Quando la burocrazia comunale “ostacola”, volutamente ?, le iniziative dei cittadini tra l’indifferenza degli amministratori
Risolve il problema il sindaco di Mandatoriccio che mette a disposizione del “nostro cittadino” un’area demaniale, a titolo del tutto gratuito, perché egli possa iniziare la sua attività
CARIATI – Proviamo a raccontare la storia di un comune mortale vessato dalla burocrazia comunale e da certi “sortilegi” inventati a bella posta da chi, invece di agevolare e snellire iter medievali, pone ed inventa “paletti” e “regole” costruite a misura, giusto per frenare e scoraggiare i cittadini che vogliono “fare” impresa nel breve periodo estivo (fatti salvi, ovviamente, gli amici).
Franco Tosto combatte da due lustri per ottenere un’area demaniale sulla spiaggia di Cariati da adibire a modesto parco gioco per i bimbi (solo tre “gonfiabili” e niente più).
Finalmente giunge, dopo tutte le prescritte e precise documentazioni, l’autorizzazione.
Ma ecco che si ergono, come montagne invalicabili, gli ostacoli.
Franco deve delimitare l’area assegnatagli con una recinzione di rete speciale.
Detto fatto: ma non basta.
Gli uffici competenti ritornano sui loro passi ed impongono al cittadino di rimuovere quello steccato e sostituirlo con cordoli.
Siamo alla fine di luglio.
Franco asseconda la direttiva e provvede alla bisogna.
Ma ci sono i bagni chimici che l’aspirante imprenditore aveva noleggiato: non vanno bene. È necessario sigillarli.
Obbedienza assoluta.
Su quell’area si deve mettere ghiaia; e Franco mette ghiaia; ma la ghiaia deve essere analizzata onde prevenire infezioni; e Franco fa analizzare la ghiaia (certificata Uni Iso 9000) che risulta perfettamente igienica.
Intanto a Franco bruciano l’auto e qualcuno cerca pure, senza riuscirci, di mettere fuoco alla recinzione del “suo” posto in spiaggia.
Il tempo, si sa, può anche essere un’astrazione, ma passa. E la breve estate si avvia alla fine.
Franco è disperato: ha speso un mucchio di quattrini che non ha e che, meglio, sperava d’incassare.
Ed allora, lui, cariatese d’origine controllata che risiede nella limitrofa Mandatoriccio, si reca dal sindaco di quest’ultima cittadina: Angelo Donnici.
Donnici ascolta; legge le “carte” e, resosi conto dell’incredibile avventura di Franco, dispone, in tempo reale, come si dice, che gli sia concessa un’area demaniale, a titolo del tutto gratuito, perché egli possa iniziare la sua attività.
La morale: il Comune di Cariati, da sei anni, ha cercato, e trovato, ogni maniera per boicottare Franco Tosto (ed i motivi li spiegheranno al Magistrato); quello di Mandatoriccio, sempre perché il tempo è un’astrazione, ha fatto né più, né meno, quello che farebbe qualsiasi amministratore perbene.
Insomma, a Cariati il diritto è un favore, ed il favore è un diritto garantito dal voto che hai dato al potente di turno: se non sei allineato rimani fuori.
Dopo aver raccontato quetsta storia, in realtà trattasi di una vicenda realmente accaduta, ci viene spontaneo chiedere all’assessore all’urbanistica, a quello dei lavori pubblici, al sindaco, non sarebbe il caso di aprire una bella inchiesta per dare risposte al cittadino interessato prima e poi all’opinione pubblica del perché l’ufficio competente non ha concesso l’autorizzazione? Ma il sindaco, pur essendo informato dei fatti, perché non è intervenuto ? Sindaco, aspettiamo risposte concrete e non giustificazioni.
Alla prossima