L'uovo di Pasqua - Sindaco, faccia un regalo ai Cariatesi, metta le sue dimissioni nell’uovo di Pasqua e sparisca dalla vita politica……..




Cariati - Al Sindaco di Cariati, a nome della stragrande maggioranza dei Cariatesi, poniamo la seguente domanda: quando pensa di liberare Cariati della sua insipiente quanto dannosa presenza a Palazzo Venneri?
Le chiediamo ancora: è in grado di capire che Il quadro politico che lei gestisce è a dir poco sconcertante se paragonato alle condizioni in cui versa Cariati? E’ consapevole, inoltre, che la sua maggioranza di governo è semplicemente e catastroficamente scandalosa?
Se si dimettesse e togliesse il disturbo, un Commissario prefettizio, ritenuto in un paese normale una iattura, sarebbe addirittura meglio del suo manipolo di incompetenti o meglio di amministratori in “dalle voci bianche”, incollati alla poltrona col solo fine di perseguire interessi, che niente hanno a che fare con lo spirito di servizio che la politica e il ruolo istituzionale impone loro!
Lei, Sindaco, percepisce uno lauto stipendio, pagato dai CARIATESI, ma nessuna pianificazione programmatica a breve, medio e lungo termine in nessun settore di competenza della pubblica amministrazione ha saputo mettere in campo; scandalose e poco chiare sono, poi, le commistioni tra interessi pubblici e privati (“l’affaire del mercato ittico”), la società S.O.G.E.F.I.L., da Lei fortemente imposta, la chiusura dell’Ospedale, etc.
Abbiamo citato, per mera carità cristiana, considerata la settimana Santa, solo gli esempi più clamorosi del suo FALLIMENTO!
E ancora, come se non bastasse, ha messo in piedi, questa volta con superlativa “Cencelliana” ingegneria pseudo-politica una spudorata pratica di governo clientelare e nepotistica che va dalle privatizzazioni o appropriazioni di spazi pubblici, agli sprechi e ai buchi di bilancio, agli incarichi a parenti ed amici…mentre perde finanziamenti già stanziati dalla Regione Calabria di milioni di euro per le opere pubbliche, per incapacità o inadiempenze. La nostra Città sembra terremotata con strade comunali piene di buche, disseminate di immondizia e di erbacce.
Di questo e non solo di questo, il signor Filippo Giovanni deve rispondere direttamente ai cittadini che sono allo stato semplicemente incazzati. A questo fallimentare Sindaco vanno ascritti con uguale indignazione, visti i risultati, i signori Assessori che puntualmente percepiscono le indennità di carica, i consiglieri Comunali di maggioranza complici del malaffare, alcuni dirigenti di “alcuni uffici” tanto chiacchierati per difetto di trasparenza, oltre ai molti cortigiani “magnaccioni” che continuano avidamente ad abbuffarsi, col beneplacito degli attuali padroni di Palazzo Venneri .
Lei Sindaco ha avuto la forza di trasformare il Palazzo di Città nel mercato delle vacche: non si capisce più chi rappresenta cosa, chi arriva prima nelle stanze del potere dà ordini, decide, urla, si scontra con colleghi amministratori, funzionari, cittadini esasperati…insomma un mercato! Lei Sindaco non si accorge di essere diventato il simbolo della malattia morale della politica locale e di aver perso ogni contatto con la realtà che la circonda.
La Cosa pubblica è dei Cariatesi, non certo Sua o di chi come Lei, sig. Filippo Giovanni, fa politica sapendo di rovinare una comunità!
Osserviamo, con forte rincrescimento, come a Cariati, il decadimento sociale, culturale, economico e morale, mai come in questo momento, è perfettamente incarnato da questo Signore che, per delirio d’onnipotenza, nonostante la sua manifesta incapacità gestionale, si accanisce a voler svolgere un compito (troppo) più grande di lui.
Benedetto Croce diceva che ”un politico onesto, è un politico capace”!
In maniera disinteressata, in occasione della Santa Pasqua, Le consigliamo, unitamente alla sua band della tarantella, di rileggersi B. Croce, , nel mentre, nascosto in un gigantesco uovo di Pavone, il piumato a Lei molto familiare, libera Cariati, andando a ……….?
La Redazione

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