Filomena Greco, "Viviamo in un Comune dove non esiste più la democrazia, la legge e le regole vengono calpestate ad uso e consumo della maggioranza"


Il comportamento della maggioranza sta conducendo alla morte della politica e delle istituzioni democratiche. Fatti e comportamenti gravissimi si verificano non solo all'interno del Consiglio Comunale ma anche all'interno degli uffici



COMUNICATO STAMPA
Cariati - Occorre purtroppo prendere atto dell'inutilità delle sedute del Consiglio Comunale diventato oramai non luogo di confronto e di dibattito ma luogo di scontri e di abuso di potere.
Occorre purtroppo prendere atto che oramai la maggioranza ha trasformato il Consiglio Comunale di Cariati in una sorta di zona franca dove tutto è possibile, dove la democrazia è solo una parola priva di qualsiasi contenuto, dove la legge, lo Statuto Comunale, il Regolamento del Consiglio e tutti gli altri Regolamenti Comunali sono considerati carta straccia.
Le regole vengono approntate al momento, all'occorrenza, caso per caso e a secondo della necessità! Il tutto con il bene placido del Presidente del Consiglio Comunale e del Segretario Generale.
Vorrei qui fare solo un breve excursus dell'andamento del Consiglio ad appannaggio della stampa non presente. Solo alcuni esempi al fine di rendere edotti chi, purtroppo quasi tutti i cittadini, non era presente nella sala consiliare.
Il Sindaco prende la parola "preliminarmente" al Consiglio Comunale e legge una nota - in risposta alla mia richiesta e diffida di rispetto dei termini di legge per il deposito del conto consuntivo 2011- scritto a due mani e sottoscritta unitamente al Presidente del Consiglio. A mia domanda specifica se trattavasi di comunicazione del Sindaco o di preliminare al Consiglio risponde trattarsi di preliminare ma, quando chiedo la parola per replicare alla stessa il Sindaco, su imput di un Consigliere di maggioranza al fine di evitare il confronto, cambia versione ed afferma in corso d'opera che "trattasi di comunicazione del Sindaco" Mah!
Quando si passa alla discussione dei numerosi punti all'ordine del giorno che hanno un solo ed uguale argomento; approvazione del conto consuntivo 2011 (ne sono stati approvati 3 (tre) in una sola seduta!) il solito consigliere di maggioranza chiede la parola e dichiara che nonostante le delibere di G.M. di rettifiche reiterate del conto consuntivo notificate a tutti consiglieri e nonostante le notifiche di inserimento di ulteriori punti all'ordine del giorno le stesse devono essere considerati emendamenti al punto originario. Mah! Mah!
La maggioranza all'unanimità approva ben tre schemi di conto consuntivo 2011 (il primo del 30 aprile 2012 chiudeva con un avanzo di gestione di + 41.437,78, il secondo del 23 maggio 2012 chiudeva con un disavanzo di - 649.516,95, il terzo del 24 maggio 2012 chiudeva con un disavanzo - 916.193,59) mentre rigetta in toto la proposta di rettifica al conto consuntivo 2011 fatta dalla minoranza e, anche se parzialmente, accolta dalla maggioranza che ha modificato conseguentemente il primo rendiconto depositato. Ma la cosa più grave è che i consiglieri di maggioranza hanno approvato questi rendiconti chiedendo espressamente al Segretario Comunale di inserire nella loro dichiarazione di voto che l'approvazione dei rendiconti avveniva solo alla luce della relazione ovviamente positiva data (o meglio letta!) dall'Assessore al Bilancio, della illustrazione fatta dal Sindaco, dei pareri dati dal Responsabile dell'area finanziaria e dalla relazione del Revisore dei Conti. Ma i consiglieri di maggioranza hanno letto i pareri dell'area finanziaria (che si allegano) e le relazioni del revisore dei conti? Mah! Mah! Mah!
La minoranza, che aveva abbandonato l'aula dopo il mancato rinvio della discussione dei punti relativi alle approvazioni dei vari rendiconti, rientra per prendere parte alla discussione e deliberazione su due argomenti importantissimi per tutti i cittadini Cariatesi: 1) Stato della Vertenza Comune di Cariati/ SO.GE.FIL (nonostante il trascorrere del tempo e l'impossibilità di pagare i dipendenti ad oggi nessuna azione è stata intrapresa nei confronti della Società di Riscossione né è stata richiesta l'incasso della fidejussione di euro 200.000,00 che la SO.GE.FIL avrebbe dovuto rilasciare ) e 2) adesione alla SUA Stazione Unica Appaltante (anche alla luce delle note vicende relative all'appalto del Mercato Ittico che il Consiglio di Stato ha fatto ritornare in capo alla prima ditta aggiudicataria ma il tutto ancora sotto la spada di Damocle della decisione nel merito del TAR), punti richiesti nel lontano 9 marzo 2012 dai consiglieri di minoranza e, puntualmente rinviati dalla maggioranza a data da destinarsi con motivazioni oltremodo vergognose (l'ora tarda!!!!)!. Mah! Mah! Mah! Mah!
Il comportamento della maggioranza sta conducendo alla morte della politica e delle istituzioni democratiche. Fatti e comportamenti gravissimi si verificano non solo all'interno del Consiglio Comunale ma anche all'interno degli uffici ove, anche qui manca il rispetto delle regole democratiche e la distinzione tra le funzioni di indirizzo e controllo spettanti agli organi di governo e le funzioni di gestione amministrativa spettanti alla dirigenza. Abbiamo chiesto più volte il rispetto delle regole e dei ruoli ma purtroppo nessun orecchio è stato ad ascoltare. Il nostro chiedere aiuto alle autorità competenti è innanzitutto volto ad evitare una ancora più disastrosa situazione finanziaria e sociale del nostro Comune ma anche un modo per dissociarsi da comportamenti ed atteggiamenti di superiorità e spregio nei confronti delle istituzioni
Voglio vivere in un paese normale, dove è giusto che la maggioranza governi ma è altrettanto giusto che la minoranza controlli. Dove la maggioranza si assuma le responsabilità politiche e non del loro operato e non si nasconda dietro i pareri dati, sotto la loro direzione, dai responsabili degli uffici. Dove si prenda atto con umiltà e per il bene dell'intera cittadinanza di un fallimento annunciato da tempo e ormai concretizzatosi. Dove vi sia il rispetto delle legge e delle regole anche di buona convivenza civile. Un paese normale nel quale i diritti non vengano spacciati per favori!
Forse tutto ciò sarà una utopia, ma io continuerò a battermi per renderla realtà.
Filomena Greco





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Allegato 3

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