Scala Coeli, gravi accuse dei consiglieri della minoranza al sindaco e alla sua maggioranza “Ci vengono negati tutti i diritti di informazioni e della visione degli atti amministrativi”
Delle grave irregolarità è stato informato il Prefetto di Cosenza e la magistratura, Ministro della Funzione Pubblica e dell’Interno
Riceviamo e pubblichiamo
A SCALA COELI REGNA L’ILLEGALITA’
Cariati - Dopo l’ennesimo atto di arroganza politica adottato dall’amministrazione civica Scalese che persevera nel consueto atteggiamento pretestuoso ed arrogante, negando ai sottoscritti consiglieri di minoranza, Leo Adolfo, Matalone Giovanni e Russo Benedetto, il sacrosanto diritto di poter svolgere al meglio il proprio mandato elettorale, hanno deciso di informare sua eccellenza il sig. Prefetto di Cosenza oltre che la Magistratura affinchè intervengano, ciascuno per quanto di loro competenza, per consentire agli stessi di svolgere al meglio il loro mandato;
nonostante l’art. 43 del TU 267/2000 reciti al comma secondo “I consiglieri comunali e provinciali hanno diritto di ottenere dagli uffici, rispettivamente, del comune e della provincia, nonche' dalle loro aziende ed enti dipendenti, tutte le notizie e le informazioni in loro possesso, utili all'espletamento del proprio mandato…..” a Scala puntualmente tale norma viene disattesa quando ad esercitare tale diritto sono i consiglieri di minoranza;
infatti, mai si è inteso dare risposta alla richiesta dei predetti consiglieri circa il nominativo delle ditte appaltatrici dei lavori pubblici eseguiti nella passata legislatura né, tantomeno sono stati comunicati i nominativi dei tecnici progettisti e direttori dei lavori; così come non è mai stato rilasciato alcun atto in riferimento ai lavori interessanti via Aldo Moro di Scala Coeli nonché quelli di San Morello via Europa ecc.,
così come non si è voluto in alcun modo informare sull’eventuale autorizzazione o diniego della ditta Bieco Srl, in riferimento ai lavori sulla strada comunale di accesso alla discarica;
Tutto ciò accade puntualmente a Scala Coeli, nonostante tutti siano a perfetta conoscenza che il diritto di accesso dei consiglieri comunali si estende ad ogni "notizia" o "informazione" in possesso degli uffici che possa essere di utilità all'espletamento del loro mandato, ciò anche al fine di permettere di valutare con piena cognizione la correttezza e l'efficacia dell'operato dell'Amministrazione, nonché per esprimere un voto consapevole sulle questioni di competenza del Consiglio e per promuovere, anche nell'ambito del Consiglio stesso, le iniziative che spettano ai singoli rappresentanti del corpo elettorale locale.
Ma vi è di più: l’albo pretorio on line e la pubblicazione degli atti per l’amministrazione Scalese sembra essere un “optional”; infatti in tale sito non vengono pubblicati integralmente le determine per come prescrive la legge;
ed in ciò ancora si persevera nonostante tale gravissima irregolarità sia stata più volte segnalata all’attenzione del sig. sindaco, del segretario comunale, oltre che a sua ecc.za il sig. Prefetto di Cosenza, al Ministro della Funzione Pubblica e dell’Interno;
altro che i reclami dei cittadini dei comuni limitrofi, che lamentano l’assenza nelle pubblicazioni dei nomi e delle somme assegnate ai beneficiari o degli incarichi vari, a Scala Coeli addirittura non esistono gli allegati per cui è perfettamente inutile la funzione dell’albo pretorio e tutta l’attività amministrativa si svolge nel più perfetto segreto;
per non dire che ciò determina, altresì, la nullità di tutti gli atti per i quali è prevista la pubblicazione ai sensi di legge;
ciò puntualmente accade alla faccia della legalità e della trasparenza.
I consiglieri di minoranza Adolfo Leo, Giovanni Matalone, Russo Benedetto.