SOGEFIL, “nessuno deve sapere?????” Sembra che la vicenda non interessa più di tanto i nostri amministratori, i quali, continuano a tacere!!!!! Perché????


In più occasioni l’opposizione ha fatto appello alla Corte dei Conti e alla Magistratura



Cariati - Chiediamo scusa ai nostri navigatori se ritorniamo ancora sulla questione Sogefil/Comune di Cariati, ma onestamente , anche per rispetto alla nostra dignità di cittadini, non si può lasciar cadere nel dimenticatoio una delle vicende più squallide della storia del nostro Comune, senza perseverare in una sorta di riscatto a fronte della grave umiliazione subita dalle famiglie cariatesi.
Nessuno potrà o dovrà dire : è passato tutto sotto silenzio!!!!!
Per quello che potranno essere i risvolti penali confidiamo nell’operato della magistratura che, ci auguriamo, possa fare al più presto il suo corso. I militi della locale Stazione dei Carabineri hanno acquisito una copiosa documentazione inviata alla Procura di Rossano.
Non si può lasciare impunito chi si è appropriato del denaro dei cittadini senza riversarlo nelle casse del Comune come stabilito da contratto. Questo modo di operare ha determinato un deficit di cassa che difficilmente potrà essere ripianato. Il Comune di Cariati è costretto a pagare al proprio Tesoriere interessi salati sulle consistenti anticipazioni di cassa alle quali sistematicamente si deve ricorrere per pagare gli stipendi, mentre altri interessi e penalità si aggiungono alle spettanze insolute, dilazionate o inevase dei tanti creditori del Comune. Senza contare le spese di giudizio e legali per le tante vertenze attivate dai numerosi creditori.
Il deficit di cassa determinato in buona sostanza dalla cattiva gestione del servizio di riscossione delle entrate comunali affidato alla ditta Sogefil ha provocato una situazione di insolvenza del Comune di Cariati, destinata ad aumentare sempre di più.
Ecco perché è auspicabile un imminente e tempestivo intervento della magistratura anche per fermare la proliferazione e la dilatazione di quella massa debitoria che, diversamente, è destinata a crescere inesorabilmente, giorno dopo giorno.
Anche se la condotta dell’amministrazione comunale non può ritenersi immune da responsabilità penali e contabili alle quali dovranno dare risposte le competenti giurisdizioni, dal punto di vista squisitamente politico non può tacersi dell’ignavia di un esecutivo che non ha voluto o saputo tutelare gli interessi del Comune e dei cittadini anche quando venivano meno alle casse del Comune quelle somme che gli stessi cittadini hanno pagato per avere servizi pubblici decenti.
Soltanto una decisa e massiccia attività dei gruppi consiliari di opposizione, ampiamente sostenuta anche dal nostro sito web, è riuscita a fermare il percorso perverso della riscossione delle entrate comunali , impiantato dai nostri amministratori comunali sulla testa dei cittadini.
Il contratto con Sogefil è stato rescisso, grazie alla vigile perseveranza delle forze di opposizione, ma i conti non sono stati ancora definiti.
Certo, la magistratura contabile dirà la sua in merito, seguendo i tempi che purtroppo non sono brevi. Intanto il Sindaco e l’esecutivo, impregnati di una ignavia degna del peggior inferno dantesco, non muovono un dito per tutelare gli interessi del Comune. Per esempio : a che punto è la riscossione della polizza fideiussoria a garanzia del contratto con la Sogefil ?
Ancora oggi non risulta incassato dal Comune l’importo garantito con quella polizza.
Una semplice e blanda richiesta, non accompagnata da una decisa azione giudiziaria, resta lettera morta, così come in effetti è rimasto il tentativo di escussione promosso da circa tre mesi dal funzionario comunale. Nonostante sia trascorso quasi un anno dalla rescissione del contratto, ancora oggi non è stata realizzata la escussione della polizza fideiussoria costituita a garanzia del contratto stipulato dalla Sogefil con il Comune di Cariati, cioè non è stato incassato dal Comune l’importo garantito dalla polizza. Perché????
Eppure il dettato dell’art. 113 del D. Lgs 12 aprile 2006, n. 163, al secondo comma, non lascia dubbi a interpretazioni :
“ La garanzia fideiussoria di cui al comma 1, prevista con le modalità di cui all’art. 75, comma 3, deve prevedere espressamente la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale, la rinuncia all’eccezione di cui all’art. 1957, comma 2, del codice civile, nonché l’operatività della garanzia medesima entro quindici giorni, a semplice richiesta scritta della stazione appaltante”.
Ma c’è di più. Il dr. Cataldo Fortino, revisore dei conti p.t., ha segnalato la mancanza della polizza fideiussoria a garanzia del contratto della Sogefil, ma la sua segnalazione con verbale scritto è rimasta lettera morta, neppure presa in considerazione da parte del sindaco o dell’assessore alle finanze.
Come tutti sanno, nei contratti di appalto occorre allegare e indicare gli estremi della polizza fideiussoria a garanzia del contratto stesso.
Nel contratto di affidamento del servizio stipulato dalla Sogefil in data 3 luglio 2009 Repertoriato al n. 931, non c’è traccia di alcuna polizza fideiussoria costituita.
Una dimenticanza, oppure a quell’epoca non c’era alcuna polizza?
Nella relazione del 25 maggio 2012 redatta dallo studio legale dell’avv. Ponte, nominato dal Comune di Cariati, testualmente si legge che la Sogefil, tra le altre cose, deve “produrre polizza fideiussoria con data certa, a copertura del periodo dal 03.07.2010 a tutto il 02.07.2011”
E’ di tutta evidenza che agli atti del Comune la polizza non c’era.
Chiediamo al Sindaco se alla data odierna ci sono tutte le polizze, così come richiede il contratto stipulato con la Sogefil e così come hanno evidenziato i legali nominati dal Comune. Se ci sono perché non vengono escusse dal Comune incassando gli importi garantiti? Forse il Comune non ha bisogno di soldi, oppure ci sono problemi di altra natura????
L’ignavia a questo punto si tinge di accidia, atteggiamento che bene classifica la condotta di chi, pur sapendo quali sono i suoi doveri, “pur di non assolverli, ne ridimesiona la portata, autoconvincendosi che si tratti di piccolezze e che rimandarle non comporti conseguenze gravi” . Se così fosse, sarebbe poca cosa, anche se censurabile. Ma certamente più grave sarebbe se così non fosse, e le ragioni fossero ben altre !!!!!
Crediamo che i cittadini abbiano il diritto di sapere come stanno le cose. Oppure “nessuno deve sapere?????”



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