L’inquinamento da amianto: gli obblighi delle Pubbliche Amministrazioni, i doveri del cittadino
riceviamo, pubblichiamo, rispondiamo
La redazione ringrazia l'avv. Giuseppe Donnici per la sua attenzione nei confronti del Ponteonline.
Il problema dell'amianto è stato un problema che il nostro giornale ha affrontato in tempi non sospetti e, puntualmente, dopo le nostre inchieste, l'amministrazione ha sempre risposto che avrebbe fatto delle indagini sul territorio per risolvere e debellare il grave e dannoso problema.
Ancora oggi, sul nostro territorio esistono realtà pericolose grazie al silenzio dei nostri amministratori.Avv. Donnici, grazie ancora il nostro giornale è sempre disponibile ad ospitarla, specie quando si tratta di argomenti così attuali e di grande importanza che interessano la collettività.
Alla prossima
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Credo sia di notevole interesse pubblico, richiamare l’attenzione su di una problematica di matrice ambientale troppo spesso dimenticata, che riempie le pagine dei giornali solo allorquando se ne verificano le tragiche e purtroppo note conseguenze. L’inquinamento da amianto, è infatti una realtà tristemente conosciuta, dalla quale difficilmente ci si può dire estranei, visto il larghissimo uso che negli anni passati è stato fatto di questo materiale nelle costruzioni e nell’edilizia in genere, spinti dagli allettanti vantaggi di economicità e versatilità offerti, allora non propriamente consci della pericolosità per la salute dell’uomo.
I fatti di cronaca degli ultimi tempi, hanno infatti dimostrato quanto l’attenzione dei grandi imprenditori per l’affare e per il guadagno, possa in realtà costare ed essere distruttiva per il futuro di tanti operai e delle proprie famiglie, che di tali profitti hanno conosciuto il sol lato negativo.
Lungi dal volermi fregiare di commenti troppo facili e gratuiti, costruiti sulle tragedie di persone la cui sofferenza non posso far finta di conoscere, il mio intento era quello di sensibilizzare l’opinione della nostra cittadina sulle azioni che devono essere intraprese dai consociati al fine di tutelare la salute della collettività, nella quale sappiamo insistono numerosi fabbricati ed opere incorporanti amianto, talvolta ahimè in stato di pericolosissimo degrado.
La normativa di settore, la l. 257/1992, ha da tempo prescritto regole precise concernenti una serie di attività preordinate alla cessazione dell’impiego dell’amianto nonché allo smaltimento di quello già presente negli edifici; quest’ultimo fine, in particolare, fa venire in rilievo l’importanza della partecipazione collettiva al procedimento di bonifica, che non può essere utilmente compiuto se non attraverso il censimento dei manufatti contenenti amianto ad opera dei legittimi proprietari, cui la legge demanda la trasmissione alle competenti Aziende Sanitarie Provinciali per l’esperimento dei necessari interventi del caso. In buona sostanza, chi è dunque proprietario di immobili contenti amianto, deve permettere agli enti preposti alla tutela della salute pubblica, ovvero le A.S.P., di conoscerne l’esistenza, tramite opportuna comunicazione, affinché queste ultime possano determinare con gli enti locali, cosi come previsto dalla legge regionale n. 14 del 27/04/2011, le azioni più opportune da adottare per lo smaltimento e la bonifica dell’amianto (nell’ambito del Piano Comunale per l’Amianto e del Piano Regionale Amianto per la Calabria previsti dall’art. 3 l. cit).
L’interesse giuridico tutelato dalle norme in questione, ovvero la salvaguardia della salute pubblica e dell’ambiente, giustifica tale censimento quale attività di tipo obbligatorio, cosi come previsto dall’art. 6 della legge regionale 14/2011, la cui inosservanza determina l’applicazione di sanzioni amministrative che possono arrivare sino 5.164,57 euro, come stabilito dall’art. 9 comma III l. cit. in combinato all’art. 15 comma IV della legge 257/1992.
Invito dunque tutti, a voler prendere e far prendere attenta visione dell’ordinanza n. 13/2011 del 12 Luglio ultimo scorso, mediante la quale il Comune di Cariati, in ottemperanza alle normative citate, ha disposto il censimento e le misure di bonifica/smaltimento dell’amianto: tale documento è stato altresì pubblicato sul sito istituzionale di cui si riporta il collegamento per facilità di consultazione http://albocariati.asmenet.it/allegati.php?id_doc=12120721&sez=13&data1=12/07/2011&data2=31/12/2011.
E’ dovere civico, prima di essere un obbligo giuridico, adoperarsi al fine di tutelare la salute e l’ambiente della comunità nella quale si vive, beni questi che appartengono non allo Stato, non al Comune, non agli amministratori, bensì a tutti i cittadini. Non commetteremmo mai un’azione che possa ledere i nostri interessi privati; dunque allo stesso modo, non dovremmo mai commettere un atto lesivo di un bene non privato, ma condiviso in egual misura da tutti, di cui tutti siamo comuni e legittimi proprietari, nessuno escluso e senza alcuna distinzione. Il benessere civico ed in questo caso la salute pubblica, è una ricchezza inestimabile appartenente a tutti, che siamo chiamati a difendere per garantire condizioni di vita serene e dignitose a noi stessi ed ai nostri figli: a tutto questo non si può rinunciare.
Ringrazio per l’attenzione dedicata.
Cordialmente, Avv. Giuseppe Donnici.