Sogefil e Comune sono giunti al capolinea con due obiettivi: il dissesto amministrativo dell’Ente e la società concessionaria che ha incassato le somme versate dai cittadini, ma non le riversate al Comune
Si aspetta la delibera della Giunta comunale per licenziare la SO.GE.FI.L.
Cariati - Tanto tuonò che piovve!
I fulmini e tuoni sono stati tanti, lanciati dai Consiglieri di opposizione che hanno capito da tempo il fallimento di affidare all’esterno la riscossione dei tributi ed entrate comunali. Sembra che il rapporto tra il Comune e la SO.GE.FI.L. sia giunto al capolinea. Una fine ingloriosa di alcuni equilibri politici falliti miseramente e, come al solito a pagare è sempre il solito Pantalone.
Per la verità, anche l’attuale maggioranza, durante la campagna elettorale della scorsa primavera, aveva assunto solennemente l’impegno di licenziare la SOGEFIL, ma evidentemente gli equilibri interni della nuova maggioranza non hanno consentito l’allontanamento della Sogefil, sicchè tutto è rimasto come prima. Anzi più di prima, proprio come dice la vecchia canzone “Come prima, più di prima t’amerò…….” Ricordiamo la strenua difesa dell’assessore al bilancio, fatta in consiglio comunale nei confronti della SO.GE.FI.L.
E così la Sogefil si è attivata con accanimento para-scientifico maniacale a spremere sempre di più i cittadini prima con le cartelle pazze, poi con quelle fantasma e ancora con quelle di Carnevale. Ricordate per esempio la cartella ICI inviata ai vecchi proprietari del Comune, non più tali sin dal lontano 1986, la cui circostanza non poteva sfuggire al Comune per essere lo stesso Comune proprietario del palazzo dove è ubicata la sede centrale e gli uffici in Piazza F. Friozzi.
A scanso di equivoci precisiamo subito che le tasse devono essere pagate, ma aggiungiamo anche che la pretesa tributaria deve rispettare sia nella forma che nella sostanza tutti i presupposti voluti dalla legge. E a quanto pare sembra che così non sia, almeno per tantissimi casi che non trovano alcuna giustificazione, neppure minima, per fondare la pretesa di pagamento.
Da qui la legittima e civile reazione dei cittadini, non con armi e bastoni, ma con gli strumenti previsti dalla legge, cioè con i ricorsi avverso gli avvisi di pagamento.
A fronte di questi ricorsi il cittadino si aspetta una risposta del Comune, l’unico legittimato a rispondere in quanto ente impositore. Si potrà rispondere si o no, ma una risposta è doverosa. Invece neppure quella.
Ma la cosa non finisce qui, perché la Sogefil , quale concessionaria del servizio di riscossione dei tributi comunali, incassa le somme versate dai cittadini, ma non le riversa al Comune come stabilito nel contratto, né presenta al Comune la documentazione del rendiconto degli incassi.
Ebbene queste circostanze segnalate dal Revisore dei conti dr. Cataldo Fortino, nel mentre hanno lasciato indifferenti i membri della maggioranza, hanno invece scatenato le giuste reazioni della minoranza che con varie iniziative, anche a mezzo del nostro sito web, ha stretto alle corde la maggioranza sullo spinoso problema.
Nasce così l’incarico affidato dalla Giunta a due legali di Cosenza per tutelare gli interessi del Comune. Anche qui la minoranza ha manifestato dubbi e perplessità, perché l’unica azione da seguire è quella di dare alla Procura Regionale della Corte dei conti la formale comunicazione della mancata resa dei conti da parte della Sogefil, così come peraltro ha chiesto il Revisore dei conti nella relazione scritta allegata al conto consuntivo esercizio 2010 approvato con delibera consiliare del 4 agosto 2011.
La maggioranza invece segue una strada tutta sua della quale si assumerà ogni responsabilità, perché tutti i nodi vengono al pettine.
E’ di questi giorni la notizia secondo la quale si vorrebbe sciogliere il contratto con la Sogefil.
Subito qualche tifoso, o convertito tale, non perde l’occasione e parte sparato per sostenere la candidatura di Equitalia. Si sbatte la porta e forse i pugni. Auguriamoci che la vecchia cinta muraria possa respingere gli assalti dei Saraceni e di altri invasori che certamente non giovano alla crescita civile del nostro paese.
Una cosa del genere, a parte il contenzioso, aprirebbe una fase veramente buia e pericolosa per il nostro Comune. Non dobbiamo dimenticare che nel 2009 l’Amministrazione comunale ha smantellato l’ufficio tributi del Comune e ha consegnato tutta la documentazione alla Sogefil, spogliandosi di tutte le banche-dati che con tanta fatica erano state costruite negli anni passati. Verrà il Comune in possesso di quelle banche-dati aggiornate allo stato attuale ?
Ammesso che ci siano stati gli aggiornamenti, cosa del tutto improbabile come peraltro risulta dalla cartelle pazze, fantasma e di Carnevale.
Noi manifestiamo tutte le nostre perplessità e ci poniamo una sola domanda :
Se è vero, come peraltro scritto e affermato dal Revisore dei Conti, che Sogefil non ha presentato la resa dei conti dal luglio 2009 al 31 dicembre 2011, quale certezza si può avere in ordine al giusto riversamento nella Tesoreria comunale delle somme incassate da Sogefil per conto del Comune?
Insomma, per dirla in breve, i soldi pagati dai cittadini e incassati da Sogefil dove sono andati ?