Il segretario del Pd, Antonio Cosentino, prende posizione: “Ritengo sia giunto il momento di voltare pagina”
Propone di rivedere le aliquote dell’IMU per non “vessare” ancora di più i cittadini
CARIATI – Sul gran trambusto che sta affossando l’azione politica ed amministrativa cariatese, interviene il neo segretario del locale circolo del Partito democratico, Antonio Cosentino, il quale registra, “con amarezza, il degrado morale, economico oltre che civile del nostro paese in questi ultimi tempi”.
Il segretario ritiene “sia giunto il momento di voltare pagina, proponendo il ritorno alla politica, quella autentica, attraverso un nuovo percorso in cui i cittadini riescano ad appropriarsi, mediante processi democratici diversi, del potere di contare e di decidere”.
Il Pd, per scelta, è assai “distante dal clima di polemica alimentato da più tempo ed è preoccupato unicamente a ricercare soluzioni alle varie problematiche, e sono tante, che affliggono una popolazione di fatto abbandonata a se stessa. A noi non interessa la polemica sterile, ma registriamo con amarezza la mancanza di idee di questa amministrazione: indifferente, litigiosa e insensibile ai bisogni della collettività”.
Antonio Cosentino avverte: “Ciò non significa che resteremo spettatori inermi. Anzi, avvertiamo ancora di più la responsabilità di riportare al centro dell'attenzione le necessità reali della gente, convinti che solo una sana politica possa soddisfarli”.
Esempio pratico: “Consideriamo negativamente il fatto che da Maggio 2012, termine minimo di definizione del regolamento in materia dell’Imu, non ci si sia preoccupati di aprire la minima discussione consiliare, partitica piuttosto che civica, su di un tema fondamentale che grava in maniera rilevante su ogni cittadino. Al netto di giudizi di ogni genere sulle condizioni di bilancio dell'Ente, che lasciamo alle opportune sedi, sentiamo di dover muovere alcuni rilievi e far notare criticità, ancora correggibili”.
Eccole: “D'accordo col mantenimento delle aliquote per abitazione principale e per fabbricati rurali ad uso strumentale, rispettivamente, allo 0,4% e 0,2%, non comprendiamo l'innalzamento indiscriminato dell'aliquota di base per gli altri immobili, seppure non del massimo consentito (0,3%), dallo 0,76% allo 0,96%. Noi Democratici siamo convinti che questa decisione, non tenga debitamente conto dello spaccato sociale caratterizzante la nostra cittadina ed invitiamo ad una più attenta riflessione la maggioranza e le forze di opposizione affinché in sede consiliare possano determinarsi nel senso che auspichiamo”.
Cosentino rileva un’ altra categoria di cittadini “vessati”.
Si tratta degli italiani residenti all'estero e proprietari di immobili in realtà inutilizzati ma, in quanto tali, soggetti a tassazione e con l'innalzamento proposto davanti alla beffa di pagare un “sovrapprezzo” per un “diritto non goduto”.
La proposta del Pd: “Crediamo sia più opportuno mantenere l'aliquota di base allo 0,76% e coprire, magari, il resto delle entrate calcolate in base alla proposta di giunta con l'innalzamento della stessa, anche al massimo, a partire dalla terza o quarta unità immobiliare oltre la prima casa”.
Cosentino spera