Dimissioni – Dopo quelle del revisore dei conti e quelle del presidente del consiglio comunale, potrebbero arrivare al protocollo anche quelle di un assessore


Intanto il sindaco, sembra abbia fatto scorta scorta di un nuovo materiale incollante, il “pattex mille chiodi”, forse, per non MOLLARE L’OSSO”



Cariati - Circolano con sempre maggiore insistenza le voci di una imminente dimissione dalla
carica di assessore di un autorevole componente della Giunta Comunale di Cariati.
Addirittura si precisa anche la data di tali dimissioni, il due maggio p.v. .
Perché il due maggio non sappiamo, ma sembra che essendo alla vigilia della data di convocazione del prossimo consiglio comunale, fissato per il 3 maggio, le dimissioni vogliono essere un vero e proprio atto di dissociazione dalla maggioranza e dalla linea amministrativa che la stessa sta trascinando in modo veramente riprovevole.
Evidentemente non si riesce a intravedere alcuna possibilità di ripresa rispetto allo stallo attuale con le casse comunali vuote, l’aggressione quotidiana da parte dei tanti creditori ai quali non si è in grado di dare alcuna risposta e la mancanza di ogni programmazione, anche minima, per il futuro, specie per l’imminente stagione estiva ormai alle porte.
Il ricordo delle montagne di rifiuti abbandonati per le strade cittadine durante la scorsa ancora oggi rappresentano un vero incubo che difficilmente si può dimenticare. Se quello della nettezza urbana, della pulizia della spiaggia, della fornitura dell’acqua potabile, della pubblica illuminazione, della sicurezza della viabilità interna ridotta a colabrodo, del mancato pagamento dei creditori e dello stesso personale dipendente, è diventato un incubo, non meno preoccupanti sono le responsabilità ereditate dalla passata consiliatura guidata dallo stesso Sindaco G. F. Sero, finita sotto la lente della Corte dei Conti ed alla quale si dovranno dare risposte credibili.
Le dimissioni del presidente del consiglio comunale e quelle del revisore dei conti che pure ha segnalato gravi irregolarità, vanno lette come parametro dello stato di malessere di questa maggioranza che non riesce più a ragionare e, giorno dopo giorno colleziona figuracce che certamente non fanno onore alla nostra cittadina.
La risoluzione del contratto con la Sogefil che però lascia insoluto il rapporto dare-avere tra il Comune e il concessionario della riscossione; i lavori del mercato ittico nel porto di Cariati che allo stato sono fermi, col rischio di perdere il finanziamento comunitario e restituire gli acconti erogati con cui sono stati già pagati i tecnici progettisti; la perdita ormai definitiva del finanziamento regionale per la raccolta differenziata dei rifiuti; la chiusura dell’ospedale e di tutti i servizi sanitari connessi; e tante altre criticità partorite da questa maggioranza, e in particolare da quella precedente sempre a guida G. F., certamente avranno influito sul buon senso e la sensibilità di qualche amministratore che non intende più condividere un percorso travagliato e costellato di errori e manchevolezze delle quali peraltro si ritiene estraneo in quanto imbarcato solo da pochi mesi.
Intanto abbiamo appreso che il Sindaco si è dotato di una buona scorta di un nuovo materiale incollante, il “pattex mille chiodi”. Qualcuno si chiederà a cosa serve il Pattex mille chiodi? Semplice, se fosse vero, sempre secondo le insistente voci che circolano negli ambienti politici e non, dell’arrivo di queste dimissioni, ripetiamo, la sua poltrona potrebbe traballare. Qualcuno potrebbe obiettare: visto che lui sta distruggendo Cariati affossandola giorno per giorno, sarebbe ora che qualcuno lo buttasse giù dalla sua poltrona per salvare la dignità dei cariatesi che stanno subendo l’arroganza, la presunzione ed i pennacchi di novelli sfascia comuni.
Il tempo è signore e farà giustizia, anche se purtroppo a pagarne le spese sarà sempre la povera gente. Chissà se questa volta si potrà realizzare il vecchio adagio “ogni regola ha la sua eccezione” e che a pagare non siano i cittadini, ma i veri responsabili della distruzione del nostro amato e bellissimo paese.
La redazione

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