DISCARICA – Il sindaco di Scala Coeli si…… dimentica di scrivere l’ordinanza, la Bieco chiede il nulla osta in sanatoria della discarica e il Dipartimento 6 Agricoltura chiede alla Società i documenti del rispetto delle prescrizioni AIA
Comunicazione della bieco di inizio lavori del 23 gennaio 2012
Comunicazione Regione Calabria del 29.03.12 prot. 1103-12
Scala Coeli - Il sindaco di Scala Coeli, ne siamo certi, in occasione della Santa Pasqua saprà regalare ai concittadini un grandissimo uovo di Pasqua con dentro una bella sorpresa: ….. la tanto attesa ORDINANZA DEL SINDACO DI SCALA COELI Intanto che i giorni passano ed il sindaco nonostante la formale promessa, fatta ai sindaci, comitati e cittadini, si è dimenticato di fare l’ordinanza, chissa perché. La Bieco S.r.l., ne approfitta e in data 23.02.2012, presenta alla Regione Calabria dipartimento 6 agricoltura foreste e forestazione area territoriale settentrionale, RICHIESTA DI NULLA OSTA IN SANATORIA sui lavori inerenti la discarica di contrada Pipino. Eppure, sin dal primo giorno dell’inizio dei lavori si è sempre sostenuto che i lavori eseguiti alla discarica erano stati realizzati nel rispetto dell’autorizzazione Ricordiamo ai lettori che con nota 17/01/2012 la ditta Bieco S.r.l comunicava agli enti preposti fra le altre cose di aver concluso i lavori della discarica, e che gli stessi “sono stati realizzati nel rispetto delle prescrizioni AIA e che dal 23 gennaio 2012 avrebbe dato inizio alla fase operativa di gestione della discarica. Evidentemente non era così, infatti il 23/02/2012 la società Bieco S.r.l si è vista costretta a presentare una richiesta di nulla-osta in sanatoria, inerenti i vincoli forestali e idrogeologici, per i movimenti di terreno eseguiti sulle particelle sprovviste di tali pareri ed escluse dal loro utilizzo dalla Regione Calabria Assessorato alle politiche dell’ambiente. La Regione Calabria dipartimento 6 Agricoltura Foreste e Forestazione area territoriale settentrionale nel recepire la richiesta con propria nota del 29/03/2012 ha comunicato alla Bieco S.r.l una serie di contestazioni eccole: • Che gli elaborati allegati alla richiesta differiscono fra di loro e sono diversi rispetto al progetto definitivo di cui al DDG n. 4180 del 29/03/2010 e alla successiva variante che nelle tavole di progetto si riscontra una “antinomia” da chiarire; • Rilievo topografico puntuale delle opere realizzate riportato su planimetria catastale in Scala 1:500 nonche su aerofotogrammetria in Scala 1:500 • Si chiede una verifica di stabilità del pendio nei punti di massima pendenza • Si chiede il titolo di proprietà/disponibilità dei terreni oggetto dei lavori , • il titolo abilitativo alla realizzazione dei lavori interessanti la strada comunale etc. Inoltre il dipartimento 6 Agricoltura Foreste e Forestazione scrive: “si rende chiaro che, indipendentemente dalla verifica della sussistenza dei presupposti essenziali per l’espressione di competenza, alla luce di quanto evidenziato, il procedimento, è volto anche alla verifica dell’osservanza delle prescrizioni impartite dal parere ( prot. 24728 in data 03/06/2009) reso dal Dipartimento n. 6 Agricoltura, Foreste e Forestazione della Regione Calabria nell’ambito del procedimento amministrativo per l’emanazione del DDG n. 4180 del 29/03/2010.” Inoltre noi tutti sappiamo che in data 29/02/2012 l’Arpacal con i suoi tecnici ha eseguito il sopralluogo dei lavori realizzati, alla luce dei fatti precedentemente illustrati sicuramente l’organo di controllo –ARPACAL- dovrebbe relazionare all’organo competente (Assessorato alle politiche dell’ambiente della Regione Calabria) tutte le difformità riscontrate e le mancate osservazioni delle prescrizioni AIA allegate al DDG n. 4180 del 29/03/2010. Ricordiamo ancora che in data 20/03/2012 i tecnici ARPACAL hanno prelevato i campioni dell’acqua (diventata rossa) nel torrente Capoferro, che costeggia la discarica e, alla data odierna, non sappiamo di cosa si tratta!!!!! Siamo certi che l’ARPACAL sarà più puntuale del sindaco di Scala Coeli e ci farà sapere l’esito delle analisi delle acque del torrente Capoferro Il comitato antidiscarica
Comunicazione Regione Calabria del 29.03.12 prot. 1103-12
Scala Coeli - Il sindaco di Scala Coeli, ne siamo certi, in occasione della Santa Pasqua saprà regalare ai concittadini un grandissimo uovo di Pasqua con dentro una bella sorpresa: ….. la tanto attesa ORDINANZA DEL SINDACO DI SCALA COELI Intanto che i giorni passano ed il sindaco nonostante la formale promessa, fatta ai sindaci, comitati e cittadini, si è dimenticato di fare l’ordinanza, chissa perché. La Bieco S.r.l., ne approfitta e in data 23.02.2012, presenta alla Regione Calabria dipartimento 6 agricoltura foreste e forestazione area territoriale settentrionale, RICHIESTA DI NULLA OSTA IN SANATORIA sui lavori inerenti la discarica di contrada Pipino. Eppure, sin dal primo giorno dell’inizio dei lavori si è sempre sostenuto che i lavori eseguiti alla discarica erano stati realizzati nel rispetto dell’autorizzazione Ricordiamo ai lettori che con nota 17/01/2012 la ditta Bieco S.r.l comunicava agli enti preposti fra le altre cose di aver concluso i lavori della discarica, e che gli stessi “sono stati realizzati nel rispetto delle prescrizioni AIA e che dal 23 gennaio 2012 avrebbe dato inizio alla fase operativa di gestione della discarica. Evidentemente non era così, infatti il 23/02/2012 la società Bieco S.r.l si è vista costretta a presentare una richiesta di nulla-osta in sanatoria, inerenti i vincoli forestali e idrogeologici, per i movimenti di terreno eseguiti sulle particelle sprovviste di tali pareri ed escluse dal loro utilizzo dalla Regione Calabria Assessorato alle politiche dell’ambiente. La Regione Calabria dipartimento 6 Agricoltura Foreste e Forestazione area territoriale settentrionale nel recepire la richiesta con propria nota del 29/03/2012 ha comunicato alla Bieco S.r.l una serie di contestazioni eccole: • Che gli elaborati allegati alla richiesta differiscono fra di loro e sono diversi rispetto al progetto definitivo di cui al DDG n. 4180 del 29/03/2010 e alla successiva variante che nelle tavole di progetto si riscontra una “antinomia” da chiarire; • Rilievo topografico puntuale delle opere realizzate riportato su planimetria catastale in Scala 1:500 nonche su aerofotogrammetria in Scala 1:500 • Si chiede una verifica di stabilità del pendio nei punti di massima pendenza • Si chiede il titolo di proprietà/disponibilità dei terreni oggetto dei lavori , • il titolo abilitativo alla realizzazione dei lavori interessanti la strada comunale etc. Inoltre il dipartimento 6 Agricoltura Foreste e Forestazione scrive: “si rende chiaro che, indipendentemente dalla verifica della sussistenza dei presupposti essenziali per l’espressione di competenza, alla luce di quanto evidenziato, il procedimento, è volto anche alla verifica dell’osservanza delle prescrizioni impartite dal parere ( prot. 24728 in data 03/06/2009) reso dal Dipartimento n. 6 Agricoltura, Foreste e Forestazione della Regione Calabria nell’ambito del procedimento amministrativo per l’emanazione del DDG n. 4180 del 29/03/2010.” Inoltre noi tutti sappiamo che in data 29/02/2012 l’Arpacal con i suoi tecnici ha eseguito il sopralluogo dei lavori realizzati, alla luce dei fatti precedentemente illustrati sicuramente l’organo di controllo –ARPACAL- dovrebbe relazionare all’organo competente (Assessorato alle politiche dell’ambiente della Regione Calabria) tutte le difformità riscontrate e le mancate osservazioni delle prescrizioni AIA allegate al DDG n. 4180 del 29/03/2010. Ricordiamo ancora che in data 20/03/2012 i tecnici ARPACAL hanno prelevato i campioni dell’acqua (diventata rossa) nel torrente Capoferro, che costeggia la discarica e, alla data odierna, non sappiamo di cosa si tratta!!!!! Siamo certi che l’ARPACAL sarà più puntuale del sindaco di Scala Coeli e ci farà sapere l’esito delle analisi delle acque del torrente Capoferro Il comitato antidiscarica