'NDRANGHETA: FALSI CERTIFICATI, IN CARCERE FIGLIO E MOGLIE BOSS
(AGI) - Roma, 20 gen. - False perizie mediche per far evitare il carcere ai boss. I carabinieri del Ros e del comando provinciale di Reggio Calabria stanno eseguendo un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di sei indagati per concorso in falsa attestazione in atti destinati all'autorita' giudiziaria e falsita' ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, aggravati dalle finalita' mafiose. Al centro dell'indagine, i rapporti tra la cosca Pelle di San Luca e medici della usl di Locri e di una casa di cura privata calabrese, finalizzati a evitare il carcere agli affiliati. Accertato, in particolare, il rilascio al capo cosca Giuseppe Pelle di certificazioni sanitarie diagnosticanti false patologie neuropsichiatriche, ritenute incompatibili con il regime detentivo.
lle. Medici e cliniche sarebbero coinvolti in un giro di false certificazioni a favore del capocoscaCi sono anche due medici ed un avvocato, oltre allo stesso boss e ad alcuni congiunti, fra i destinatari dei provvedimenti emessi dalla magistratura nell'ambito dell'operazione "Reale-Ippocrate" su presunto rilascio di perizie di favore a beneficio del capoclan della 'ndrangheta Giuseppe Pelle. Quella odierna prende il nome dalla prima operazione "Reale" del 2010, nel corso della quale venne arrestato proprio il boss Pelle. I due medici arrestati riesiederebbero a Bianco e Cosenza; l'avvocato coinvolto sarebbe anche cosentino.