Mentre la quadriglia continua “Io pago” – La sentenza del TAR Calabria quantifica il risarcimento che il Comune dovrà pagare alla ditta Torchia


Il Comune ricorrerà dopo l’esito della sentenza? vedremo




Cariari - Sentenza del TAR Calabria sull’appalto dei lavori del mercato ittico nel porto
Il Comune di Cariati condannato al risarcimento danni in favore della ditta Torchia
Ieri, 8 novembre 2012, il Tar della Calabria ha depositato la sentenza sul ricorso proposto dalla ditta Torchia Cataldo contro il Comune di Cariati, nei confronti della ditta Bruno Serafino per l’appalto dei lavori del mercato ittico nel porto di Cariati. Lo scorso 5 ottobre era stato pronunciato il dispositivo della sentenza, che già ha anticipato la condanna del Comune di Cariati. Ora, col deposito della sentenza, si conoscono le motivazioni e l’entità del danno che il Comune deve risarcire alla ditta Torchia.
Salvo errori ed omissioni, da una velocissima lettura della sentenza che racconta ampiamente il percorso della vicenda e spiega con lunghe argomentazioni le ragioni dell’odierna decisione, il Comune di Cariati dovrà risarcire alla ditta Torchia le somme come di seguito:
- danno per “lucro cessante” che il Tar ha stabilito nella misura del 5% dell’importo offerto in sede di gara, danno che ammonta ad € 34.484,84 ;
- “danno curriculare” nella misura del 10% dell’importo di cui sopra, cioè € 3.448,48;
- interessi legali dalla data di deposito della sentenza fino all’effettivo soddisfo.
Insomma il Comune di Cariati dovrà pagare alla ditta Torchia le somme di cui sopra non per l’esecuzione di lavori, ma per il risarcimento dei danni in conseguenza della mancata aggiudicazione dei lavori del mercato ittico. Come si ricorderà i lavori sono stati affidati alla ditta Bruno dopo che il Comune aveva annullato la prima gara vinta per l’appunto da Torchia.
La stessa sentenza del Tar comunque conferma il mantenimento del contratto di appalto alla ditta Bruno, perché essendo i lavori iniziati e proseguiti a cura della ditta Bruno, non è possibile l’esecuzione del contratto stesso da parte della ditta Torchia, alla quale perciò va riconosciuto il risarcimento per equivalente nelle misure prima indicate.
Che succederà ora ? La quadriglia si ferma o continua ?
A questo punto il Comune potrà appellare la sentenza del Tar dinanzi al Consiglio di Stato.
Lo farà? Aspettiamo a vedere. Un dato è certo : in presenza della sentenza del TAR l’Amministrazione Comunale deve iscrivere in bilancio la somma del risarcimento da pagare, oltre le spese legali. Per la verità avrebbe dovuto farlo, anche se in misura presuntiva, già dopo il dispositivo della sentenza e quindi in sede di approvazione del bilancio. Cosa che non ha fatto. La possibilità di appellare la sentenza di prima grado non fa venir meno l’obbligo per il Comune di iscrivere in bilancio l’importo del risarcimento.
Sono soldi che vengono sottratti alla Città, alla manutenzione delle strutture, delle strade , etc. Insomma sono soldi che non danno alcun servizio e che però gravano sulle tasche dei cittadini Cariatesi. Lo sanno tutti che lo Stato non regala più niente. E’ veramente un peccato. E ancora la storia non è finita!!!!!

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