Il sindaco perde le staffe. Riscopre la politica del “torcicollo” e glissa i danni che ha prodotto nei suoi sette di amministrazione
Secondo il primo cittadino tutti i guai del Comune c’è un solo responsabile: l’ex assessore Mario Sero
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CARIATI – Il sindaco Filippo Giovanni Sero dichiara guerra all’evasione tributaria; il suo omonimo e congiunto Mario Sero, consigliere di opposizione, lo redarguisce (“Il maggiore evasore è proprio il sindaco: come non ricordare che il comune di Cariati evade “sistematicamente” l’ecotassa regionale sullo smaltimento dei rifiuti? ”) ed il primo cittadino replica: “Mario Sero, da assessore della giunta Arcudi (2001-2005), l’ecotassa non l’ha mai pagata, omettendo in gran parte di iscriverla in bilancio e provocando un debito di circa 1.500.000 euro, lasciato in eredità al mio primo rsecutivo il quale ha dovuto pagare il tutto ad un commissario ad acta in tre sole annualità”.
Non si placa, dunque, la “guerra” fra maggioranza e minoranza, rinfocolata, anzi, da un continuo fuoco incrociato di dichiarazioni, note stampa ed analisi, più o meno bislacche, da retroguardia.
Ẻ quella che qualcuno chiama la “politica del torcicollo”: guardare indietro è un alibi forzato che ipoteca il futuro di una città allo sbando, almeno dal punto di vista politico.
Ecco le altre fosse che il sindaco Sero contribuisce a riempire del senno di poi: “Quanto ai pagamenti dovuti dal Comune alle imprese, ferma restante la situazione di difficoltà del Comune, Mario Sero dovrebbe ricordare la mole infinita di debiti fuori bilancio, insorti nel corso del suo mandato amministrativo, che siamo stati costretti a riconoscere con conseguente difficoltà di competenza e di cassa”.
Il sindaco caterpillar, dalla memoria d’elefante, rammenta: “Nel giugno 2006 l’Ufficio Tributi era ridotto a due sole unità ed era nella sostanziale impossibilità di operare efficacemente, con percentuale minime di riscossione tributi. Affidare il servizio ad una società esterna (leggasi Sogefil, ndc), pertanto, al di là degli esiti, è stata in grande misura una scelta obbligata”.
Ma per un difetto mnemonico, Mario Sero e gli altri “ineffabili consiglieri di minoranza non ricordano neanche che l’amministrazione comunale ha rescisso in danno il contratto con la Sogefil; ne ha denunciato l’operato alla Procura della Corte dei Conti avviando la procedura della resa del conto; ne ha segnalato gli inadempimenti al Ministero delle Finanze con ogni conseguenza in ordine all’iscrizione nell’Albo nazionale delle Società di riscossione; ha affidato mandato ad un legale per promuovere azione civile di risarcimento oltre che di accertamento e restituzione di eventuali somme non riversate (ndr ricordiamo che la Sogefil è fallita); ha chiesto l’incasso della polizza fideiussoria a tutela delle eventuali spettanze (ndr per la cronaca polizzata mai incassata); ha riservato all’esito del suddetto accertamento ogni eventuale ulteriore azione in sede penale, laddove dovessero emergere condotte penalmente rilevanti”.
La conferenza stampa dei consiglieri d’opposizione convocata dinanzi al Tribunale di Rossano proprio sulla questione Sigefil è stata, a parere del sindaco, “una sceneggiata mediatica, atteso che la magistratura sta indagando sul caso da mesi”.(ndr su denunzia dell’opposizione e non certo dell’amministrazione)
Infine, Filippo Giovanni Sero, che si dichiara a disposizione “per ogni utile confronto e contributo, con il solo fine dell’accertamento della verità e della piena tutela degli interessi dei contribuenti”, annuncia di aver già chiesto d’incontrare il Procuratore della Repubblica di Rossano.
La “guerra” continua perché, domani alle ore 18, Mario Sero ed i suoi colleghi dell’opposizione, in Piazza, in Via Bari, incontreranno i cittadini sulla situazione politica locale e sui gravi fatti degli ultimi giorni: Sogefil, Palazzo Chiriaci, Conti pubblici, (s)vendita degli immobili e terreni comunali.