Mentre il sindaco di Cariati continua a sognare, il Comune sprofonda nel baratro economico
Cariati - Sono anni che diciamo cheil sindaco di Cariati e la sua “troupe” raccontano bugie.
Pur di stare incollati alla poltrona farebbero di tutto anche le carte false.
Nell’ultimo Consiglio comunale si è superato.
Ha presentato un “libro di sogni” certo che i cariatesi sono smemorati e non ricordano.
Tutte quelle opere che ha elencato e che dovrebbe realizzare nel 2012 non sono altro che quelli elencate all’inizio della sua prima legislatura.
Per chi ricorda è facile paragonare le dichiarazione del primo cittadino di Cariati alle vacche di Fanfani, quando, questi, era Ministro dell’Agricoltura negli anni 60/70.
Sostanzialmente pur di far credere ai calabresi che avrebbe incrementato il settore agricolo in Calabria ogni qual volta si spostava in una zono portava con se delle mucche dicendo “queste mucche solleveranno l’agricoltura”.
Il problema che le mucche, sia quando si recava in Sila, sia nella Sibaritide, sia nel regino erano sempre le stesse.
Così sta facendo il sindaco di Cariati, ad ogni consiglio di fine anno, presenta sempre le stesse opere che non vengono mai realizzate.
Nella sua ultima performance, addirittura ha fatto credere che il Comune non ha problemi economici e presto ritornerà ad essere un Comune economicamente importante.
Non la pensa così la minoranza che, non solo non crede al “libro dei sogni” del sindaco, ma ha presentato una serie di atti, dove si evince chiaramente che la situazione è catastrofica.
Di seguito pubblichiamo questi atti
Consiglio Comunale di Cariati del 27/12/2011
DICHIARAZIONE DI VOTO: DELIBERAZIONE DELLA CORTE DEI CONTI – SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LA CALABRIA – N. 526/2011
PATTO DI STABILITA’ 2010 FALSATO
In sede di approvazione del Conto Consuntivo 2010 (avvenuta, come è orami reiterata consuetudine nell’Ente Comunale cariatese, in ritardo e precisamente nell’ Agosto 2011), quindi ad esercizio chiuso, il Consiglio Comunale, a maggioranza, ha modificato il bilancio 2010, senza alcuna rituale variazione (peraltro di competenza dell’ Organo Consiliare Comunale) ed in palese violazione delle disposizioni dell’art. 175 del TUEL. Con tale sconsiderata modifica:
Lo stanziamento in entrata per ICI di competenza (anno 2010) da € 931.688,63
È stato aumentato a ………… 1.336.654,18
Per tale entrata risulta:
Riscosse nell’anno 2010 ……………………………………………………… € 349.750,11
Restano da riscuotere e quindi riportate a residui ………………………………… € 986.904,07
Nel corso dell’anno 2011 , in conto di detti residui, sono stati riscossi …. € 128.666,17
Restano ancora da incassare ……………………………………………………… € 858.237,90
Lo stanziamento per ICI 2010 è stato incrementato con una “fantomatica” ICI VIOLAZIONE ANNO 2005 pari ad ………………………………………………………€ 404.965,55 (come da stralci dei capitoli di bilancio 2011 e 2010 di cui all’Allegato n.1)
Di tale ICI Violazione anno 2005 (riportata nelle entrate del conto 2010), allo stato attuale, NON E’ STATO INCASSATO neppure UN CENTESIMO DI EURO.
La irrituale “manomissione” e gonfiamento dello stanziamento ICI nel bilancio 2010 relativa all’anno 2005 non trova alcuna giustificazione, né è supportato da alcuna valida documentazione giuscontabile (si veda Determina n.68 del 31/12/2010 di cui all’Allegato n.2).
L’ICI violazione per anni precedenti al 2010 risulta mantenuta nel conto di bilancio 2010 con un importo di € 1.992.769,94 ( oltre quello di € 404.965,55 per l’anno 2005 ).
Di tali importi sono stati riscossi solo pochi spiccioli e nulla lascia intravedere alcuna possibilità di migliore fortuna per il futuro, stante la totale apatia ed abulia di questa Amministrazione restia ad ogni forma di contrasto e recupero dell’evasione dei tributi ed entrate comunali.
Ciò si evince in modo più evidente dall’esame dei residui attivi approvato con determina n. 25 del 14/6/2011(di cui all’Allegato n.5), e riportati nel conto di bilancio 2010, dove si può constatare che viene mantenuto un residuo attivo per ICI 2003 di € 452.479,80 . Allo stato è spirato ogni termine per l’accertamento di tale tributo e da un’accurata ricognizione delle riscossioni in conto dello stesso, risultano solo pochi spiccioli, lontano anni luce da una significativa realizzazione di quell’entrata.
LA VERA RAGIONE DELLA “MANOMISSIONE” DEL BILANCIO CONSUNTIVO 2010 CONSISTE NELLA NECESSITA’ DI AUMENTARE LE ENTRATE, ANCHE SE IN MANIERA ARTATA E FITTIZIA, AL SOLO SCOPO DI DIMOSTRARE, CON LA PRESCRITTA CERTIFICAZIONE, IL RISPETTO DEL PATTO DI STABILITA’ 2010 CHE DIVERSAMENTE NON POTEVA ESSERE RISPETTATO, EVITANDO COSI’ LE SANZIONI DI LEGGE PER IL MANCATO RISPETTO DEL PATTO DI STABILITA’ (si veda Certificazione del Rispetto del Patto di Stabilità Interno anno 2010 di cui all’Allegato n.3).
Il residuo attivo, artificiosamente gonfiato, inoltre ha determinato un avanzo (non veritiero) di amministrazione esercizio 2010 nell’importo di € 426.809,57
Una quota di tale avanzo, nell’ammontare di € 250.000,00, pur non essendo stato effettivamente realizzato, né mai potrà esserlo, è stato utilizzato per impinguare spese correnti del bilancio di previsione 2011, mentre i debiti fuori bilancio riconosciuti con delibera CC n. 47/2011 del 29/9/2011, nell’ammontare di € 1.255.274,54 , sono stati differiti (in palese contrasto con quanto previsto dall’art. 194 del TUEL) per metà al bilancio 2012 e metà a quello del 2013.
Dei sopra indicati debiti Fuori Bilancio, la maggior parte ed in particolare quelli riferibili alle Cartelle di Pagamento n.034 2010 00277178 42 e la n. 034 2010 00451385 60 (di cui agli allegati n.6 e n.7), riguardanti il “Commissario di Governo – Tariffa Servizio Smaltimento Rifiuti” per gli anni 2008 e 2009, oltre ad essere parte di un atto di pignoramento dei crediti verso terzi, notificato al Comune in data 10/06/2011 per € 890.601,29, non risulta essere stata totalmente inscritta (in nessuna voce di spesa del Rendiconto 2010 ed anche degli anni passati) in bilancio nè al 31/12/2008, nè al 31/12/2009, né tantomento al 31/12/2010. Si è, pertanto in presenza di un evidente e consistente “Debito Fuori Bilancio”, volutamente non riconosciuto nel corso dell’anno 2010 che, sottostimando la parte relativa alle Spese di Bilancio, ha contribuito nell’alterazione del rispetto del “Patto di Stabilità 2010”, oltre che all’alterazione del rispetto degli Equilibri di Bilancio e della reale quantificazione del Risultato di Amministrazione del 2010.
Il Rendiconto di Bilancio 2010 (non il linea con un effettivo Rispetto del Patto di Stabilità Interno anno 2010), anche per tutto quanto scritto in precedenza, nella realtà sarebbe caratterizzato da un cospicuo DISAVANZO DI AMMINISTRAZIONE, incidente in maniera negativa anche sul Bilancio Preventivo 2011.
ASSESTAMENTO DI BILANCIO 2011 CON ENTRATE FITTIZIE
Con delibera CC n. 50 del 30/11/2011 è stato approvato l’assestamento di bilancio 2011 e il riconoscimento di altri debiti fuori bilancio per € 11.059,98 oltre quelli (€ 1.255.274,54) riconosciuti nella precedente seduta del 29/9/2011 (delibera CC n. 47/2011).
Anche qui il Revisore dei conti ha espresso parere NEGATIVO al riconoscimento dei maggiori oneri per spese legali e giudiziarie, parere anche questa volta rimasto disatteso dalla maggioranza consiliare.
Ma quello che preme evidenziare in merito alla delibera CC n. 50/2011 relativa all’assestamento di bilancio, consiste nel fatto che ancora una volta, come già in sede di approvazione del conto 2010, si “GONFIANO” le entrate per ICI evasione anni 2006-2007 , scrivendo in bilancio una nuova voce :
1010010 - ICI /Imposta Comunale sugli Immobili
00034.004.0 ICI EVASIONE ANNI 2006 E 2007
Stanziamento attuale ……………………………………………………………………….. € 0,0
Variazione positiva ( MAGGIORE ENTRATA) ……………………………………… € 298.449,15
Nuovo stanziamento …………………………………………………………………………… € 298.449,15
Viene istituita nel bilancio di previsione 2011 una nuova voce in entrata per ICI EVASIONE 2006 e 2007, DIMENTICANDO CHE TRA I RESIDUI ATTIVI PER ICI 2006 e 2007 risultante dal conto di bilancio 2010 esistono stanziamenti pari a :
ICI ANNO 2006 ………………………………….€ 212.453,45
ICI ANNO 2007 ………………………………………………………………………………… 472.644,85
Che aggiunti al nuovo stanziamento in bilancio 2011 pari a………………….. 298.449,15
AMMONTANO a……………………………………………………………………………………983.547,45
Quali sono gli elementi posti a giustificazione di una simile entrata ?
NESSUNO !!!! Neppure l’ombra di un avviso di liquidazione o di accertamento.
Da una puntuale e accurata ricognizione delle riscossioni per ICI anni pregressi , nel corso del 2011 , troviamo solo pochi spiccioli che rimarcano in modo macroscopico l’abissale saldo negativo nella riscossione del tributo, che non potrà mai essere ripianato, grazie soprattutto a una condotta assolutamente negligente ed omissiva in materia di recupero della evasione fiscale da parte dell’Amministrazione Comunale dell’attuale e della precedente consiliatura
PAREGGIO/EQUILIBRIO DI BILANCIO 2011 CON FONDI INESISTENTI
Il bilancio di previsione esercizio 2011 fonda il pareggio e l’equilibrio su entrate fittizie e inesistenti, o comunque artefatte e gonfiate al solo scopo di dimostrare un pareggio sulla carta, che nella sostanza e nella realtà non esiste.
Uno di questi artifizi si può rinvenire nella variazione di bilancio 2011 effettuata con la delibera cc n. 47 del 29/9/2011 con cui sono state impinguate spese correnti coperte in entrata con l’utilizzo di parte dell’avanzo di amministrazione 2010 pari a € 250.000,00 ( il totale dell’avanzo di amministrazione conto 2010 ammonta a € 426.809,57)
L’avanzo di amministrazione del conto 2010 non potrà essere mai realizzato, perché tra le componenti attive che lo determinano ci sono somme inesistenti che non potranno essere mai riscosse .
Una di queste è la seguente :
Elenco dei residui attivi approvato con determina n. 25 del 14/6/2011 e riportati nel conto consuntivo 2010 risulta in :
Entrate per
-assunzione di mutui per opere pubbliche al 31.12.2007………….…… € 438.462,54
Dal Report della Cassa ddpp, per credito residuo da erogare in
favore del Comune per n. 42 mutui in essere a tutto il 2008 risulta
un credito di ……………………………………………………………………………… € 107.538,88
La differenza tra il residuo attivo iscritto in bilancio (€ 438.462,54) e l’importo effettivamente dovuto dalla Cassa ddpp (€ 107.538,88) è chiaramente una entrata inesistente che non sarà mai realizzata.
Tuttavia quella somma (pari ad € 330.923,66 )che non sarà mai realizzata contribuisce a determinare l’avanzo di amministrazione del conto 2010 utilizzato in buona parte (€ 250.000,00) per finanziare spese correnti del bilancio di previsione 2011.
DANNO ERARIALE
Con la delibera CC n. 47/2011 del 29/9/2011 , sono stati riconosciuti debiti fuori bilancio su pignoramento Equitalia E.Tr. Spa notificato al Comune in data 25.5.2011 per l’importo di € 1.478.479,46.
Il pignoramento fa seguito a regolari cartelle esattoriali , quasi tutte notificate al Comune nell’anno 2009 (n. 3 cartelle) e 2010 (n.6 cartelle), rimaste inevase e non pagate e neppure riconosciute come debiti fuori bilancio nell’anno 2009 o 2010 , pur se note al Comune in epoca precedente al 2011.
Un tempestivo pagamento e/o riconoscimento di quei debiti avrebbe evitato il successivo pignoramento a carico dell’Ente, che ha comportato ulteriore aggravio di oneri e spese per circa € 400.000,00.
A proposito di questo ulteriore aggravio bene ha fatto il Revisore dei Conti che ha manifestato parere contrario al riconoscimento a carico dell’ente.
Parere che è stato disatteso dalla maggioranza consiliare , che, con delibera CC 47 del 29/9/2011 ha egualmente riconosciuto e liquidato in favore di Equitalia l’intero importo, comprensivo delle sanzioni e oneri aggiuntivi posti tutti a carico del Comune.
Vedi relazione del Servizio Finanziario e pareri del Revisore dei conti per ogni singolo debito allegati alla delibera CC n. 47 del 29/9/2011.
ANTICIPAZIONI DI TESORERIA
Dalle periodiche verifiche di cassa effettuate dal Revisore dei conti, in tutte, figura una consistente anticipazione di tesoreria mai ripianata e che si protrae ormai da anni.
I verbali del Revisore dei Conti e, in maniera più dettagliata, gli estratti della Banca- Tesoreria Comunale relativi al conto n. 643 006 063284-40 in euro C/Anticipazioni Tesor.Ricev. Presso Cariati, evidenziano la cronica anticipazione di tesoreria in misura consistente e alle volte oltre il limite massimo consentito dalla legge (art. 222 T.U. 267/2000).
Alla anticipazione di tesoreria devono essere sommate le entrate a specifica destinazione utilizzate, in termini di cassa, per il finanziamento di spese correnti, come prevede l’art. 195 del T.U. 267/2000 .
Dal combinato disposto dei due articoli di legge (artt. 195 e 222) si evince chiaramente che il tetto massimo dell’anticipazione di tesoreria viene sistematicamente sforato con violazione della normativa e addebito dei maggiori interessi passivi a carico del Comune.
La ricognizione delle entrate a specifica destinazione può agevolmente ricavarsi da un esame delle reversali di cassa nelle quali è indicata la ragione e la causale di quelle entrate.
ATTI DI PIGNORAMENTO A CARICO DEL COMUNE
In questi ultimi tempi il metodo più frequente di pagamento dei creditori del Comune di Cariati avviene a mezzo di atti di ingiunzione e successivi pignoramenti presso la Tesoreria Comunale.
A nulla vale la riserva di legge prevista a favore del Comune in ordine alla impignorabilità delle somme destinate ai fini indicati alle lettere a) b) e c) del comma 2 dell’art. 159 del T.U. 267/2000, perché la detta impignorabilità non opera qualora, dopo l’adozione della Giunta Comunale della deliberazione semestrale di preventiva quantificazione degli importi delle somme destinate alle suddette finalità e la notificazione di essa al Tesoriere del Comune, siano emessi mandati a titoli diversi da quelli vincolati, senza seguire l’ordine cronologico delle fatture così come pervenute per il pagamento o, se non è prescritta fattura, delle deliberazioni di impegno da parte dell’ente stesso.
In tal senso la Corte Costituzionale con la sentenza 18 giugno 2003, n.211 .
E’ di dominio pubblico qui nel nostro Comune l’esistenza di “corsie preferenziali” per i pagamenti che, purtroppo fanno saltare quell’ordine cronologico voluto dalla normativa e con essa il beneficio a favore del Comune.
Il fenomeno non è passato inosservato ai legali dei creditori del Comune, che , in sede di contenzioso, hanno invocato il responso della Corte Costituzionale, facendo venir meno quel privilegio riservato dal legislatore a vantaggio dei Comuni.
E’ altrettanto cosa nota che non solo i Consiglieri di opposizione hanno richiesto l’istituzione di un registro di entrata delle fatture , ma anche lo stesso Revisore dei conti.
La richiesta, come tutte le altre, è rimasta inascoltata.
Da qui la corsa dei creditori del Comune all’ingiunzione e pignoramento presso le tesoreria per il pagamento delle proprie spettanze che, naturalmente, vengono aumentate delle relative spese legali ed oneri accessori, tutti a carico del nostro Comune.
I Consiglieri Comunali
Francesco COSENTINO Mario SERO Filomena GRECO Tommaso CRITELLI