Ospedale – L’opinione del Ponteonline sulla vicenda dell’ospedale non è piaciuta al coordinamento dei sindaci. La risposta del direttore


Una nota del sindaco di Terravecchia apre un dibattito che va approfondito per scoprire la verità sulla chiusura dell’ospedale di Cariati



Cariati - La nota, che pubblichiamo, quella del sindaco di Terravecchia, Mauro Santoro, nasce dopo la richiesta del Ponteonline al sindaco di poter avere in visione e pubblicare l’appello dei sindaci rivolto al Presidente della Regione e Commissario alla Sanità, Giuseppe Scopelliti. Il sindaco Santoro, ha sfruttato l’occasione per esprimere la sua opinione in merito a quanto abbiamo scritto in un nostro servizio a proposito del coordinamento dei sindaci, in particolare, sulle due problematiche l’ospedale e la discarica di Scala Coeli e che noi pubblichiamo volentieri.
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Carissimo direttore in allegato trasmetto il documento inoltrato al presidente della Regione Calabria e commissario per l'emergenza sanitaria Scopelliti.
L'appello, pubblicato sul giornale "Il Quotidiano della Calabria", è stato condiviso ed elaborato nell'incontro dello scorso 15 settembre, tenutosi in occasione del consiglio comunale di Cariati aperto anche ai sindaci del territorio.
Sinteticamente, l'obiettivo è quello di riproporre all'attenzione dell'illustre interlocutore istituzionale (Scopelliti) la necessità di un approfondimento su determinate decisioni circa la chiusura dell'ospedale
territoriale di Cariati che ha enormemente aumentato i disagi ed i disservizi per tutta la popolazione del circondario.
I sindaci non condividono assolutamente le sue opinioni espresse nell'articolo sulla "discarica di Scala Coeli", ovvero: "La latitanza politica è la vera
causa della nascita della discarica, le finte riunioni dei sindaci che hanno sempre dichiarato di impegnarsi affinchè la discarica non nascesse alla fine ha
prodotto lo stesso risultato dell’ospedale di Cariati: la discarica sta per realizzarsi, l’ospedale è chiuso. Viva la politica."
Ciò perchè non è la realtà dei fatti accaduti che avete evidenziato. Infatti i sindaci hanno lottato e continuano a lottare con spririto unitario per scongiurare la realizzazione della discarica e la chiusura dell'ospedale,
tenendo diverse e numerose - vere- riunioni.
La verità e che sino ad ora sulla problematica della discarica non abbiamo trovato un affidabile interlocutore nell'assessore regionale all'ambiente e nel commissario per l'emengenza rifiuti della Calabria. Anzi, il primo più volte sollecitato ad un incontro non ha mai risposto ed anche di fronte alle evidenti
anomalie nell'iter che ha prodotto l'autorizzazione regionale ha osservato che era una pratica gestita dal precedente assessore e su cui non intendeva
pronunciarsi. E che l'iter è poco chiaro lo dimostra il fatto che, tra l'altro, il comitato promotore ha presentato alla Procura della Repubblica di Rossano un
esposto denuncia.
Il commissario per l'emergenza rifiuti alle missive inviate dai sindaci ha risposto che la materia in questione non è di sua competenza.
Sulla questione dell'ospedale abbiamo constatato, purtroppo, che sino ad ora il presidente-commissario Scopelliti non ci ha voluto dare ascolto, tant'è che
anche autorevoli intermediazioni (vedi Arcivescovo Mons. Marcianò) non hanno sortito alcun risultato.
Appare evidente, caro direttore, che, di fronte ad interlocutori assenti o che non voglio ascoltare le buone ragioni di una consistente popolazione, è
impossibile per i sindaci tutelare gli interessi che rappresentano, non avendo, tra l'altro, nessun potere decisionale in merito alle due questioni trattate...
possiamo sono continuare a lottare e trattare qualora ciò sarà possibile.
Cordiali saluti. Mauro Santoro (Sindaco di Terravecchia).
La Redazione risponde
“Carissimo sindaco, intanto se torniamo un attimo indietro di un anno, mi sembra evidente che il coordinamento dei sindaci abbia partecipato e condiviso ogni iniziativa di chi tirava le fila della protesta (a mio modesto parere mal condotta) a Cariati e alla Regione. Il problema è che quella protesta si è rivelata fittizia: tutto è nato e finito lì e non è successo niente. Eppure avevate sotto gli occhi i provvedimenti di Scopelliti e potevate constatare che l’ospedale stava chiudendo realmente, ma quello che è trasparso agli occhi dei cittadini comuni è stata l’indifferenza totale di tutti voi sindaci. Non ci risulta che il coordinamento in questi mesi si sia adoperato, riunito o abbia insistito a testa bassa per incontrare il Presidente Scopelliti. Qualcuno dirà noi siamo stati sempre chiamati ed abbiamo sempre risposto all’appello. Quache altro potrebbe osservare , abbiamo scritto per avere un incontro e non abbiamo avuto risposta… Se il vostro impegno si riduce solo a questo mi resta ancor più la tristezza nel cuore. Non basta, doveva essere per tutti voi una priorità assoluta, capito l’andazzo avreste dovuto evitare la presunzione del muso duro ed essere un tamburello, lavorare i fianchi di Scopelliti, cercare un dialogo civile a tutti i costi e tramite ogni aggancio possibile, a maggior ragione se ritenete che siano stati favoriti degli ospedali vicini al governo regionale.
Il coordinamento dei sindaci dell’alto ionio (nella stessa nostra situazione) ha condotto la sua battaglia per salvare l’ospedale di Trebisacce, con grande umiltà cercando con ogni mezzo di aprire un rapporto privilegiato con il Presidente Scoppelliti senza mettere in moto contestazioni e grandi opposizioni istituzionali.
Mi chiedo e ti chiedo, amico sindaco, perché il Presidente Scopelliti ha ricevuto più volte la delegazione dei sindaci dell’alto ionio e, al contrario non vuol nemmeno sentire nominare quella di Cariati? Se ci sono dei perché non sarebbe stato più giusto dirlo ai cittadini, se si vuole veramente salvare l’ospedale. Non sarebbe stato il caso che qualcuno facesse un passo indietro invece di mostrare, ancora oggi, i muscoli?
Sindaco, ti sei mai chiesto perché non abbiamo mai avuto l’appoggio politico di nessun consigliere regionale? ...a prescindere dal fatto che è un gran peccato non avere in consiglio regionale ormai da tanto tempo più un interlocutore diretto del basso ionio cosentino…
Ed allora, carissimo sindaco, sbaglio se affermo che su questa problematica è stato sbagliato l’approccio, la strategia, il comportamento ed è mancata anche l’umiltà politica?
Oggi, a distanza di un anno, si torna a parlare dell’ospedale perché deve essere reso pubblico l’atto aziendale dell’ASP provinciale e si cerca ancora una volta di agitare le acque pubblicando una lettera a firma dei sindaci del territorio. Si, l’appello ci sta tutto ma, caro sindaco, non ritieni che rammentare a Scopelliti gli usi e abusi che ha fatto del piano di rientro possa trasformare l’appello in un'altra Waterloo?
Se andiamo poi sull’argomento discarica di Scala Coeli, amico sindaco, occorre stendere un velo pietoso.
Il coordinamento cittadino antidiscarica ha detto tutto quello che c’era da dire (vedi articolo in archivio del 19/09/2011) e non c’è da aggiungere altro se non ricordare che abbiamo pubblicato atti veramente compromettenti nei quali affioravano responsabilità. Anche in questo caso i sindaci interessati sapevano che era stata data l’autorizzazione, ma tutti tacevano… anche quando eravate riuniti in assemblea per discutere del problema.
Purtroppo, carissimo Mauro, mi dispiace diverti dire che molti cittadini ( e tra questi anche io) sono arrivati alla conclusione che questo comitato sia stato fallimentare proprio nelle battaglie decisive: l’ospedale per il momento è chiuso e la discarica si sta realizzando. Tutto questo per scarso peso politico e per “arroganza” istituzionale, non trovi? E allora c’è da porre nuove basi di partenza perché ci saranno altre battaglie e se non volete far affondare definitivamente il basso ionio cosentino bisogna ben attrezzarsi.
Se anche questa volta i sindaci, come riferisci nella tua nota, non condividono la mia analisi non è colpa mia. Non condividiamo tutti le stesse idee. E le critiche, quando non c’è presunzione servono anche a migliorarsi e a crescere.
Ti ringrazio per la tua disponibilità.
Con stima
Il direttore




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