L’amministrazione fa acqua da tutte le parti. Grande spreco di acqua con grave pericolo per la sicurezza della viabilità della SS108 Ter
Sempre più abbandonato il territorio di Cariati nell’indifferenza dei nostri amministratori
Cariati - Non so se vi è capitato di percorrere la vecchia SS 108/ter, la storica tratta Silana che congiunge Cariati con i paesi della Presila versante Jonico, Terravecchia, Scala Coeli, Campana, Bocchigliero, San Giovanni in Fiore, etc.
Tralascio ogni commento sul pessimo stato di manutenzione di quella rete viaria, che merita un’analisi molto più ampia e dettagliata. Qui mi riferisco al tratto appena dopo il Cimitero salendo verso Terravecchia. Un’intera corsia franata a valle, tanto da costituire un serio pericolo per gli automobilisti e i passeggeri che quotidianamente la devono percorrere , chi per ragioni di lavoro, chi per motivi di studio , chi per raggiungere i vari presidi sanitari e così via.
Sono anni ormai che il grave inconveniente è lì e non viene ripristinato, nell’indifferenza di chi, per mandato popolare, dovrebbe preoccuparsi di mettere in atto tutti rimedi del caso.
Ora oltre a quell’inconveniente, nella stessa zona, se ne aggiunge un altro: copiosi rivoli di acqua, dalla base del sovrastante serbatoio idrico, si riversano nella cunetta ai margini della carreggiata. In mancanza di ogni manutenzione delle cunette, l’acqua invade il piano stradale, infiltrandosi nel sottosuolo tanto da provocare cedimenti degli argini stradali e parapetti laterali ed anche movimenti franosi dei terreni sottostanti ricchi di uliveti e colture varie.
Abbiamo cercato di capire la provenienza di tutta quell’acqua che oltre a disperdersi nel terreno, produce ingenti danni non solo alle struttura viaria e opere connesse (parapetti, argini, etc.), ma anche ai terreni coltivati di privati cittadini.
Non c’è alcun dubbio che l’acqua proviene dal sovrastante serbatoio di accumulo idrico, nella cui vicinanze si percepisce il rumore dell’acqua. Probabilmente l’acqua che si riversa sulla strada fuoriesce dal raccordo del “troppo pieno” del detto serbatoio.
Chi conosce la zona sa bene che in quel punto esistono due serbatoi, uno a fianco all’altro.
L’acqua certamente fuoriesce dal primo serbatoio, quello a monte, che pare sia gestito esclusivamente dalla Sorical, la ditta incaricata che gestisce gli acquedotti regionali.
Quello a valle invece è gestito dal Comune che lo rifornisce con acqua proveniente dalla zona Petraro , spinta a monte con sistemi di pompaggio.
Quindi mentre l’acqua proveniente dalla Sila, acquedotto del Lese, gestione Sorical, viene sprecata e dispersa sui terreni circostanti tanto da danneggiarli, l’acqua del Petraro viene “pompata” da valle a monte sotto la esclusiva gestione del Comune. Naturalmente i costi, pompe, energia elettrica, manutenzione, sono pure tutti a carico del Comune.
Senza addentrarci ulteriormente nel merito della problematica , sollecitiamo l’intervento di chi ne ha ricevuto il mandato popolare, al fine di ripristinare la sicurezza della viabilità, evitare di provocare danni alla struttura viaria e ai privati, nonché evitare la dispersione del prezioso liquido e limitare i costi della gestione del servizio idrico.
Se quanto chiediamo è troppo, ci scusiamo, e prendiamo atto che in effetti il mandato popolare non è per niente meritato, ma carpito alla buona fede dei cittadini.