stampa quelle sbandierate ai quattro venti: la casetta sui monti, compresa la capretta che fa “ciao”, non è intestata ad un prestanome, e forse nemmeno esiste. E se c’è, è stata comprata all’insaputa di Mastro Lindo.
Ma probabilmente stiamo facendo confusione con MASTRO FINI…….ed una certa casa di Montecarlo.
Comunque, come dice MASTRO LINDO, in castità forzata, CHI LA DÀ M’ASPETTI.
Giusto, perché LA FOCA È FOCA. CHE DIO LA BENEDOCA”.

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