In piena "era bandiera blu" spunta il torrente della vergogna

L'amara confessione di un cittadino deluso dai comportamenti e dalle azioni di questa amministrazione

CARIATI – Non scorre acqua nel torrente Sant’Andrea, ma melma.
Ce lo segnalano residenti e turisti che frequentano il popolare e splendido litorale di San Cataldo, a nord del centro abitato.
Abbiamo verificato e documentato il “pasticcio” in tutta la sua brutalità: un pugno agli occhi e allo stomaco col suo olezzo nauseabondo.
Alla foce del torrente, fino all’anno scorso anno, nidificava la gallinella d’acqua-
Ce lo conferma il signor Cataldo Visciglia, pensionato, cariatese residente in Piemonte che però passa gran parte dell’anno a Cariati, ad un tiro di schioppo dal torrente: “Avevo chiesto al Comune, ed ottenuto, già tre anni or sono, di potermi curare, ovviamente gratis, di quel piccolo angolo di paradiso. Ogni volta c’erano almeno 5 o 6 nidi di gallinella. E se si conta che ogni nido ha oltre 4 uova, il conto è bello che fatto. Era splendido soltanto potter ammirare questo miracolo di natura. Ho cominciato a protestare c quando le ruspe, nella foga di ripulire l’arenile, avevano iniziato a distruggere anche il canneto che è sulle due piccole sponde del torrente. Senza canne, dei cui germogli si nutrono le ganninelle, si rischia di far scomparie dalla nostra zona questi piccoli e simpatici animali”-
Il signor Cataldo ci mostra, con evidente rammarico, le foto che scattava alla “sua” osasi.
“Ora - conclude amaro – ci si è messa pure la fogna che ha fatto migrare altrove le gallinelle, simpatiche bestiole che prediligono le acque non inquinate. Per me è stato un duro colpo, e penso che sia persa l’ennesima occasione per dimostrare che i nostri amministratori all’ambiente naturale ci tengono”.
Speriamo che in brevissimo tempo gli uffici comunali competenti riescano a risalire all’origine di quella che appare una vera e propria ferita all’ambiente e, soprattutto, all’incontaminato mare che sta accogliendo, purtroppo, quei vergognosi liquami.
O le gallinelle d’acqua, quasi a ricalcare l’esempio dei migranti umani, qui non torneranno più.