Per l’assessore Salvati, l’erba del vicino deturpa il decoro e l’igene della nostra città








Cariati - L'assessore comunale alle politiche ambientali e alla comunicazione istituzionale, Sergio Salvati, scrive a Rete ferroviaria Italiana Spa (RFI), Direzione compartimentale di Reggio Calabria.
La richiesta è urgente: tagliare le erbacce presenti lungo il tratto ferroviario che va da San Cataldo a località Tramonti.
“Non è possibile – dice una nota stampa diffusa dal medesimo assessore – che il decoro urbano e l'igiene pubblica siano deturpati dalla presenza enorme di erbacce. Specialmente in questo periodo in cui Cariati inizia ad essere meta di numerosi turisti è intollerabile dover assistere a questa brutta cartolina. La pulizia della Città è e deve essere considerato il nostro biglietto di visita principale. Si deve intervenire evitando la presenza di ratti e rettili, prevenendo altresì gli incendi”.
BENE, BRAVO, BIS.
Ma consentiteci, cari lettori, di osservare: DA CHE PULPITO VIENE LA PREDICA?
Le strade interne della nostra amatissima Cariati sono inpercorribili; il verde pubblico è ricettacolo di immane sporcizia; le spiagge sono impraticabili; la raccolta, normale, dei rifiuti è al collasso; l’illuminazione pubblica è ridotta, ci si perdoni il giuoco di parole, al lumicino; interi quartieri soffrono la carenza idrica.
Per carità di patria preferiamo non andare oltre.
Ma come, la “cartolina” di Cariati è deturpata dalle ferrovie dello Stato che rendono un’immagine discutibile della città?
Suvvia, un po’ di serietà!
Treni non ce ne sono più: chi volete che si accorga delle “erbacce” lungo i binari?
La gente, semmai, riceverà un pugno nello stomaco quando vedrà come lor signori hanno ridotto l’arredo ed il decoro urbano.
Sintesi: è giusto che RFI faccia la sua parte, marginale rispetto al problema drammatico dell’igiene pubblica, ma, per favore, evitate di stornare problemi che voi avete creato attraverso una latitanza istituzionale senza confini.
Assessore, senza troppo clamore e con più efficacia, il problema, lo si poteva risolvere con qualche telefonata o fax.
Alla prossima



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