Dopo l’ospedale rischia di chiudere anche l’unico servizio esitente: il Punto di Primo Intervento per mancanza di medici




Cariati – Da pochi giorni hanno è stata tolta dal tetto della struttura la “H” che evidenziava che in quella costruzione vi era un ospedale. Atto che ha messo in modo inequivocabile la parola fine dell’esistenza e al ricordo dell’ospedale “V. Cosentino”. Per non riaccendere inutili polemiche, e per forza di cose guarderemo avanti e notiamo che il calvario per l’ex ospedale, non è finito e la paura di sentirsi improvvisamente male rischiando di non aver alcun tipo di soccorso nel nostro paese si sta trasformando nel peggiore degli incubi.
Abbiamo infatti appreso che il Punto di Primo Intervento (PPI), ex Pronto Soccorso (PS) rischiano di chiudere per mancanza di medici e perché alcuni medici della PEC118 si rifiuterebbero di prestare servizio nel Punto di Primo Intervento (PPI). Non nascondiamo la nostra perplessità perché in una delle ultime delibere dell’ASP provinciale, si stabilisce che il PPI e la PEC 118 devono integrarsi per dare il massimo del servizio nell’utenza e nell’emergenza.
Se ciò fosse vero, sarebbe un vero disastro per la salute del cittadino e per la stessa Sanità. E se l’ASP, come spesso ha agito in questi ultimi anni, approfittando di questa situazione chiudesse, l’unico servizio rimasto? Possibile che la salute del cittadino non interessa a nessuno?
Ricordiamo che l’ex ospedale “V. Cosentino” già, ingiustamente, penalizzato con la chiusura, non merita altri tagli o mortificazioni.
Un appello a tutti gli operatori sanitari impegnati in quest’unico importante e vitale servizio a una maggiore collaborazione e, magari, anche a mandarci un comunicato di smentita a quanto abbiamo scritto, sarebbe, sicuramente, un forte segnale che tra il PPI e la PEC 118 non ci sono problemi e che le voci che circolano sono false.





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