Mirto – Due consiglieri, Iaquinta e Conforti, abbandonano la maggioranza ed ingrossano così le fila dell’opposizione
Le ragioni del clamoroso abbandono sono da ricercare nell’incomunicabilità che da tempo ormai caratterizza i rapporti fra i due transfughi ed il sindaco Gerardo Aiello.
CROSIA – Soffiano venti di crisi in Comune: i consiglieri del gruppo “Uniti per il centro sinistra”, Biagio Iaquinta e Pietro Paolo Conforti, lasciano la maggioranza ed ingrossano così le fila dell’opposizione che passa da 5 a 7 membri.
Le ragioni del clamoroso abbandono, già protocollato agli atti del Comune, invero già velatamente annunciate la settimana scorsa, sono da ricercare nell’incomunicabilità che da tempo ormai caratterizza i rapporti fra i due transfughi ed il sindaco Gerardo Aiello.
Iaquinta e Conforti, per meglio chiarire la loro posizione, usano nientemeno che la classica metafora di un verdetto salomonico relativo ad un dilemma del grande saggio.
“Noi non vogliamo far morire la nostra città. L’amore che proviamo per essa ci ha portati a sostenere fino ad oggi questa maggioranza sorda al richiamo di consiglieri eletti dal popolo. Siamo in balia di una maggioranza che non è disposta a dialogare con i suoi consiglieri; che non è disposta a sedersi intorno ad un tavolo per cercare una soluzione politica idonea a far proseguire serenamente il resto della legislatura. Per questo, da oggi, pretendiamo che codesta maggioranza si assuma tutta la responsabilità di una crisi amministrativa, da essi stessi provocata”.
I consiglieri in fuga sono consapevoli “di aver chiuso un capitolo pietoso” e comunque rifuggono “l’idea di un commissario prefettizio”, che definiscono “una sventura già sperimentata”.
Ma, purtroppo, in giro “non c’è alcun Salomone: siamo dinanzi a chi, chiudendosi a riccio, non accettano consigli da nessuno. Ne deriva, proprio a causa di tali atteggiamenti, che non è il nostro gruppo a porsi fuori dalla maggioranza, ma è questa maggioranza ad avere abdicato ai ruoli e alle funzioni delegate loro dal popolo sovrano”.
I due entrano nei dettagli: “Siamo sempre stati disponibili ad un confronto per il bene esclusivo della cittadinanza. Ma come si fa a non notare che a distanza di nove mesi dalla crisi amministrativa in cui due assessori venivano estromessi dalla giunta ed uno rinunciava dopo essere stato rinominato, il paese vive uno dei momenti più tristi della sua storia? Forse quegli assessori che sono rimasti in giunta erano il male? Perché si è fatta una vera e propria caccia all’uomo con evidente danno ai cittadini?”
Nonostante il gruppo “Uniti per il centro sinistra” si unisca agli appelli del sindaco sull’evasione fiscale, sui debiti fuori bilancio, sulla stabilità finanziaria, “non si comprende come sia possibile amministrare la cosa pubblica con sistemi di proprietà privata e con mandati di pagamento, per esempio, deliberati il giorno prima del consiglio che mortificano soprattutto la cittadinanza intera”.
Iaquinta e Conforti avevano più volte sollecitato il sindaco ad azzerare la giunta: “Non abbiamo avuto mai alcuna risposta. Ed ecco perché siamo costretti a prendere le distanze da questa maggioranza votando, in futuro, contro provvedimenti che risulteranno palesemente contrari all’etica politica.”
Epilogo: “Prendiamo nettamente le distanze da qualsivoglia decisione assunta dalla giunta comunale e rimandiamo le nostre considerazioni ad un imminente comizio pubblico”.
Stiamo a vedere come va.