Il dinamico assessore all’ambiente Salvati si mobilita e con grande sensibilità risolve il problema Villa dei Lavoratori del Mare. Cariati può crescere
CARIATI – L’assessore all’ambiente, Sergio Salvati, è di parola.
Così, dopo le segnalazioni di alcuni cittadini alla nostra testata e la nostra segnalazione verbale al “nostro” assessore,, lo stesso, prende la palla al balzo e “fa”.
Questa mattina la villetta intitolata ai “Lavoratori del Mare” è stata completamente rimessa in sicurezza e ripulita dalle generose “scorie” (plastica e vetro) abbandonate colà proprio dai suoi abituali frequentatori: i giovani.
La ditta incaricata ha anche provveduto ad una “generosa” potatura della siepe che delimita l’area.
Inoltre, i pericolosi tombini senza chiusura sono stati ripristinati allo stato originario, prevenendo così, specie di sera, quando il luogo è meta di affollato ritrovo, spiacevoli incidenti.
Resta, adesso (ma non esageriamo), di rimettere in funzione la fontana.
Lo spazio verde era assurto agli onori della cronaca per l’eccessivo stato di degrado in cui versava.
Ora che tutto è a posto, il Salvati invita tutti al massimo rispetto: “I luoghi pubblici sono di tutti, e tutti, come a casa propria, devono sentirsi responsabili del loro decoro. Noi, come amministrazione, ci limitiamo all’ordinaria manutenzione, ma il resto deve farlo chi di quegli spazi fruisce. Un gesto, un semplice gesto, può cambiare il volto della nostra cittadina. Per cui invito tutti, cittadini ed ospiti, ad avere il massimo rispetto dell’ambiente, anche se, e non lo scopriamo oggi, ci sono criticità che stiamo cercando di risolvere nonostante la generalizzata crisi di liquidità interessante tutti i comuni. Dateci, insomma, una mano: Cariati è di tutti”.
Noi non possiamo fare altro che prendere atto dell’operato di un’assessore (cosa rara di questi tempi) che promette e mantiene. Nel tempo dei soloni della politica urlata fine a se stessa e dei proclami di maniera, il Salvati è uomo del fare concreto, uno di noi, coi piedi per terra: teniamocelo stretto.
Alla prossima