LA CENSURA - Il presidente del Consiglio comunale Leonardo Trento, impedisce al reporter del Ponteonline di scattare alcune foto del civico consesso - non sottomissione? No foto
Calpestato il diritto di cronaca e, soprattutto, l’art. 21 della Costituzione
Cariati - “Non condivido ciò che dici, ma sarei disposto a dare la vita affinché tu possa dirlo”, così il filosofo François-Marie Arouet, più noto con lo pseudonimo di Voltaire. Certamente il grande scrittore francese si sarà rivoltato nella tomba quando ad un inviato de “Il Ponteonline” è stato impedito di seguire i lavori del consiglio Comunale e di scattate qualche fotografia del civico consesso.
La cosa ha dell’incredibile e suona come un grave attentato alla libertà di stampa. Ma siamo a Cariati, un paesino splendido dal punto di vista paesaggistico, amministrato, per mera disgrazia, da un gruppo di politicanti piccoli piccoli che da tempo calpestano, impunemente, i più elementari diritti dei cittadini; figuriamoci cosa importi loro l’art. 21 della costituzione. Costoro per arroganza e prepotenza non finiranno mai di stupire!
Leonardo Rizzo junior, nonostante il freddo pungente, la sera del 7 febbraio, armato della sua digitale seguiva, nell’aula consiliare, i vari interventi dei singoli consiglieri e intendeva recuperare qualche immagine fotografica. Un solerte Vigile, presente ai lavori gli ha fatto osservare che a “Lui” era impedito l’uso della macchina fotografica. La perplessità del nostro reporter, manifestata immediatamente ai presenti, non ha scomposto più di tanto i Signori della maggioranza che evidentemente avevano ordinato il diktat.
Al signor Presidente del Consiglio ricordiamo che Il diritto di informazione ha il suo fondamento nella libertà di manifestazione del pensiero, nella libertà di comunicazione, e non può, quindi, essere considerato come se si trattasse di un interesse prevalentemente del giornalista. La sua ragione, ma questo forse è difficile da digerire per Lei e i suoi del Comitato, si trova piuttosto nel diritto di sapere dei cittadini, nella trasparenza che deve caratterizzare ogni sistema democratico. Il suo comportamento, signor Leonardo Trento, è sinceramente patetico oltre che istrionico: impedisce alla stampa libera di fare il proprio mestiere, a costo zero, mentre paga oltre 12.000 euro all’informatore del Palazzo che ogni giorno si affanna, sul modello della vecchia pravda, di far sapere la sua di verità!
La tentazione censoria, che vi anima nel voler impedire l’accesso alle informazioni che possono rendere più agevole il controllo dei cittadini sull’uso del pubblico denaro e su chi è investito di responsabilità rilevanti, ci preoccupa non poco.
Siamo di fronte – amici lettori - ad una vera e propria emergenza nella quale si determinano situazioni e si ripetono episodi di grave limitazione per quei giornalisti, cronisti, reporter non allineati al devastante progetto politico messo in piedi dai Signori che stanno affossando Cariati.
La Redazione