SO.GE.FI.L – Clamoroso altro che cantonata il Ponte mette a disposizione inoppugnabili documenti che sbuggiardano l’API sulla posizione del consigliere Rizzo


Il Ponte non è abituato a distribuire falsità, veleni, a inventare notizie” l’API e qualche sonatore stonato di “Lira” ci venga a smentire alla luce di questi documenti



Cariati - Amici navigatori, ricordate queste affermazioni dell’API?
“Di nuovo, il direttore anonimo Leonardo RIZZO, inventa e distribuisce falsità su conto dell’Api e sui suoi referenti locali. Siamo all’ennesima cantonata presa dall’animatore del sito “Il Ponte”, miniera quotidiana di non-notizie, dispensatore di veleni, inquinatore della serenità sociale e pozzo di pettegolezzi mediocri quanto volgari. Nel merito della nuova errata informazione diffusa, l’API smentisce categoricamente ricostruzioni ed allusioni, respingendo al mittente toni e commenti che qualificano pessimamente l’autore, come accade esattamente da quando questo signore ha pensato di fare informazione locale. Si fa erroneo riferimento alla Sogefil, collegandola al comportamento politico del consigliere Cataldo RIZZO il quale, però, risulta licenziato da tempo, da una società (LT Service) diversa dalla Sogefil.
Il suonatore di “Lira” o “eurostar”, gli apini ed i vesponi, si dovrebbero mettere davanti allo specchio e….. piangere dalla vergogna per le continue bugie che hanno detto e che continuano a dire alle spalle degli ignari cittadini
La Provvidenza Divina è immensa. Alla fine la verità e la giustizia trionfano sempre.
Amici lettori vi prego di leggere attentamente quello che abbiamo scoperto:
Il fatto che sistematicamente qualcuno ci aggredisce con calunnie e menzogne non fa venir meno il nostro impegno nella ricerca della verità e lottare perché sia portata a conoscenza dei nostri navigatori e del pubblico. Anche in questa vicenda abbiamo dovuto incassare ogni sorta di invettive, offese e calunnie, che comunque sono destituite di ogni fondamento e veridicità e il tempo in questo è veramente galantuomo.
Ci riferiamo al comunicato stampa n. 1 del 16 febbraio 2012 con cui l’API , nel mentre ce ne consegna di tutti i colori, si affanna a costruire un alibi al Consigliere Comunale Cataldo RIZZO, che per la verità non aveva alcun bisogno di giustificarsi di alcunchè, perché mai accusato di qualcosa.
Eppure il comunicato stampa dell’API, pur di denigrare il nostro sito web e il suo direttore, inventa affermazioni che sono l’esatto contrario della realtà e della verità.
L’API afferma che il consigliere Cataldo Rizzo non ha alcun collegamento con la Sogefil e si scrive testualmente che lo stesso consigliere “risulta licenziato da tempo, da una società (LT Service) diversa dalla SOGEFIL” .
La società LT Service è veramente cosa diversa dalla Sogefil ?
Nient’affatto, perché la Società LT Service fa parte del gruppo SOGEFIL, come si potrà verificare con un semplice accesso al sito web della Sogefil (www.sogefil.it), ma c’ è di più:
la LT Service s.r.l. è azionista proprietaria di quote pari a € 8.788.512,00 su un capitale sociale della Sogefil spa di € 10.257.048,00.
Si può onestamente dire che la società LT Service è cosa diversa da Sogefil?
Il consigliere Cataldo Rizzo, risulta veramente licenziato da tempo ?
Tranne ad essere ingannati da una coincidenza di omonimia, il nominativo di Cataldo Rizzo risulta incluso nell’elenco dei dipendenti della LT Service assunto a tempo indeterminato per il quale è stato chiesto ed ottenuto con decreto regionale il collocamento in cassa integrazione per il periodo 1.1.2011 – 31.12.2011.
E allora prima di attribuirci del bugiardo, gli amici dell’Api farebbero cosa dignitosa chiedendo scusa non a noi , ma ai tanti navigatori e amici che hanno diritto di conoscere la verità, verità che non può essere manipolata o falsata per una presunta difesa d’ufficio di cui proprio non c’era alcun bisogno, perché come abbiamo detto, Cataldo Rizzo non è stato mai accusato di alcunchè.
Siamo in un paese che non è così grande da ignorare le parentele dei consiglieri comunali con esponenti o componenti di società che svolgono un servizio od effettuano un lavoro per conto del Comune, e nel caso di specie il servizio di riscossione dei tributi effettuato dalla Sogefil. Non è un mistero che non solo Cataldo Rizzo è congiunto di esponenti della Sogefil o se si preferisce di importante azionista della stessa, ma nella maggioranza c’è un altro consigliere, l’ assessore Giuseppe DONNICI, che è legato da parentela con esponenti della Sogefil.
Niente di strano in tutto questo, ma non riusciamo proprio a capire dove si vuole approdare col decreto emesso dal Sindaco di Cariati in data 19/12/2011 n. 20/2011 che conferisce al consigliere Comunale Cataldo Rizzo, “l’incarico di svolgere attività di istruzione, studio e proposte per le politiche e problematiche dei tributi ….”
Trattandosi di tributi comunali, era proprio il caso di coinvolgere il Consigliere Cataldo Rizzo in un settore delle attività comunali dove per l’appunto opera una società con persone congiunte dello stesso?
In simile contesto possiamo avere il diritto come cittadini di pretendere che i rapporti con le ditte o società appaltatrici di servizi comunali siano trasparenti al massimo e imparziali ?
Purtroppo sembra che così non è stato, se è vero come è vero che solo a distanza di circa tre anni, sotto il martellamento continuo dei consiglieri di opposizione e del nostro sito, si è giunti a iniziare una procedura per la rescissione del contratto per gravi inadempienze della Sogefil, procedura che peraltro a noi non sembra quella indicata dalla legge e perciò impropria.
In materia di contabilità pubblica l’unica giurisdizione possibile, è la corte dei conti, previa informativa da parte del Comune, anche per ristoro conseguente a inadempienze dell’agente contabile, proprio come nel nostro caso. Fino ad ora non ci risulta che l’Amministrazione Comunale abbia data la dovuta informativa alla magistratura contabile, con grave pregiudizio per il recupero delle somme di spettanza del Comune.
Noi siamo qui a vigilare e a riscontrare, documenti alla mano, che siano tutelati realmente gli interessi del Comune e siano recuperati per intero i soldi che i cittadini hanno versato.
Lo faremo noi dall’esterno, anche attraverso il nostro sito web, perché non ci convince l’azione portata avanti dall’Amministrazione comunale, se è vero come affermato dal Revisore dei conti, che il Comune non può rivalersi neppure sulla cauzione-fideiussoria perché non opportunamente rinnovata da parte della Sogefil, nel totale silenzio dell’Amministrazione Comunale, nonostante il Revisore dei conti, dr. Cataldo Fortino, lo avesse da più tempo segnalato al Sindaco e all’assessore al bilancio.
Altro che chiacchiere, cari amici dell’API. Guardate bene le carte prima di parlare e ancor più prima di calunniare e dileggiare chi, con grande spirito di sacrificio, si documenta con scrupolo certosino prima di informare i lettori e rendere altresì un servizio all’intera cittadinanza.

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