La salma del milite Giovanni Agazio, deportato nel Lager Stanlag XI B a Fallingbostel (Germania), ritorna nella sua Cariati
A darne notizia il nipote Leonardo Agazio, il quale ci ha inviato in esclusiva la storia del congiunto deportato
Cariati - Preg.ma Redazione e Ill.mo Direttore del Ponte Online vogliamo portare alla Vs attenzione un evento che merita la giusta enfasi in quanto interesserà la nostra Famiglia e tutta la cittadinanza di Cariati entro la fine del mese , il ritorno in Patria , di un nostro congiunto, Giovanni Agazio, deportato nei campi di concentramento nell’ ultimo conflitto mondiale
Il Direttore e la Redazione ringraziano, Leonardo Agazio, nipote del milite Giovanni, per aver pensato al nostro sito per diffondere la notizia.
Di seguito pubblichiamo la nota che ci ha inviato, dove si racconta la storia di questo giovane militare che appena ventenne ha lasciato la sua amata Cariati per difendere la sua Patria.
Dopo l’8 settembre 1943 più di 800.000 italiani furono fatti prigionieri e deportati nei campi di concentramento tedeschi.
La maggior parte di questi ragazzi furono dati per dispersi.
Molti dei parenti non vennero mai a sapere le sorti di questi poveri sventurati rimanendo in attesa di chi non sarebbe mai più tornato.
Giovanni Agazio, nacque a Cariati il 15/11/1923, agricoltore nella sua città natale, all’ età di 20 anni, il 4 gennaio 1943, venne chiamato alle armi e assegnato al 53° reggimento di Fanteria “Umbria” di Biella
L’ 8 settembre 1943 a seguito di un’imboscata da parte dei tedeschi venne catturato a Reggio Emilia e deportato, insieme ad altri commilitoni, nel Lager Stanlag XI B a Fallingbostel nella Bassa Sassonia nel Nord Ovest della Germania dove venne sottoposto nei giorni di prigionia a lavori forzati e ad angherie di ogni genere
Dopo 7 mesi di dura prigionia, ai limiti della sopravvivenza e vissuti in condizioni disumane, venne ricoverato per una polmonite all’ infermeria del lager dove, alle ore 03.30 del 25 marzo 1944, spirò nel conforto religioso e cristiano fornito dal cappellano dei prigionieri italiani Sac. Giuseppe Campora
Dopo aver ricevuto gli onori militari venne sepolto ,accompagnato da una delegazione di soldati italiani , nel campo di concentramento
Nel 1957 i resti vennero riesumati e trasferiti dal Ministero della Difesa nel cimitero militare di Amburgo.
“La ricerca di indizi, dati e informazioni per poter esaudire il sogno di nostro padre, ritrovare zio Giovanni, ci scrive il nipote Leonardo, ha inizio nel mese di gennaio quando siamo venuti a conoscenza che il Prof Rocco Taliano Grasso , che ringraziamo per averci dato lo spunto, aveva effettuato degli studi sui caduti in guerra appurando che molti soldati cariatesi erano sepolti in Germania
Il sito Internet “ Dimenticati di Stato “ ci ha dato le giuste linee guida da seguire e grazie a queste abbiamo scoperto l’esistenza di Onorcaduti , del Ministero della Difesa, dove siamo venuto a conoscenza che Zio Giovanni era sepolto nel cimitero Militare italiano d’onore ad Amburgo.
Da qui ,nonostante l’articolato e complesso iter burocratico, la strada è stata tutta in discesa - prosegue Leonardo Agazio -,fino ad arrivare alla giornata odierna nella quale siamo riusciti a soddisfare il desiderio che ha accompagnato per tutta la vita nostro padre e l’intera famiglia”.
Concludendo Agazio dice: “Siamo fieri e onorati come famigliari e come cariatesi di aver riportato in patria un nostro giovane congiunto, concittadino e soldato italiano perchè anche da prigioniero sottoposto a inumane angherie e soprusi non ha mai rinnegato o dubitato del suo Paese ,della sua Nazione , della sua Patria , delle le sue idee di libertà e democrazia che, per una ragione incomprensibile ,ha dovuto difendere da un proprio simile.
E’ morto da soldato insieme a tanti valorosi commilitoni , con Onore e dignità , per dare a tutti noi l’opportunità di vivere ogni giorno della nostra esistenza da uomini liberi.
Per sempre, tutti Noi, dobbiamo essere riconoscenti a questi uomini che hanno dovuto affrontare l’estremo sacrificio per consegnarci la libertà e la democrazia di cui godiamo
Abbiamo il dovere morale e civile di salvaguardare e diffondere alle generazioni future le loro gesta , sofferenze, martirio e storia per non dimenticare quanti, come Zio Giovanni, hanno pagato con la propria giovane vita la nostra libertà
A gennaio 2013, in occasione del Giorno della Memoria, ci verrà consegnata da sua Eccellenza il Prefetto di Cosenza ,la medaglia d’onore per i soldati caduti in guerra
Leonardo Agazio, al termine della sua nota, ringrazia vivamente per quanto hanno contribuito alla ricerca della salma del proprio congiunto
• Il Sig. Roberto Zamboni di dimenticati di Stato
• Il M.llo Luogotenente Antonio Matuozzo del Ministero della Difesa Onorcaduti
• Il Commissario Generale pe le onoranze ai caduti : Generale C.A CC Vittorio Barbato
• Il Ministrero della Difesa
• Il consolato italiano ad Amburgo
• La Dottssa. di Martino e Natalia Nico Fazio della Presidenza del consiglio dei Ministri
• Il Comune di Cariati