Il Ponte colpisce ancora - Clamoroso. Anche i fantasmi parlano
Le minacce del vice sindaco del nulla. Non ne azzecca mai una. Va sempre di “pala in frasca”
CARIATI – Clamoroso. Anche i fantasmi parlano.
E parla pure il “Fantasmino” vice sindaco del nulla il quale non digerisce le critiche, legittime e democratiche, che provengono dalla stampa libera.
Nel nostro video servizio sulla strada che conduce all’asilo nido di Via Berlinguer ed all’Istituto Alberghiero, abbiamo fatto cenno alla struttura scolastica dell’asilo, con beneficio d’inventario, unicamente perché di essa si era interessata finanche il Tg satirico di “Striscia la notizia” convocato sul posto non da noi, per come asserito recentemente in un comizio dal sindaco di Cariati, ma addirittura dall’Ufficio stampa del Comune di Cariati.
Ora il “Fantasmino”, che farebbe meglio a tacere, visto che i fatti non li conosce, ci accusa di “disinformazione” e minaccia di scrivere a queto ed a quello, compreso l’ordine dei giornalisti.
Rammentiamo al “Fantasmino”, fra l’altro addottorato in legge, che la norma sulla rettifica, da lui richiamata risale addirittura al 20 febbraio del 1948, precisamente all’articolo 8, secondo cui “Il direttore o, comunque, il responsabile è tenuto a fare inserire gratuitamente nel quotidiano o nel periodico o nell'agenzia di stampa le dichiarazioni o le rettifiche dei soggetti di cui siano state pubblicate immagini od ai quali siano stati attribuiti atti o pensieri o affermazioni da essi ritenuti lesivi della loro dignità o contrari a verità, purché le dichiarazioni o le rettifiche non abbiano contenuto suscettibile di incriminazione penale”.
Ora, noi non siamo, come il “Fantasmino”, esperti di diritto, però una cosa da dire ce la possiamo permettere: “Ma da quando, o “Fantasmino”, ti è venuta la voglia el’acredine di proferire parole così lontane dalle più elementari tesi di democrazia?
Noi non abbiamo citato, se non in coda e con i dovuti tempi verbali del condizionale (ma hai mai studiato i verbi a scuola?) assolutamente l’arredo dell’asilo nido.
Che sia tutto a posto, a noi non può che fare piacere e ne prendiamo atto con le dovute precauzioni.
Ma tutto a posto un corno, se a margine pubblichiamo integralmente una lettera dell’Azienda Sanitaria Provinciale la quale chiede conto ai signori sindaci del territorio, ed in particolare al sindaco di Cariati, che fine hanno fatto i quattrini della Regione, regolarmente incassati dal Comune di Cariati (Comune capofila) proprio in tema di asili nido.
Signor vicesindaco del nulla, chieda, per favore, ai sindaci del territorio che sono sul piede di guerra per quei pochi spiccioli che non avete loro inviato.
Le risposte, che noi abbiamo avuto e che non riportiamo per carità di patria, forse le faranno cambiare opinione, ammesso che qualche opinione, non a comando, lei ce l’abbia ancora.
Ci permettiamo, prima di chiudere il servizio di chiedere: come mai, nella sua “requisitoria” non fa alvun cenno all’argomento del servizio, ovvero, il marciapiede che sta cedendo?
Perché nominare un tecnico esterno per ottenere l’agibilità se il certificato lo rilascio il dirigente dell'ufficio tecnico?
Ci piacerebbe sapere il nome della cooperativa scelta per la gestione dell’asilo nido ?
E per concludere ci chiediamo come mai ad oggi, noi avevamo preparato farina e cannedda per friggere i “crustoli”, ancora Palazzo Chiriaci è sotto sequestro?
Non una parola sul sequestro della dicarica abusiva del Varco e campo sportivo.
Nel mentre aspettiamo queste risposte
un consiglio spassionato: la prossima volta si risparmi le parole, fra l’altro sgrammaticate e prive di senso compiuto.
O ritorni fra i banchi di scuola. È meglio per tutti specie quando si ignorano i problemi.
Segue lettera della Regione Calabria