Cartelle pazze: “Si fattura in maniera furbesca anche l’acqua consumata nel 2011 come se fosse stata consumata nel 2010”. Interrogazione di Francesco Cosentino (Udc-Cariati nel cuore)
Pur di fare cassa i bollettini hanno cambiato destinazione non più sul conto corrente della So.ge.fil, ma, su quello Comune di Cariati
Cariati - Il Comune ha bisogno di soldi e deve fare assolutamente cassa. I creditori bussano continuamente alla porta e incalzano con decine e decine di atti ingiuntivi che comportano aumenti di spesa a carico del Comune. Non si riesce a pagare neppure i lavori per i quali la Regione ha accreditato al Comune i relativi finanziamenti. Dove sono finiti i soldi finalizzati per il pagamento dei lavori socialmente utili e altri servizi?
Si chiede aiuto ai cittadini prima per sponsorizzare la raccolta differenziata che significa accollarsi le spese e ora si coglie l’occasione delle bollette dell’acqua per racimolare qualcosa anche con metodi non ortodossi. SI CHIEDE IL PAGAMENTO DI ACQUA NON CONSUMATA e si fattura in maniera furbesca anche l’acqua consumata nel 2011 come se fosse stata consumata nel 2010. Intanto i bollettini dell’acqua cambiano intestatario :
non più sul conto corrente della SO.GE.FI.L , ma sul conto del Comune. Perché ???
I cittadini hanno il diritto di sapere quale operazione c’è dietro questo cambiamento.
Intanto il consigliere di minoranza Francesco Cosentino, Udc Cariati nel cuore, presenta al protocollo del Comune un’interrogazione diretta al sindaco, al Revisore dei Conti,al presidente del Consiglio comunale, all’assessore al bilancio, al dirigente dell’area finanziaria e al segretario comunale, per conoscere: “– bollettazione consumi idrici anno 2010”.
“premesso che in questi giorni – si legge nell’interrogazionedi Cosentino -
stanno pervenendo ai cittadini gli avvisi di pagamento del consumo idrico relativo all’anno 2010 emessi dalla So.Ge.Fi.L. Riscossione, società incaricata dal Comune per la riscossione dei tributi ed altre entrate comunali.
Che nei prospetti indicati nei detti avvisi sono stati erroneamente contabilizzati anche i consumi di acqua effettuati nel corso dell’anno 2011, con imputazione all’anno 2010;
Che nella determinazione delle tariffe, come risultanti dai detti avvisi di pagamento, non si è tenuto conto dell’abolizione del “minimo impegnato” (canone fisso di € 42,12 per mc 108) disposto con delibera C.I.P.E. n. 52 del 4.4.2001, la quale appunto ha stabilito la totale eliminazione del “minimo impegnato” a decorrere dal 30.06.2005, e ha introdotto l’obbligo di procedere agli addebiti per fornitura di acqua solo ed esclusivamente sulla base degli effettivi consumi;
Che, in violazione della suddetta disposizione, agli utenti è stato addebitato il pagamento di € 42,12 pari mc. 108 (minimo garantito) anche se in effetti non consumati;
Che tanto costituisce una indebita percezione di somme a carico di tanti cittadini costretti a pagare un consumo di acqua superiore a quello effettivo che, peraltro, il più delle volte non è neppure potabile;
Che queste sgradevoli e vessanti situazioni, a carico dei cittadini di Cariati, si perpetrano già da tempo. Essi, infatti, sono costretti abitualmente, per il tramite della Sogefil S.p.a. (società concessionaria della riscossione tributi per il Comune di Cariati) al pagamento di somme non dovute, oltre che a subire evitabili e fastidiosi disguidi e perdite di tempo;
Che tale contesto ha generato e continua ad originare un miriade, di lagnanze e ricorsi da parte dei cittadini. Essi, in seguito alla soppressione dell’Ufficio Tributi Interno al Comune, non hanno neanche un riferimento al quale manifestare i loro reclami e le loro osservazioni ed in grado di dare risposte. I cittadini, infatti, vengono puntualmente dirottati nel locale ufficio della Sogefil che, il più delle volte, rimane chiuso e comunque con orari di ricevimento al pubblico ridotti e non corrispondenti a quelli indicati negli avvisi di pagamento inviati ai contribuenti;
Che tutto ciò dimostra l’assenza e l’incapacità dell’Amministrazione Comunale sulla problematica dei Tributi locali, la quale non ha mai voluto adottare serie ed efficaci misure di riorganizzazione degli Uffici e dei Servizi comunali e verso la lotta all’evasione tributaria (come, peraltro, in più occasioni ha rilevato la Sezione Regionale della Corte dei Conti);
Che a parere dello scrivente è necessario ricostituire nell’immediato l’Ufficio Tributi Interno al Comune.
Infine, Cosentino dopo aver esposto i fatti, chiede in modo urgente
di conoscere le ragioni di un tale abuso nella riscossione delle bollette dell’acqua per l’anno 2010; per quale ragione, inoltre, i consumi idrici effettuati nell’anno 2011 sono fatturati tra quelli dell’anno 2010, con serie implicazioni in ordine alla giusta imputazione di bilancio; che vengano presi nell’immediato efficienti ed efficaci provvedimenti in merito”.
Se le cose stanno effettivamente così, e non abbiamo motivi per mettere in dubbio la chiara interrogazione del consigliere di minoranza Francesco Cosentino, la domanda viene spontanea: Perché si continua a spennare i poveri cittadini? Perché gli amministratori non dicono la verità ai propri amministrati? Perché il presidente del consiglio comunale, i consiglieri, il sindaco e la giunta comunale non rassegnano le dimissioni? Certamente questo sarebbe la cosa più giusta da fare per dare dignità al nostro paese che non merita di essere “barattato” con l’arroganza e l’ipocrisia di chi crede di essere infallibile.