Flop dell’armata del sindaco che, ancora una volta, sfugge i problemi e si sfoga con la stampa e il Ponteonline, “il vero problema di Cariati”
Navigatori chiediamo a voi se dobbiamo abbandonare o continuare il nostro lavoro di informazione. Cosa ne pensate?
Cariati - Chi si aspettava dal comizio del sindaco e del suo gruppo la verità sui tanti temi che l’opposizione addebita al sindaco ed al suo entourage è rimasto deluso ed ha rafforzato l’idea che le accuse dell’opposizione hanno solidi fondamenti.
Quali sono queste accuse?
Eccole: avere falsificato, reiteramente, bilanci, riequilibri ed assestamenti tanto da portare il comune al dissesto;
truccato concorsi per assunzioni clientelari;
regalato i tributi, per 3 anni, ad un soggetto privato con danno erariale al comune di Cariati;
perduto finanziamenti erogati per mera cupidigia ed incapacità;
danneggiato economicamente decine di imprese e fornitori che aspettano da anni pagamenti;
svenduto il patrimonio pubblico per improbabili operazioni di bilancio;
incassato da 5 anni, un milione di euro per la legittimazione dei terreni e non aver regolarizzato neppure una pratica;
scaricato tutte le colpe e le responsabilità sul dirigente dei lavori pubblici per palazzo Chiriaci o il mercato ittico;
scaricato tutte le colpe e le responsabilità per esternalizzazione dei tributi alla SOGEFIL sul responsabile dell’area finanziaria dimenticando che nel 2009 l’attuale sindaco e l’attuale maggioranza, rivista e corretta, hanno consegnato, con coscienza e volontà, le chiavi della cassaforte alla predetta società privata;
non approvato un piano spiaggia perché lo stesso lotto è stato, contemporaneamente, promesso a più richiedenti.
Eccoli, finalmente, sul palco: il sindaco, gli assessori al Bilancio e ai lavori Pubblici, il presidente del consiglio e il consigliere capogruppo.
L’altro assessore, quello all’Urbanistica, è nel pubblico: non se l’è sentita di dire ai cariatesi perché è stata scelta la Sogefil per riscuotere i tributi.
Il responsabile del Bilancio non ha detto ai cariatesi che il bilancio comunale ha un buco di oltre 15 milioni di euro e nemmeno un centesimo in cassa. Perché?
Il vicedelnulla, nella foga del suo intervento, ha raccontato tanto di quelle fandonie che i pochi presenti si guardavano in faccia per dire: “Ma sta parlando di Cariati o di un altro paese?
Con lui i milioni di Euro si sprecano nel nostro Comune.
I due assessori non hanno dato una sola risposta ai tanti interrogativi avanzati dall’opposizione.
Dopo lo spettacolo delle seconde linee entrano in campo i due big: il segretario del PSI, e consigliere comunale Trento, ed il sindaco G. F. Sero.
Anche questi due “Urlatori” invece di spiegare dove sono finiti i soldi dei cariatesi, hanno avuto un solo obiettivo: quello di ingiuriare e dileggiare il nostro giornale e chi vi collabora.
Uno spettacolo penoso e disgustoso.
Il Trento, afferma (ci piacerebbe sapere se ha pronunziato quelle parole per convinzione o solo per piaggeria) che G. F. Sero merita tutto il rispetto del partito socialista: “Mai nessun sindaco è stato come questo”.
Noi siamo certi che ha scherzato.
Anche lui, non ha risparmiato bordate alla stampa ed al Ponteonline.
Ci dispiace, perché Trento sputa in quel “piatto” d’informazione che lo ha fatto conoscere a migliaia di persone.
Il Filippo Giovanni, si scioglie sulla pedana del camion, tanto che deve intervenire un “compagno” rianimatore, ma riesce a parlare: “A Cariati c’è un problema che tocca i fondamenti del senso civico di una comunità. Questo problema riguarda l’informazione, un elemento che s’insinua tra l’istituzione e la collettività. E questo avviene con l’avallo chiarissimo di un’opposizione irresponsabile.
Anche il sindaco sputa nel piatto dove ha mangiato con tutte e due le mani.
Lui, il sindaco, ha una memoria corta che sprizza odio e rabbia da tutti i pori.
Sapete perché? Perché la nostra onestà intellettuale, la nostra dirittura morale, il nostro senso del dovere ha cozzato e cozza con i suoi principi politici e il suo modo di amministrare.
Dato il benservito alla stampa, e soprattutto al sito web “il ponte-online”, G. F. Sero rammenta di dover dare risposte concrete e cita l’episodio di Palazzo Chiriaci (sottoposto a sequestro dalla magistratura per presunti illeciti, ndc). Sugli altri problemi: bla, bla, bla, senza dare risposte concrete.
Noi del ponte non siamo comizianti e ci affidiamo al grande Totò, nella sua qualità di sindaco di Roccaforte.
Il Re Travicello continui pure a maramaldeggiare.
Prima o poi arriverà il serpente.