ESCLUSIVO - Discarica, i cittadini chiedono fermezza dei sindaci del territorio dopo la battaglia persa sull'ospedale. Nessuna attenuante "Case Pipino non deve aprire
I sindaci del territorio giorno tre luglio convocati dal Commissario sull’emergenza rifiuti
Cariati - Amici navigatori, purtroppo, quello che da tempo abbiamo denunziato attraverso queste pagine, sta per avverarsi: La discarica di “Case Pipino” nel territorio di Scala Coeli, potrebbe essere “abilitata” dal Commissario sull’emergenza rifiuti. Se è vero che martedì prossimo, lo stesso Commissario, ha convocato i sindaci della zona, paventando la possibilità di utilizzare la discarica di “case pipino” per la RSU.
Siamo giunti al ridicolo, se ciò dovesse accadere i sindaci, farebbero bene a mettersi una maschera per la vergogna. Come vi mostriamo nelle foto, ricordiamo l’ultima manifestazione, dove i sindaci del comprensorio, quello di Cariati in testa con gonfalone, Terravecchia, Mandatoriccio, Scala Coeli, Cirò Marina, Umbriatico, Campana, Calopezzati e Pietrapaola. I sindaci sfilano senza, forse, sapere perché o, meglio, sapendo troppo bene perché. Vorremmo sapere da queste persone, che rappresentano un vasto territorio se, alla fine cederanno, con la scusa dell’emergenza, alle insistenze del Commissario, o viceversa, come noi ci auguriamo, sapranno, questa volta loro scendere in piazza per difendere quel territorio, come hanno sempre affermato di voler difendere con i denti.
L’unica cosa che non possiamo accettare che l’emergenza rifiuti possa alla fine far perdere una battaglia che dura da quasi tre anni e che, i signori sindaci, così hanno sempre affermato, hanno sempre sostenuto che avrebbero consegnate le fasce tricolore in segno di protesta.
Amici lettori, volete una nostra previsione? La discarica di “case Pipino”, nonostante è stato presentato un esposto-querela alla Procura della Repubblica di Rossano che ha individuato reati e i responsabili, inviando il tutto alla Procura della Repubblica di Catanzaro per competenza territoriale, successivamente l’esposto è stato periodicamente integrato dall’Avv. Marcello Nardi, con denunce minuziosamente dettagliate e documentate su quanto è avvenuto fino ad oggi, le indagini sono in corso e sono condotte dal Sostituto Procuratore Dott. Dominijanni della Procura di Catanzaro; nonostante rappresentazione falsa e tendenziosa dello stato dei luoghi, modifica dello stato dei luoghi, innalzamento muri, scavo di buche, occupazioni di strada pubblica, occupazione di suolo pubblico, spostamento di strada pubblica, sistemazione abusiva di strada pubblica, sbancamenti, massicciate, esecuzioni di tombini, canalizzazioni di ogni tipo e diametro, sparizioni di fabbricati, donazioni false, contratti di comodo, promesse di vendita di quello che non si possiede, disconoscimento coltivazioni biologiche e protette; nonostante gli uffici sovra-comunali Regione Calabria Dipartimento 6 – Agricoltura e Forestazione Area Settentrionale e il Settore Difesa del Suolo della Provincia hanno preso coscienza denunciando le irregolarità e gli abusi commessi inoltrando missive alle autorità competenti tra le quali: Dipartimento Politiche dell’Ambiente Regione Calabria, all’autorità di controllo (Arpa.cal) al Sindaco di Scala Coeli, agli Uffici di Polizia Municipale e Tecnico del comune di Scala Coeli, la discarica aprirà regolarmente i battenti ed entrerà regolarmente in funzione, addirittura combiando destinazione da rifiuti speciali a semplici rifiuti.
Dopo quanto abbiamo detto ci piacerebbe essere smentiti con i fatti concreti e non con semplici dichiarazioni da parte dei singoli sindaci che si batteranno per evitare l’apertura della discarica.
Noi, scusateci la sincerità, siamo convinti che anche questa battaglia in cui si sono avventurati i sindaci del territorio, che hanno rilasciato fiumi di dichiarazioni a TV, siti web, giornali, farà la fine dell’ospedale di Cariati.