Pesca - La guardia costiera ha sequestrato tra Rossano e Cariati 20kg di novellame e 150metri di rete del tipo scianca
Continua l’attività di prevenzione, da parte della Capitaneria di porto, dei danni causati all’ecosistema marino dalla pesca illegale del novellame di sardina, nell’ambito dell’alto jonio cosentino, con pattuglie in tandem terra e mare agli ordini del Capitano di Fregata (CP) Antonio D’AMORE.
Militari del Compartimento marittimo di Corigliano Calabro, a seguito di mirate osservazioni ed appostamenti lungo la costa, operate specie alle prime ore del giorno, hanno infatti sequestrato, in tre distinte operazioni, a Rossano, Cariati e Calopezzati, 4 cassette per oltre 20 chili di novellame di sarda appena sbarcati nonché le reti da pesca di tipo sciabica con le quali erano stati catturati.
Le località interessate sono state quelle di Zolfara a Rossano, il porto di Cariati e Fiumarella di Calopezzati.
Nel primo caso gli uomini della Guardia Costiera hanno provveduto a sequestrare ad un pescatore a bordo di un canadian vicino alla riva la rete di tipo sciabica di circa 50 metri con sacco cieco.
Nel porto di Cariati è stato sottoposto a sequestro il bianchetto appena pescato e sbarcato, mentre a Calopezzati a due unità di tipo canadian sono stati sequestrati oltre 100 metri di rete di tipo sciabica mentre pescavano a meno di 30 metri dalla riva.
I militari hanno segnalato alla Procura della Repubblica di Rossano il tutto per la violazione dell’art. 7 comma 1 lettera a) del Decreto legislativo n. 4/2012 e del Regolamento (CE) 1967/2006.
L’attività di vigilanza, da parte dei militari della Guardia costiera lungo il litorale dello Ionio cosentino, è finalizzata alla salvaguardia delle risorse ittiche ed alla tutela dell’ecosistema marino; infatti la pesca con attrezzi non consentiti ad una distanza dalla costa ravvicinata rischia di danneggiare anche organismi protetti e la posidonia oceanica.
Dall’inizio dell’anno i sequestri in materia di pesca sono stati 9 per complessivi 238 chili di prodotto ittico.