E’ finito il tempo delle…… more. Urgono le dimissioni del sindaco e dell’assessore al Bilancio…. rei di aver raccontato bugie e di aver “ingannato i cittadini


La Corte dei conti ha accertato “gravi irregolarità e criticità” nel conto consuntivo esercizio 2010 del Comune di Cariati



Cariati - La delibera 121/2012 con i rilievi elencati nel lungo e articolato atto deliberativo adottato dalla Corte dei conti nell’adunanza del 20 luglio 2012, è stata notificata al Presidente del Consiglio Comunale di Cariati con l’obbligo di inserire il referto della Corte nell’ordine del giorno della prima seduta utile del Consiglio Comunale . Tanto affinchè siano adottate le misure correttive come dettagliatamente indicate dalla stessa Corte.
Tutte le misure adottate dal Consiglio dovranno comunque essere trasmesse alla Corte entro novanta giorni, significando che “la complessiva situazione finanziaria riscontrata, le irregolarità e criticità accertate nonché le necessarie misure correttive indicate assumono rilievo anche ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 6, comma 2 del d.lgs 6 settembre 2011, n. 149”.
La normativa sopra richiamata, in particolare l’art. 6, 2° comma, si riferisce ai meccanismi sanzionatori relativi a regioni, province e comuni, che porta inesorabilmente alla dichiarazione dello stato di dissesto:
2. Qualora dalle pronunce delle sezioni regionali di controllo
della Corte dei conti emergano, anche a seguito delle verifiche svolte ai sensi dell'articolo 5 del presente decreto e dell'articolo 14, comma 1, lettera d), secondo periodo, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, comportamenti difformi dalla sana gestione finanziaria, violazioni degli obiettivi della finanza pubblica allargata e irregolarita' contabili o squilibri strutturali del bilancio dell'ente locale in grado di provocarne il dissesto finanziario e lo stesso ente non abbia adottato, entro il termine assegnato dalla Corte dei conti, le necessarie misure correttive previste dall'articolo 1, comma 168, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, la competente sezione regionale, accertato l'inadempimento, trasmette gli atti al Prefetto e alla Conferenza permanente per il coordinamento della finanza pubblica. Nei casi previsti dal periodo precedente, ove sia accertato, entro trenta giorni dalla predetta trasmissione, da parte della competente sezione regionale della Corte dei conti, il perdurare dell'inadempimento da parte dell'ente locale delle citate misure correttive e la sussistenza delle condizioni di cui all'articolo 244 del citato testo unico di cui al decreto legislativo n. 267 del 2000, il Prefetto assegna al Consiglio, con lettera notificata ai singoli consiglieri, un termine non superiore a venti giorni per la deliberazione del dissesto. Decorso infruttuosamente il termine di cui al precedente periodo, il Prefetto nomina un commissario per la deliberazione dello stato di dissesto e da' corso alla procedura per lo scioglimento del consiglio dell'ente ai sensi dell'articolo 141 del citato decreto legislativo n. 267 del 2000.”
Abbiamo voluto riportare integralmente il testo della normativa, non per tediare i nostri lettori, ma perchè sia chiaro sin da ora quello che è il percorso della complessa procedura messa in atto dalla Corte dei conti per giungere alla declaratoria dello stato di dissesto del nostro Comune.
Coloro che si ostinano a negare l’evidenza dei fatti, ritenendo di poter risolvere i problemi con giochi di prestigio, magari tirando dal cilindro all’ultimo momento il coniglio salvatore, così come è avvenuto il 31 dicembre 2010, evidentemente non rendono un buon servigio al proprio Comune e ai cittadini e mortificano la dignità professionale che mai deve venir meno. La situazione finanziaria è gravemente deficitaria, così come evidenziato nella delibera della Corte dei conti. Trascinarla ancora nel tempo significa peggiorare le cose con aggravio di costi e sacrifici tutti a carico dei cittadini. Da qui non si sfugge. Nessun marchingegno contabile potrà tirarci fuori dallo spinoso ginepraio in cui il Comune è stato sprofondato.
La delibera della Corte dei conti, letta e meditata con senso di responsabilità, deve servire ad aprire la mente e gli occhi a coloro che, con complicità varie, forse anche in buona fede, hanno contribuito al degrado finanziario e contabile del nostro Comune.
Le criticità da affrontare sono elencate in SEDICI PUNTI nella delibera della Corte dei conti.
A queste criticità va dato riscontro con serietà e correttezza e tante di quelle criticità sono divenute ormai irreversibili, cioè non più sanabili, grazie all’ostinazione, alla miopia e alla leggerezza di chi non ha svolto correttamente e responsabilmente il proprio ruolo istituzionale, politico e/o burocratico.
Oggi siano giunti alla PROVA DEL NOVE. A questo test sono legate le sorti del Comune di Cariati, senza alcun riferimento ad avvicendamenti politico-amministrativi, ma esclusivamente al risanamento della finanza comunale, senza cui non è possibile programmare alcun futuro.
Nei prossimi giorni ci occuperemo nel dettaglio dei sedici punti critici sul conto consuntivo anno 2010, rilevati dalla Corte dei conti per il Comune di Cariati.


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