Chieste le dimissioni del sindaco di Scala Coeli dal capo gruppo dell’opposizione Adolfo Leo




Nella qualità di capo gruppo e dopo ampia discussione e consultazione con i componenti della lista “Insieme per Ricominciare”, ho deciso di diramare il seguente comunicato stampa:

Preso atto della venuta a Scala Coeli dei Finanzieri della Compagnia di Rossano, giovedì 22 novembre, per l’esecuzione di una misura cautelare nei confronti del Sindaco Mario Salvato e del suo vice Domenico Fazio e, visto i gravi reati ipotizzati, i due amministratori si trovano, ormai, moralmente impediti a continuare ad esercitare il loro mandato elettivo e dovranno, dunque, dimettersi. Le dimissioni dovrebbero estendersi anche alla Giunta comunale, perchè i suoi componenti non potevano non sapere quanto si operava e non si sono mai opposti.

Le dimissioni del Sindaco, del suo Vice e della giunta, è la condizione necessaria per permettere alla nostra comunità di ritrovare la serenità a cui ha diritto. Ma anche, perché ci sono altri procedimenti penali pendenti che potrebbero coinvolgere anche altre persone.

Il nostro piccolo centro deve ritrovare la cultura della legalità, senza la quale non si crescerà mai. Devono cessare gli abusi, i falsi bilanci, il ricorso sfrenato all’indebitamento per la realizzazione di opere non indispensabili e, per giunta, abborracciate, mentre i nostri agricoltori non riescono a recarsi nei loro rispettivi fondi per problemi di viabilità. Devono cessare le decisioni che penalizzano i cittadini, penso all’eccessivo aumento del prezzo dell’acqua, all’IMU sulla casa che tocca praticamente solo gli emigrati, come se si volesse tassare il sudore di coloro che, anni addietro, hanno portato un po’ di ricchezza nel nostro Comune. Si deve smettere di arrecare danni al nostro paese ed all’intero territorio, penso alla discarica di Pipino di cui il Sindaco, con il suo “tre volte sì” ne ha permesso la realizzazione ed, ultimamente, allo scempio nel quartiere ebraico, in violazione del buon senso e della normativa vigente, come se si volesse lanciare una sfida allo Stato. Allora, caro Sindaco e vice Sindaco è il momento di dire: basta. E se volete bene al vostro paese, anche minimamente, dimettetevi. Dimettervi è anche il vostro diretto interesse per meglio organizzare la vostra difesa.

LEO ADOLFO

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