Ennesimo richiamo del Prefetto di Cosenza al sindaco e al presidente del consiglio comunale: “……. si prega, pertanto, di procedere senza indugi a convocare il Consiglio comunale di Cariati”. Sindaco, la solita figura di M…A
Trasfera cosentina dei consiglieri di minoranza convocati dal Prefetto di Cosenza
CARIATI – I consiglieri comunali di minoranza del gruppo “Fai vincere cariati (Filomena Greco e Tommaso Critelli), della lista “Cariati nel cuore” (Mario Sero) e di “Udc – Cariati nel cuore” (Francesco Cosentino), sono stati convocati dal Prefetto di Cosenza, Raffaele Cannizzaro, a seguito di un esposto da essi presentato circa la mancata adunanza del consiglio comunale.
I fatti: le opposizioni presentano formale richiesta di convocazione della civica assemblea il 5 giugno scorso, ma decorsi venti giorni, come stabilisce la norma, il presidente del consiglio, Cataldo Rizzo, non ottempera alla bisogna.
Da qui l’esposto al Prefetto.
Invero, ribadiscono le minoranze, è ormai invalso “l’uso del non rispetto sistematico delle regole democratiche, se è vero che questo è l’ennesimo colpo di mano di un governo civico che evita il confronto su punti importantissima per l’intera collettività”.
Il tentativo dell’esecutivo, sostenuto dalla maggioranza, sarebbe quello di evitare la discussione sulla nota faccenda della Sogefil (la società di riscossione dei tributi adesso “licenziata”).
“Qual é lo stato attuale della vertenza tra il Comune e la Sogefil? È stata posta in essere una qualsiasi forma di azione giudiziaria a tutela del Comune? Esiste la fideiussione? E se esiste, è stata riscossa?”.
Sono i dubbi del quartetto che punta l’indice su un altro problema irrisolto; l’adesione alla Stazione unica appaltante (Sua), soprattutto “alla luce del caos creato attorno all’appalto del Mercato Ittico, segno di profonda crisi morale, istituzionale e di pura gestione”.
In realtà, le due questioni sono poste all’ordine del giorno da diverso tempo, ma non sono mai state affrontate dall’assemblea perché puntualmente rinviate alle sedute successive a colpi di maggioranza.
Adesso, il Prefetto richiama con un fax “urgente”, l’attenzione del presidente del consiglio comunale e del sindaco Filippo Giovanni Sero “sul contenuto dell’art. 39, comma 2, del testo Unico n. 267/2000 il quale prevede espressamente che il presidente del è tenuto a riunire il consiglio in un termine non superiore ai venti giorni, quando lo richiedono un quinto dei consiglieri ed inserendo nell’ordine del giorno le questioni richieste”.
Il Prefetto prega chi di competenza a “convocare senza indugio il consiglio comunale, comunicando che in mancanza si attiveranno le procedure di convocazione previste dall’art. 39, comma 5, del decreto legislativo n. 267/2000”.
Ovviamente, il Prefetto esige un “sollecito riscontro”.